Non c'è bisogno di cancellare niente. Qualche imbecille ha deciso di non discutere più con chi è intellettualmente superiore...
Per me puoi continuare a suonartele e cantartele da solo. Adieu.
Per boh, non è che ci si deve per forza convincersi a tutti i costi o dimostrare con qualche post che si ha ragione o torto.
Personalmente quoto in toto Paolone e sinceramente non ho capito il senso e il perché di questa sorta di psicodramma sul pos.
@Lucommodoregooglando per 15 minuti puoi convincerti un po' di tutto e del contrario di tutto, Imho c'è molta dietrologia ed esempi scelti o costruiti ad hoc nei vostri discorsi.
Citazione da: Amig4be - 08 Luglio 2014, 00:54:15Personalmente quoto in toto Paolone e sinceramente non ho capito il senso e il perché di questa sorta di psicodramma sul pos.Il senso è banale, e consiste nel'ulteriore cifra da sborsare mensilmente come fisse una tassa, se poi per te 600 euro in meno non sono nulla buon per te
Quoto tutto ciò che ha scritto @lucommodore, la realtà è esattamente come viene raccontata e non l'ho letta su internet, l'ho vissuta e la vivo tutti i giorni. E non evado tasse. E non esorto ad evaderle. Ho anche alle spalle più di venti anni di lavoro dipendente. Ma credo di avere il diritto di lamentarmi quando sento l'ennesimo siluro avvicinarsi al mio didietro.Alla fine, se questo cavolo di pos diventerà esecutivo con multe e tutto il resto avrò due soluzioni: metterlo o chiudere la partita iva. E prima di regalare altro denaro alle banche sceglierò sicuramente la seconda opzione.
Quello che non capisco è perchè una mia scelta del genere non possa venire tollerata quando invece lo Stato patteggia con colossi del gioco d'azzardo facendosi pagare un ventesimo del dovuto passa come normale.http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/30/guardia-di-finanza-si-dimette-rapetto-da-sua-inchiesta-supermulta-ai-re-dei-videopoker/246806/Questo è uno scandalo, una cosa intollerabile, da vomito.
Un atteggiamento dello Stato che tratta con i guanti bianchi i potenti e massacra il barista che non fa lo scontrino di una ciambella per fare la colletta alla scuola del figlio che non ha i fogli A4.Sono esterrefatto ragazzi, non so che altro dire.
P.S.: @Cesare, la tua dialettica negli ultimi due post è insolita
eh ma sono decenni che queste forme di pagamento sono state introdotte. A un certo punto non potendo un sistema fermarsi e tornare indietro, scatta l'obbligo.
Quanti obblighi e oneri esistono oggi che non c'erano un tempo? Parecchi... e per tutte le categorie ( a chi tocca nun se 'ngrugna)
Io posso dire la mia solo dal punto di vista del consumatore, se ho questa possibilità da X, potrei preferire X a Y (a seconda delle circostanze). Se X mi infila nel conto qualcosina in più per coprire le spese, tra le altre cose potrei manco rendermene conto, o infischiarmene se sono li da lui perché mi fido del soggetto in questione.
Continuo a non vedere il dramma... e anzi vedo un provvedimento incompleto in quanto si tratta di un obbligo finto senza la sanzione.
CitazioneP.S.: @Cesare, la tua dialettica negli ultimi due post è insolitaPerché è morta con certa gente. Tutto qui.
nelle regioni più prospere, dove tutti possono permettersi di pagare tutte le tasse, il nero tocca i valori più bassi d'Europa. Di contro, purtroppo, ci sono zone e intere regioni in cui la vita è dura e, in quelle zone, viene fatto molto più nero
Quello che dici è assolutamente vero. Ma mi sfugge il nesso di causa/effetto. Da come la metti tu, esisono regioni prospere e regioni povere. Nelle prime tutti pagano le tasse, nelle seconde non le paga nessuno. Quindi possiamo anche dire che dove c'è un maggiore virtuosismo fiscale girano anche più soldi, mentre invece dove la gente (che può) si mette tutto in tasca, regna la povertà? Il nero, piaccia o no, non solo impoverisce, ma fatalmente impedisce anche di migliorare la situazione. Applica il tutto a una media nazionale e vedrai che il discorso quaglia abbastanza, che piaccia o meno alle partite IVA.
Guarda che dal mio punto di vista i liberi professionisti hanno un solo, enorme problema. La disorganizzazione sindacale. Che associazioni esistono, a tutela delle partite IVA? Queste associazioni si sono mai fatte sentire? Avete/abbiamo (e mi ci infilo anch'io, visto che sono stato libero professionista per anni) mai scioperato? Mai detto "no" a un committente solo per difendere un principio? Mai rinunciato a qualcosa per il bene comune? Rispondo io: no. Mai.
Chi lavora per Commodore Fan Gazette, lo fa gratis. Ma non ti credere che chi lavori per i siti fioriti come funghi negli ultimi anni, o per le poche riviste rimaste (rispetto alla quantità di un lustro fa) guadagni molto di più. Ormai si tratta di cifre vergognosamente basse, così basse da rasentare l'insulto alla dignità di chi certe proposte le riceve ed è costretto ad accettarle, solo perché in fondo sono meglio di un calcio nel culo. Queste persone non possono nemmeno permettersi il lusso di fare il nero, perché alla fine dell'anno arriverà una bella distinta con tutti i pagamenti percepiti, da inserire nel 730 (per i più fortunati che hanno un lavoro, uno vero intendo) o nel 740 (per chi invece coraggiosamente campa ancora di quel mestiere), e grazie a quella distinta, che la Finanza può sempre acquisire come e quando vuole dalla fonte, sarà sempre possibile individuare una dichiarazione dei redditi mendace, con tutte le conseguenze che ne derivano. Aprire una partita IVA per costoro è già folle, pensare di prendersi anche il POS sarebbe da TSO immediato. Quante professioni si sono ridotte a questo, negli ultimi anni? Troppe.Il POS non è che la goccia che fa traboccare il vaso, ma le vere iniquità in Italia sono ben altre. Protestare per il POS sarebbe come lamentarsi perché il vestitino nuovo si è bagnato durante un alluvione. La costituzione dice che siamo tutti uguali, ma di fatto non è così. Cominciamo da qui allora a lavorare. Ci sono pratiche nel nostro paese, diventate legge, che della carta costituzionale ne fanno tabacco. Pensiamo agli studi di settore per esempio, grazie ai quali il fisco "presume" che un professionista guadagni tot (altrimenti come farà mai a sopravvivere? il fisco neanche immagina quali capacità di adattamento abbiano gli italiani!), e allora devi anticipare (ANTICIPARE, cazzo, ANTICIPARE! In quale democrazia si ANTICIPANO i soldi delle tasse PRESUMENDO un guadagno?) tot, sennò son multe. Il governo "presume" che sull'hard disk che compri ci metterai opere protette dal diritto d'autore, e allora ti ci fa pagare la tassa preventivamente. Non quello che dovresti a ogni singolo artista se ce le mettessi legalmente, ma una piccola percentuale che però, in Italia, ha significato la FINE di tutte le aziende che producevano e vendervano supporti ottici nel nostro territorio, a favore delle multinazionali asiatiche, europee e americani che possono vendere a prezzi più bassi, riassorbire la tassa, e fottersene nella maniera più assoluta, che tanto guadagnano lo stesso. La PRESUNZIONE è un mostro giuridico e legislativo, è un concetto aberrante e iniquo, forse anche incostituzionale. La PRESUNZIONE è sbagliata a prescindere.
Ma noi italiani, non solo i liberi professionisti, come abbiamo protestato per tutto questo? Mettendo un "mi piace" su Facebook? Condividendo l'ennesima stronzata sulla presunta, quanto inesistente legge del senatore Cirenga? Portestando qui sul Forum? Accendiamo il PC, riversiamo l'odio su Internet, evitiamo di votare pensando che sia chissà quale grande protesta (ha pure il vantaggio di lasciarci belli comodi) e poi combattiamo piangendo la nostra guerra di stracci contro il popolo del tempo indeterminato, che loro sì che hanno tutto. Hanno tutto un cazzo! Da quando sono assunto e ho un mutuo da pagare (nota: mi sono fatto assumere perché se no col cazzo che la banca mi accendeva il mutuo), forse pagherò meno tasse, ma in compenso al netto di mutuo, benzina, abbonamenti ai mezzi pubblici e bollette mi resta solo il denaro utile per comparmi un paio di scarpe, e l'unico vezzo che ancora mi permetto è l'ADSL, visto che il cibo già grava sullo stipendio di mia moglie. Sarebbe benessere questo? Passare tutto il tempo a pianificare le uscite all'eurocent, quando poi ogni santo mese succede qualcosa (una volta si rompe il frigo, un'altra tentano di scassinarti la porta, un'altra ancora si rompe qualcos'altro, poi c'è da fare qualche manutenzione, ecc ecc) e ti sconvolge tutto? E questo con la matematica certezza che non percepirò mai una pensione decente, e che tutti i contributi che verso serviranno a pagare le pensioni di chi è uscito adesso dal mondo del lavoro, visto che i contributi versati da loro, all'INPS, se li sono giocati a poker per decenni. Perdendo.
L'unica protesta un pelo decente organizzata negli ultimi anni, quella degli indignati, si è esaurita come un cerino acceso dopo aver spaccato solo i coglioni a qualche automobilista. Si è esaurita perché siamo un popolo molle, diviso, egoista, individualista e incapace di ragionare collettivamente. Per ogni indignato che protestava c'erano almeno due comuni cittadini che non solo non capivano il perché delle proteste, ma si sentivano addirittura infastiditi perché hanno fatto tardi ad arrivare in ufficio. Non è votando Grillo o Renzi che si risvolvono le questioni. Mi spiace, ma è con un ripensamento totale delle regole, delle abitudini e del welfare che lo si fa. E la risposta non è nemmeno il comunismo, lo stato sociale, o tutte quelle menate lì: la democrazia va benissimo così com'è, è l'apparato burocratico che va snellito. È la pratica del voto di scambio che va eradicata. È l'idea del favore o dell'amico potente che non deve più sussistere. Le assunzioni facili in comuni, province, regioni... i favoritismi, i concorsi ad personam, gli abusi di potere, i compensi milionari ai manager dei carrozzoni di stato, i soldi facili per gli amici degli amici... queste sono le cose che vanno tagliate. Non le pensioni. Non gli stipendi. Non la spesa per la scuola o per la sanità. Mi spiace, ma lo Stato sta somministrando tante e tali ingiustizie ai suoi sudditi che una deriva violenta, a mio avviso, non è più né auspicabile, Nè temibile, né evitabile. Semplicemente, succederà. Si tratta solo di capire quando.
E' da anni che coltivo quest'idea, e le banche non vi rientrano, a parte la nostra banca centrale nella quale ogni cittadino dovrebbe avere un conto / deposito collegato al codice fiscale, e utilizzato per tutte le transazioni tramite qualche sistema informatico messo in piedi dallo stato per tutti, sia cittadini sia imprese.
Ma a quanto pare l'idea di far pagare tutti, facendo rispettare la legge, non è "gradita".