Autore Topic: Console e computer del passato  (Letto 1624 volte)

Seiya

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Console e computer del passato
« il: 09 Gennaio 2012, 12:33:03 »
iniziamo, ma non in ordine come una serie di macchine del passato che oggi sono tranquillamente e meno tranquillamente emulate o
ancora in possesso a qualcuno.
Macchine e console un po meno famose o meno ricordate perchè dimenticate dalle più grandi console e computer di tutti i tempi.

iniziamo:

Acor Atom: un Acorn System 3 a prezzo ridotto, con una cpu MOS 6502, 1 Mhz e 8KB d ram.

Adventure Vision: è una console a cartucce di Entex Industries del 1982, una console con uno specchio a 40 led rossi che riproduce una risoluzione di 140x40 con un refresh di 15 fps.
La console ha solo 4 cartucce e sono tutti giochi arcade: Defender, Space Force, Super Cobra e Turtles.

APF immagination: è la combinazione di una console per videogiochi e di un computer prodotta dalla APF Electronics Inc. alla fine del 1979. La macchina è composta da due componenti separati: lAPF-1000, cioè la console vera e propria, alla quale si aggiunge un supporto contenente una tastiera completa e un lettore di floppy disk. La APF-1000 venne sviluppata specificatamente per competere con l'Atari 2600 e il'Intellivision. Considerata il primo computer collegabile direttamente alla televisione e una delle console più espandibili del tempo, La APF Imagination Machine completa veniva venduta al prezzo di 700 dollari statunitensi, mentre al giorno d'oggi viene valutata anche oltre 1.800 dollari.

Apple IIGS: Si tratta del primo computer prodotto da Apple per contrastare l'Amiga e l'Atari ST, non ottenne un grande successo anche per scelta dell'Apple, che all'epoca preferì puntare gli sforzi sul Macintosh, promuovendo e supportando scarsamente il GS.
Il sistema sfrutta un microprocessore a 16 bit della Western Design Center, il 65816, funzionante a 2,8 MHz.

Apple II: L'Apple II è dotato di un microprocessore MOS 6502 funzionante alla frequenza di 1 MHz. La memoria RAM ammonta a 4 kB, espandibili fino a 48 kB. Possiede 8 alloggiamenti di espansione, un BASIC (senza virgola mobile) su ROM da 12 kB, un monitor monocromatico o a colori (risoluzione massima 280 × 192 pixel a 6 colori o in modalità testo 40 × 80 a 15 colori) e, come unità dati, un registratore a cassette o uno o due drive per floppy disk da 5"1/4.

Acorn Archimedes: I primi modelli furono rilasciati nel giugno 1987, la serie 300 e 400. Le serie 400 avevano più slot d'espansione (quattro anziché due) ed un controller ST506 per un hard disk interno. Il sistema operativo era Arthur (più tardi fu chiamato RISC OS), il linguaggio era il BBC BASIC. Aveva pure un emulatore del BBC Micro. La tastiera era esterna. Tutti i modelli avevano un sonoro a 8 canali ed erano in grado di gestire grafica a 256 colori.
Furono rilasciati 4 modelli con diversi quantitativi di memoria: A305, A310, A410 e A440.

Con il successore di Arthur, inizialmente chiamato come Arthur 2, RISC OS 2, uscirono nuovi modelli introdotti nel maggio 1989. I modelli 300 furono dismessi a favore del nuovo Acorn A3000.
A differenza dei precedenti modelli, l'A3000 era simile al Amiga 500 e all'Atari ST, con la tastiera attaccata al computer. Il nuovo modello aveva un solo slot di espansione.
L'altro nuovo modello, l'A5000, aveva un case composto da due parti. Aveva il nuovo processore ARM3 a 25 MHz, mentre l'A3000 aveva il vecchio ARM2 8 MHz. L'A3000 eseguiva il RISC OS 2, mentre l'A5000 il RISC OS 3.0. Aveva 2 o 4 MB of RAM, (A3000 1 MB), e un hard disk da 40 MB o 80 MB. Il video era stato sviluppato, l'A5000 poteva visualizzare risoluzioni VGA fino a 800 × 600 pixel. Era il primo Archimedes a supportare i floppy ad alta densità e poteva leggere diversi formati, come i dischi DOS e Atari. Una versione nuova A5000 aveva un chip ARM3 a 33 MHz, 4 o 8 MB di RAM, un hard disk da 80 o 120 MB e il RISC OS 3.10.
« Ultima modifica: 09 Gennaio 2012, 15:54:08 da Seiya »

Seiya

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Re: Console e computer del passato
« Risposta #1 il: 09 Gennaio 2012, 12:33:25 »
Atari 5200: L'Atari 5200 è una console a colori prodotta da Atari nel 1982. Venne creata per competere con la console Intellivision di Mattel e dovette competere anche con la ColecoVision che venne rilasciata poco dopo la 5200. Era tecnologicamente superiore alle concorrenti ma era anche relativamente costosa, ed ebbe scarso successo anche per via di alcuni errori di marketing, di progettazione e della sua massa imponente. In origine era previsto che sostituisse col tempo il leggendario predecessore Atari 2600, ma alla fine questi finì col superarlo in longevità a causa del rapido declino che ebbe la 5200.
CPU Custom 6502C a 1.79 MHz
Hardware di supporto: 2 custom VLSI chips
Risoluzione massima dello schermo: 320×192, 16 (out of 256) colori on-screen per scan line. La palette può essere cambiata ad ogni linea di scan usando ANTIC display list interrupts, permettendo la visualizzazione di tutti i 256 colori alla volta.
Grafica: ANTIC e GTIA
Audio: 4 canali audio via chip POKEY che gestisce anche lo scanning della tastiera, serial I/O, high resolution interrupt timers (single cycle accurate), e un generatore di numeri casuali
RAM: 16 kB
ROM: 32 KB ROM per giochi in cartucce standard, espandibile usando tecniche di bank switching.
2 KB on-board BIOS per lo startup del sistema e il routing degli interrupt
Misure: 13" x 15" x 4.25"

Atari 7800: L'Atari 7800 è una console prodotta da Atari. La 7800 fu progettata per sostituire la console Atari 5200, che con il suo scarso successo aveva minato la supremazia Atari nel settore delle console. La console era dotata di un semplice joystick digitale ed era retrocompatibile con la console Atari 2600. Un altro suo punto di forza era il suo basso prezzo, la console al momento del lancio costava $140.

CPU: Custom 6502C
Velocità: 1.79 MHz, abbassata a 1.19 MHz quando i chip TIA o RIOT sono attivati
(nota: Questo chip custom 6520 della Atari conosciuto come SALLY può essere bloccato per permettere il controllo del bus da parte di altre periferiche)
RAM: 4 KB (2 6116 2Kx8 RAM ICs)
ROM: built-in 4 KB BIOS ROM, 48 KB Cartridge ROM spazio senza bankswitching
Graphics: controller grafico custom MARIA
risoluzione di 160x240 (160x288 PAL) o 320x240/288
25 color palette out of 256 colors (16 hues * 16 luma), different graphics modes restricted the number of usable colors and the number of colors per sprite
Direct Memory Access (DMA)
Graphics clock: 7.16 MHz
I/O: Joystick and console switch IO handled byte 6532 RIOT and TIA
Porte: 2 porte joystick, 1 porta cartucce, 1 connettore per espansione, power in, RF output
Suono: TIA chip video e suono chip, come nel 2600. Solo il sonoro è usato nei giochi del 7800. Sia video che audio sono usati nei giochi del 2600.
Chip audio opzionale POKEY su cartucce per audio migliorato.

Commodore 128: Il C 128 nacque dopo lo sfortunato tentativo del 1984 di rimpiazzare il VIC-20 e il Commodore 64 con le macchine della serie TED (dal nome della particolare componentistica), ossia il Commodore 16 (detto anche C16) e il Plus 4, quest'ultimo destinato all'utenza professionale: queste macchine non erano però compatibili con i due predecessori e non potevano sfruttare la gran massa di programmi e giochi scritti per il C64. Vista la pessima accoglienza delle due nuove macchine sul mercato e resosi conto dell'errore commesso, il management di Commodore cercò di riparare con il Commodore 128, che era compatibile con il C64 ma implementava alcune delle caratteristiche avanzate delle macchine TED, come il BASIC 3.5 che venne ulteriormente sviluppato e portato alla versione 7.
Fu così che il C 128 fu lanciato da Commodore nel 1985 al Las Vegas Computer Show. Per l'epoca era un computer dalle notevoli caratteristiche, ma presto, come è stato già detto fu abbandonato a causa dell'incredibile successo delle macchine a 16 bit e soprattutto della nuova piattaforma da poco acquistata dalla Commodore, l'Amiga.

Commodore serie 264: Il Commodore Plus/4 è un home computer della Commodore Business Machines Inc. commercializzato dal 1984 al 1986 in vari Paesi del mondo. In particolare per il mercato canadese è stata commercializzata un'edizione del computer commemorativa dei XIV Giochi Olimpici Invernali utilizzando per il nome la diversa grafia Commodore +4.
Il Commodore Plus/4 appartiene alla cosiddetta "serie 264", una famiglia di home computer della Commodore Business Machines Inc. che prende il nome dal prototipo su cui è basato il Commodore Plus/4: il Commodore 264. Della serie 264 sono stati commercializzati altri due modelli, il Commodore 16 e il Commodore 116, entrambi semplici varianti del Commodore Plus/4.

Nelle intenzioni iniziali del management la serie 264, comprensiva del modello di punta Commodore V364, era destinata a sostituire i predecessori Commodore VIC-20 e Commodore 64, entrambi non compatibili a livello software con la serie 264. Il grandissimo successo commerciale del Commodore 64 portò però ad una modifica dei piani. Il Commodore V364 non verrà mai commercializzato, mentre la serie 264 soppianterà solo il Commodore VIC-20 e già nel 1986 uscirà di produzione. Il Commodore 64 invece, affiancato nel 1985 dal Commodore 128 e dal Commodore 128D, resterà in produzione fino al 1993 raggiungendo la straordinaria quota di 17 milioni di esemplari venduti in tutto il mondo, quota che ancora oggi lo rende il computer più venduto della storia.

Channel F: Il Fairchild Channel F è la prima console basata su cartucce programmabili, e diede inizio alla seconda generazione di console. Venne prodotto dalla Fairchild Semiconductor (una divisione della ditta madre) nell'agosto del 1976 al costo di 169.95 dollari statunitensi. Questa console è conosciuta anche col nome di Video Entertainment System o VES, fino a quando Atari nell'anno successivo non presentò l'VCS e allora Fairchild rinominò la sua macchina.

Colecovision: ColecoVision è il nome della console di seconda generazione prodotta da Coleco e presentata nell'agosto del 1982 negli Stati Uniti d'America e commercializzata nello stesso anno in abbinamento al gioco Donkey Kong, campione di incassi nelle sale giochi, nel tentativo di aggredire il dominio quasi assoluto dell'Atari 2600.
Godendo di un potente chip da 8-bit, feature allora unica nel suo genere, il Coleco allineava 12 fedeli trasposizioni da arcade fra cui Zaxxon, Venture e Lady Bug e 10 nuove cartucce in fase di programmazione, il primo milione di unità fu venduto a tempo di record, nonostante la considerevole spesa per il sistema e i suoi giochi (in Italia a Natale 1983 la consolle veniva venduta per quasi mezzo milione di lire, e le cartucce ne costavano circa 80mila l'una
La console aveva una CPU a 8-Bit Z80A (3,58 MHz), una RAM di 8 Kb, poteva gestire 16 colori, 32 sprites (questa caratteristica lo rendeva veramente migliore dei concorrenti) e 3 canali audio + 1 di rumore bianco. Le cartucce gioco erano da 8, 16, 24 e 32 Kb. Il controller era un joystick con due pulsanti e una tastierina numerica.

Atari 800: I modelli furono annunciati nel 1978 come 400 e 800, anche se non furono diffusamente commercializzati prima di novembre 1979. I nomi dei modelli si riferivano alla quantità di memoria, 4kB RAM nel 400 e 8K nell'800. Quando il prezzo della memoria iniziò a scendere, le macchine furono rispettivamente fornite con 8KB e 16KB.
Gli Atari 400 e 800 hanno avuto un grande successo commerciale: sono stati i leader del mercato nel periodo 1980-1982, superando anche gli Apple II.

Commodore 64 DTV: l Commodore 64 DTV (dove "DTV" sta per "Direct-to-TV") è una console per videogiochi prodotta ai giorni nostri (primi anni 2000) da Tulip BV. La console è tutta "contenuta" nel "joystick" e contiene "built-in" 30 videogiochi classici. È possibile anche effettuare hacking vari che ne rendono addirittura possibile la connessione ad una tastiera PS2 e ad un drive1541-compatibile. Al suo interno vi è un unico circuito integrato ASIC funzionante internamente a 32 MHz, che emula la CPU 6510, il VIC-II, il SID, il CIA, ed il PLA.

Atari VCS: L'Atari 2600 è stata una console prodotta da Atari. La console venne presentata nell'ottobre del 1977 e fu tra le prime console a utilizzare le cartucce come metodo di memorizzazione per i giochi. Viene ricordata come la prima console di successo e ne vennero venduti circa 30 milioni di esemplar
« Ultima modifica: 09 Gennaio 2012, 18:50:16 da Seiya »

Seiya

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Re: Console e computer del passato
« Risposta #2 il: 09 Gennaio 2012, 16:13:46 »
Dragon 32: Il Dragon 32 e il Dragon 64 è un home computer prodotto durante l'inizio degli anni ottanta. Simili al TRS-80 Color Computer (CoCo), vennero prodotti per il mercato europeo dall'azienda gallese Dragon Data. Il numero di modello si riferisce alla memoria del sistema, 32 o 64 Kbyte.
All'inizio degli anni ottanta il mercato degli home computer nel Regno Unito ebbe una crescita esponenziale. Quasi ogni mese veniva messa in commercio una nuova macchina e nell'agosto 1982 la Dragon Data entrò nel mercato con il Dragon 32; il Dragon 64 arrivò l'anno successivo. I computer erano basati sul Motorola 6809E a 0.89 Mhz. Il sistema vendette bene e questo spinse diversi sviluppatori a programmare software per la macchina. Poco dopo la presentazione della macchina venne fondata anche la "Dragon User" una rivista dedicata al sistema.

Enterprise: L' Enterprise è un home computer basato sul processore Zilog Z80 prodotto a partire dal 1985. Sono state prodotte due varianti denominate Enterprise 64 con 64 kB di memoria RAM ed Enterprise 128 con 128 KB di RAM. La macchina, prima della produzione, era conosciuta anche con i nomi DPC, Samurai,Oscar, Elan e Flan prima che il nome Enterprise fosse finalmente scelto.
La macchina era basata sul processore Z80 che operava alla frequenza di 4 MHz. Era dotata di 64 KB o 128 KB di RAM e di 48 KB di ROM che contenevano il sistema operativo EXOS ed il linguaggio di programmazione BASIC. Il case conteneva una tastiera full-sized con tasti a membrana, alcuni tasti funzione programmabili ed un joystick.
L' Enterprise era progettato specificatamente per i videogiochi. Il display aveva una risoluzione di 672×512 pixel con 256 colori. Erano presenti 4 canali per il suono.

Amstrad GX4000: IL GX4000 è una console sviluppata da Amstrad per entrare nel mercato dell'intrattenimento domestico.
La console venne presentata nel giugno 1990 quale parte della nuova famiglia "Plus" di Amstrad, un' evoluzione dell'Amstrad CPC. Il GX4000 era una versione modificata del CPC464+, ed era quindi teoricamente compatibile con tutti i giochi sviluppati per CPC e CPC+, anche se, non disponendo di registratore a cassette ne' disk drive, di fatto poteva far girare solo titoli su cartuccia.
La macchina aveva una forma curvilinea, molto moderna per l'epoca, tanto che ricorda la console Nintendo 64 uscita sei anni dopo.
Dotata di una grafica abbastanza avanzata per una macchina ad 8 bit: i modi grafici erano due, 160x200 con sino a 48 colori su schermo (16 per gli sprite e 32 per tutto il resto) oppure 320x200 con sino a 20 colori su schermo (16 per gli sprite e 4 per tutto il resto), mentre la tavolozza cromatica era di ben 4096 colori (al pari del Commodore Amiga e più della console a 16 bit Sega Mega Drive). Era inoltre in grado di effettuare via hardware uno scrolling fluido (rimediando così ad una delle principali pecche dell'Amstrad CPC) nonché di generare via hardware gli sprite.


BBC Micro: l BBC Micro è stato uno dei primi home computer. Fu progettato e costruito da Acorn Computers per la British Broadcasting Corporation (BBC).
Nei primi anni ottanta, la BBC creò quello che divenne noto come il BBC Computer Literacy Project (progetto BBC per l'alfabetizzazione informatica). Questo progetto fu messo in atto in buona parte come risposta a un documentario estremamente influente della BBC, The Mighty Micro, in cui il dott. Christopher Evans del National Physical Laboratory predisse l'avvento della rivoluzione informatica e l'impatto che avrebbe avuto sull'economia, sull'industria e sullo stile di vita nel Regno Unito.
Il Model A aveva 16 kB di RAM; il Model B offriva 32 KB di RAM e includeva varie interfacce aggiuntive di I/O: porte seriali e parallele, una porta I/O a 8 bit, quattro input analogici e un connettore per espansioni che permetteva di connettere hardware aggiuntivo. Era presenta anche un'interfaccia detta Tube che permetteva di aggiungere un secondo processore; essa fu presto sfruttata da terze parti per vari prodotti, tra cui una scheda Z80 abbinata ad un'unità a dischi che permetteva al BBC di eseguire programmi CP/M.
Un gran numero di giochi furono scritti, inclusa la versione nativa del classico gioco per computer Elite

Electron: L'Acorn Electron era una versione budget del BBC Micro, costruita dalla Acorn Computers Ltd. Possedeva 32 kilobyte di RAM e la sua ROM includeva il BBC BASIC assieme al sistema operativo.
L'Electron era in grado di caricare e salvare i programmi su cassetta, grazie ad un cavo convertitore da inserire nella presa per il microfono.
Nel momento del suo apice, l'Electron fu il terzo computer più venduto in Inghilterra e la sua durata di vita fu superiore a quella del BBC Micro. Si conoscono almeno 500 giochi per l'Electron.
L'hardware del BBC Micro era emulato da un chip progettato dalla Acorn. Aveva delle limitazioni, come l'impossibilità di produrre almeno un canale di sonoro (il BBC poteva gestirne 3). Inoltre era più lenta ad eseguire programmi.
La RAM aveva funzionalità ridotte: un programma poteva essere inserito in soli 20kB. Con il passare degli anni furono aggiunte diverse caratteristiche del BBC Master e Archimedes, quali il supporto alle cartucce e al filesystem Advanced Disc Filing System (un miglioramento del Disc Filing System, della BBC).

Odyssey²: Il termine Videopac indica la versione europea della console Magnavox Odyssey². Venne commercializzata nel 1978 in Europa dalla Philips e, come la versione americana, dovette contrastare il successo delle nuove console a cartucce come il Fairchild Channel F e l'Atari 2600.
Il Videopac vantava caratteristiche tecniche superiori all'Atari 2600, ma non bastarono per fargli detenere la leadership del mercato. Basato su un microprocessore Intel 8048 a 1,78 MHz era capace di visualizzare 4 oppure 12 sprite monocromatici attingendo da una palette di 64 colori. Il sonoro era frutto di un chip alquanto primitivo che consentiva la riproduzione di una voce con 9 toni e la gestione del rumore bianco.

Philips VG 5000: This computer was created and made in France by a company called RTC. It was the first home computer released by Philips. It was not MSX compliant and or compatible with the other Philips VG computers. The basic was written by Microsoft.
It was designed to be a cheap computer for beginners and school purpose. Philips planned to develop a lot of peripherals for this computer : synthetiser, memory card, floppy disk unit, videodisc interface, etc... but none of them was realised. Finally, it had a limited success.

Sam Coupè: Il SAM Coupé è un home computer ad 8 bit commercializzato in Gran Bretagna dalla fine del 1989 al 1992. Inizialmente fu prodotto da Miles Gordon Technology (MGT), l'azienda che aveva realizzato per lo ZX Spectrum le schede di espansione DISCiPLE e +D. Quando nel 1990 la società fallì, i suoi fondatori crearono una nuova ditta, la SAM Computer Limited (SAMCo), e continuarono la vendita del computer fino al 1992, quando anche SAMCo fallì.
Il SAM Coupé era a torto considerato un clone dello ZX Spectrum nonostante fosse commercializzato come un'evoluzione del computer Sinclair.
l computer era basato su una CPU Zilog Z80B operante a 6 MHz e conteneva un chip ausiliario ASIC, comparabile con l'ULA dello Spectrum, che serviva per alleggerire la CPU dei compiti di gestione della sincronizzazione dei dati dello schermo.
A causa delle limitazioni dello Z80, che poteva indirizzare solo 64 KB di memoria, la RAM del computer era suddivisa in blocchi da 16 KB l'uno: gli indirizzi dei 4 blocchi visibili alla CPU erano impostati mediante l'utilizzo delle sue porte di I/O. Il modello base montava 256 KB di memoria, che poteva essere espansa internamente a 512 KB: usando una scheda di espansione esterna, si potevano aggiungere altri 4 MB di RAM (a pacchetti di 1 MB l'uno), per un totale massimo di 4,5 MB.
La memoria di massa principale erano le cassette a nastro magnetico: opzionalmente si potevano installare 1 o 2 unità a dischi per floppy da 3½".

Sord M5: Il Sord M5 è stato un Home computer giapponese prodotto dalla Sord Computer Corporation nel 1982. Era basato sul processore Zilog Z80.
In Inghilterra ed in altri paesi è stato venduto dalla Computer Games Limited come CGL M5. La tastiera aveva i tasti simili a quelli dello ZX Spectrum ma con il bordo destro di ogni tasto smussato.

Sharp X68000: Lo Sharp X68000, spesso denominato solo X68k, è un home computer sviluppato dalla Sharp Corporation e reso disponibile solo in Giappone. Il primo modello venne presentato nel 1987, era dotato di un processore Motorola 68000 a 10 Mhz, 1 MB di memoria RAM e non aveva hard disk. Il secondo modello venne presentato nel 1993, era basato su un Motorola 68030 a 25 Mhz, aveva 4 MB di RAM e un hard disk opzionale da 80 MB. La RAM di questo modello poteva essere espansa fino a 12 MB ma la maggior parte dei giochi e degli applicativi non richiedevano più di 2 MB.
Notevoli le conversioni arcade-perfect tra cui: Ghouls 'n Ghosts, Street Fighter II, Strider, Final Fight e molti altri.
Ebbe un ottimo successo in Giappone ma per strane scelte commerciali non venne mai ufficialmente commercializzato al di fuori del paese.
   
    CPU / Velocità di clock:
    Modelli X68000: Motorola 68000 / 10 MHz
    Modelli XVI: Motorola 68000 / 16 MHz
    Modelli X68030: Motorola 68030 / 25 MHz

    ROM: 1 MiB (128KB BIOS,768KB Character Generator)
    RAM: 1-4 MiB (Espandibile fino a 12 MB)
    VRAM: grafica 512 KiB + 512 KiB testo + 32KiB sprite VRAM
    SRAM: 16 KiB RAM statica

ZX81: Il Sinclair ZX 81 è un home computer basato sul processore Zilog Z80A prodotto da Sinclair Research. Fu presentato nel 1981 come successore del Sinclair ZX80. Il computer era acquistabile sia già assemblato sia, ad un costo inferiore, come kit da montare. Il case fu disegnato da Rick Dickinson. Come lo ZX80, anche lo ZX81 disponeva di una semplice uscita TV, caricava e salvava i programmi tramite un normale registratore a cassette e presentava una particolare tastiera a membrana.
Lo ZX81 ha avuto un successo sopra ogni aspettativa: nonostante la sua semplicità, ne sono stati venduti più di 1 milione di esemplar

Lo ZX81 era concettualmente simile allo ZX80 ma tecnicamente molto differente: i tecnici Sinclair avevano infatti rivisto la circuiteria interna, e gran parte delle funzioni svolte dai chip in logica TTL dello ZX80 erano state integrate in un unico processore dedicato denominato ULA (tipo 2C184E o 2C210E), prodotto da Ferranti. La nuova scheda madre presentava così solo 4 o 5 chip: il microprocessore, l'ULA, la ROM da 8 kB, ed 1 chip RAM da 8x1 kB oppure 2 chip 4x1 kB, a seconda dei modelli. Il ridotto numero di componenti fece sì che la produzione dello ZX81 fosse più semplice ed economica, riflettendosi sul prezzo finale di vendita, inferiore a quello del suo predecessore.
« Ultima modifica: 01 Gennaio 1970, 02:00:00 da Guest »

AmigaCori

  • Visitatore
Re: Console e computer del passato
« Risposta #3 il: 11 Gennaio 2012, 21:30:55 »
Bel lavoro :) pero' IMHO avrebbe avuto piu' coerenza chianare il thread Console e Home Computer del passato :)

Thread molto interessante  :D

Sto notando che si tratta di roba HW quindi andrebbe messo nella sezione HW  :think:  visto he la maggiorparte sono computer penso che la sezione migliore sarebbe "Computer fissi", cosa ne dici se sposto li'?
« Ultima modifica: 01 Gennaio 1970, 02:00:00 da Guest »

Seiya

  • Visitatore
Re: Console e computer del passato
« Risposta #4 il: 11 Gennaio 2012, 23:17:43 »
sposta pure :)
probabimente, ma dovrò vedere un po, queste arriveranno su retro trailer :)
« Ultima modifica: 01 Gennaio 1970, 02:00:00 da Guest »

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