Ma davvero qualcuno ha pensato e scritto queste cose? °_°
"...il marchio Amiga non è mai morto: ha solo avuto un passaggio di consegne,
passando prima dalla Commodore e altre società, e poi attualmente venendo acquisito
da Hyperion, che ne detiene i diritti e le possibilità di sviluppo.
In definitiva, possiamo quindi riaffermare i seguenti punti:
1) Il marchio Amiga non è mai morto, e anche se ha subito un deciso
rallentamento nel suo sviluppo, ora sta riemergendo e riaffermandosi alla grande, visto
che oramai è il quarto OS più diffuso. Al tempo stesso si può però affermare che il suo
vecchio propietario, il marchio Commodore, ultimamente riapparso, lui sì che è davvero
morto, in quanto si limita a fare sistemi e hardware basati su distro lunux.
2) Diffidate da sistemi cloni, soprattutto Aros e Icaros Desktop, che si
permettono di autodefinifirsi “sistemi operativi Amiga” ma che in realtà non fanno
altro che andare contro la stessa filosofia di Amiga, oltre al fatto di rallentare lo
sviluppo degli os ufficiali, di creare confusione e di non essere compatibili. Amiga os e
x86 non avranno mai nulla a che fare tra loro.
3) Amiga Os è la diretta evoluzione del Workbench, 20 anni circa di continui
rinnovamenti, aggiornamenti e upgrade, insomma un s.o. storico e seminale per
l’evoluzione informatica.
4) Alcuni siti e e fonti danno per scaduto, bollito e fuso il progetto Amiga
ufficiale, quando in realtà il suo futuro è piu roseo che mai, vista la situazione in cui
versano gli altri os: Windows: un s.o. che punta presto alla fine della sua esistenza;
dopo il collasso di Windows Vista, un leggero miglioramento da parte di Windows 7 e
presto Windows 8, che dalle premesse segnerà la fine del suddetto s.o.; Linux: un
semplice giocattolo per smanettoni, un s.o. che dipende quasi esclusivamente dalla rete:
provate ad installare un programma, sarete sempre costretti a prelevarlo dal repository,
e dove è la caratteristica base, l’auto-installazione??? Mac os un tempo si definiva
“pensa differente”, utilizzando un’architettura ppc, e poi, cosa ha fatto? Ha scelto la
strada più facile, passando agli x86 e avvicinandosi allo stesso Windows da cui un
tempo prendeva le distanze.
La soluzione quindi è una sola, un s.o. che ha fondato le basi, moderno e antico al
tempo stesso,che appena sarà maturato sarà in grado di imporsi come valida
alternativa al classico Windows pensiero, un nuovo ma al tempo stesso antico modo di
pensare all’informatica, come accadeva all’inizio degli anni 80, come accadeva al
Commodore Amiga durante il suo periodo d’oro. degli anni Novanta, un’azienda
capace di imporsi e diventare punto di riferimento sbaragliando la concorrenza
dell’epoca (Home computer come Atari ST, Spectrum, Msx, Amstrad, e lo stesso Pc
MsDos ultraoneroso a cui sia il Commodore 64 che l’Amiga hanno dato una giusta
lezione) sia a livello professionale che ludico.
Il fallimento di Commodore purtroppo ha modificato la storia… ma ora è arrivato
il momento di riprendere quello che appartenava ad Amiga: il giusto tributo ad una
piattaforma rivoluzionaria e indispensabile per il futuro informatico."
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Oltre ai contenuti...lasciamoli perdere...quello che fa impressione e' il tono, roba da ventennio fascista ^^;
Non credevo che alcuni utenti (beh "credenti" se scrivono queste cose) fossero arrivati a tale livello di...boh, di...passione va
A me fa tristezza la fine che ha fatto un sognatore come Barry Altman, un imprenditore si, ma un tipo che ha realizzato in poco tempo un prodotto finito e tangibile da zero con le sue mani, IMHO sarebbe stata veramente l'unica strada che avrebbe potuto ridare ad Amiga & Commodore come nomi un ritorno nei negozi...