Autore Topic: Obsolescenza programmata  (Letto 7821 volte)

Offline Allanon

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Obsolescenza programmata
« il: 11 Marzo 2012, 22:08:48 »
Oggi pomeriggio non sapevo cosa fare e mi sono messo a spippolare su Sky scarrellando i vari documentari, e mi sono soffermato su uno che mi ha colpito e che parlava di obsolescenza programmata, ossia il metodo che viene applicato per indurre le persone al continuo rinnovo dei propri beni.
Vengono messe in risalto le tecniche per "stimolare" questa continua corsa al consumismo che avviene principalmente attraverso la creazione di mode e operazioni di marketing, ma quando questo non è possibile i beni stessi vengono progettati per avere una determinata durata.
Non è che queste cose uno non le intuisca, ma vedersele raccontate e documentate con casi reali è tutta un'altra cosa; fra tutti i casi riportati c'è anche il mitico iPod della Apple e del Ghana diventato a tutti gli effetti la discarica dei materiali tecnologici del mondo civilizzato, compresi quelli della "verde" Apple (non, non ce l'ho can la Apple).
Consiglio la visione del documentario, è molto interessante, soprattutto anche per delle invenzioni che sono in seguito state ridimensionate perchè i beni che ne beneficiavano sarebbero durati troppo, poi ci sono anche vari punti di vista di persone che tentano di combattere questo fenomeno.
...tutto ciò è disarmante, poi mi vengono a parlare di crisi di PIL e di tutte le minchiate che ci sorbiamo dalla mattina alla sera...

Qua c'è un link al documentario originale sottotitolato in Italiano:
OBSOLESCENZA PROGRAMMATA - Il motore segreto della nostra società di consumo
[youtube:zhvnao2e]http://www.youtube.com/watch?v=v3LMnJtrSvw[/youtube:zhvnao2e]



Se avete esperienze dirette se ne potrebbe parlare, io non ho avuto incontri ravvicinati come quello del ragazzo in apertura del documentario anche se la mia stampante HP mi rompe gli zibidei tutte le volte che l'accendo per segnalarmi che ho linchistro scaduto e devo premere un paio di bottoni per farla tacere... prima o poi gli flasho il firmware così smette di stressarmi la vita oppure gli pianto un'accetta nel mezzo e la rispedisco all'HP per farmela cambiare.
« Ultima modifica: 01 Gennaio 1970, 02:00:00 da Guest »

Offline Z80Fan

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #1 il: 11 Marzo 2012, 23:22:16 »
Certo, che certi produttori inseriscano dei blocchi nei loro prodotti o li costruiscano più fragili è cosa risaputa... quante volte è mai capitato di dire o sentire "non ne fanno più come una volta" ?

Sto guardando il documentario... figata la lampadina centenaria! :D
« Ultima modifica: 01 Gennaio 1970, 02:00:00 da Guest »

AmigaCori

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #2 il: 11 Marzo 2012, 23:59:00 »
Si l'ho visto ed ho subito pensato che il mio vecchio imode Nec a distanza di 6 anni ha ancora la batteria funzionante, si vede che non hanno i criteri di progettazione dell'Apple  :lol:
Io boh...si e no, ci sono prodotti che se pagati "come una volta" hanno il pregio di "durare come una volta", ovviamente escludendo Apple che ha piu' volte dimostrato che al prezzo non fa corrispondere la qualita'.  :?

Di esempi di roba elettronica che dura da anni, lustri, decenni ne ho molti in casa...quindi IMHO il documentario ha un po' forzato la mano per apparire sensazionalistico-cospirazionalista.

Da quel documentario si vede che si progettano le cose a scadenza, infatti si dice che le nuove leve (i nuovi ing.) vengono addestrati a progettare a tempo...beh, ovviamente un tempo lo devi dare ad uin "coso", senno' come lo dimensioni?, tipo "quante ore deve lavorare senza danni?", vuoi che lavori 10.000ore, bene, allora ci devi mettere un trasformatore da 20euro, i transistori da 2 euro l'uno...ti viene l'amplificatore da 600 euro...cosa fara' il cliente, si compra questo che "era come una volta" o quello a 99euro che dura 3000 ore?

Infatti, se volete la roba di qualita' la trovate ancora, ma ha prezzi fuori dal comune  che quasi tutti non sono disposti a pagare.
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Offline Allanon

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #3 il: 12 Marzo 2012, 00:32:19 »
Certo che non dobbiamo fare di tutta l'erba un fascio ma sicuramente il consumismo porta a questo genere di fenomeni, la crescita esponenziale dei consumi e gli individui trattati come mera fonte di profitto.
A me starebbe anche bene la scelta fra un oggetto economico che dura poco e uno costoso che dura molto ma devi saperlo: è tutto qui il raggiro.
Per esempio basterebbe dire: questo coso che compri costa così perchè fra un anno ti si polverizza fra le mani, però addirittura mettere dei blocchi a livello elettronico mi pare che stiamo rasentando l'assurdo, quindi a uesto punto la differenza fra due prodotti, uno scarso e uno pregiato, sarebbe solo la differente programmazione di "vita" al proprio interno.
Il documentario fa bene a forzare la mano perchè noi che siamo nerdoni certe cose magari le sappiamo, le intuiamo o ce le immaginiamo perchè questa roba fa parte della nostra vita, ma pensa al comune mortale che compra un cellulare, uno smartphone, una stampante, un pc, un frigorifero... e appena scaduta la garanzia: zac! fulminato!
A me sembra che stiamo raggiungendo un degrato indescrivibile (sempre senza generalizzare), perchè il consumatore non è altro che un qualcosa da sfruttare sino alla fine.
E' ancora più curioso che la razza umana sia nata come specie sociale e si stia trasformando in una specie individualista, senza scrupoli, senza rispetto per i suoi simili e tutto ciò è molto triste...
Me lo chiedevo proprio pochi giorni fa quando in televisione parlavano della crescita bloccata e del PIL, e io mi domandavo: e se rimane uguale dov'è il male? Facendo un discorso terra terra: oggi produco 100 unità di prodotti e le vendo tutti, la mia azienda va bene. Dov'è scritto che se il prossimo anno ne produco la stessa cifra e le vendo tutti non va bene? Dov'è scritto che devo per forza incrementare le vendite, ingrandire le mie fabbriche, aumentare la capacità produttiva altrimenti sono uno sfigato? Uno deve per forza tentare di diventare ricco sulla pelle degli altri? E' questa corsa sfrenata alla crescita che non comprendo se non nell'irresistibile impulso dell'individuo di accumulare potere. Forse fa proprio parte dell'essere umano o forse è il denaro che "droga" la capacità razionale dell'uomo.

Poi mi ha particolarmente colpito quella valanga di immondizia tecnologica in Ghana proveniente da tutto il mondo e da tutti i produttori.

Come sempre si lavora al contrario: prima si produce e si guadagna poi si pensa al casino che abbiamo generato, ma solo quando la cacca raggiunge la bocca e non possiamo più respirare.
Il vero balzo in avanti l'avremo quando nello stesso preciso istante in cui immetteremo sul mercato un prodotto avremo pianificato anche come recuperarlo e inserirlo in un nuovo ciclo produttivo. Sarebbe veramente un bel balzo in avanti e non è detto che non sia remunerativo.
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Offline Z80Fan

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #4 il: 12 Marzo 2012, 00:58:12 »
Citazione da: "Allanon"
però addirittura mettere dei blocchi a livello elettronico mi pare che stiamo rasentando l'assurdo, quindi a questo punto la differenza fra due prodotti, uno scarso e uno pregiato, sarebbe solo la differente programmazione di "vita" al proprio interno.
Già da molto tempo questo succede in praticamente tutte le stampanti Epson, come la mia RX300: non stampo praticamente mai (e infatti ora la ho tolta dalla mia scrivania per far spazio all'oscilloscopio :ugeek: ), eppure le cartucce erano perennemente finite. Una decina di stampe (ora forse esagero un po') e bisognava cambiare, e sempre quel maledetto giallo che è il primo a finire nonostante stampo in B/N. E basta una sola cartuccia "finita" per impedire la stampa.
Nella mia vecchia HP DeskJet (~1998) cambiavo le cartucce quando venivano fuori pagine bianche; in questa, quando l'utility mi dice che devo cambiarle. E ti posso assicurare, ne ho aperta una, e di inchiostro ce n'era ancora abbastanza.
A proposito, 79€ per il pack completo.

L'industria ora, non contenta, cerca di applicare queste strategie anche al software, che di per se è "eterno": DRM vi dice niente?
Ok, non obbliga a comprare del nuovo software, però impedisce di rivenderlo ad esempio.
Poi con vendor lock-in, appena esce la nuova versione (che ovviamente di default usa un formato file totalmente incompatibile con il precedente) sei costretto ad aggiornare se vuoi stare "al passo coi tempi".

Invidio quel tizio che, da una storia che avevo letto, usava per gestire l'inventario un computer autocostruito della Nuova Elettronica, qualcosa come 20-25 anni dopo! :D

Citazione
Me lo chiedevo proprio pochi giorni fa quando in televisione parlavano della crescita bloccata e del PIL, e io mi domandavo: e se rimane uguale dov'è il male? Facendo un discorso terra terra: oggi produco 100 unità di prodotti e le vendo tutti, la mia azienda va bene. Dov'è scritto che se il prossimo anno ne produco la stessa cifra e le vendo tutti non va bene? Dov'è scritto che devo per forza incrementare le vendite, ingrandire le mie fabbriche, aumentare la capacità produttiva altrimenti sono uno sfigato?
Questo perchè il PIL è una misura idiota. Cmq, cercando di pensare meno "complottisticamente", può essere, dato che (da Wikipedia) "A partire dal PIL è definibile il reddito pro-capite, pari al rapporto tra il PIL e il numero dei cittadini.", magari il PIL attuale non corrisponde a un reddito medio sufficiente per la popolazione.
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Offline cdimauro

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #5 il: 12 Marzo 2012, 08:25:05 »
Concordo su molto di ciò che è stato scritto.

Faccio soltanto qualche appunto a Z80Fan. :D
Citazione da: "Z80Fan"
L'industria ora, non contenta, cerca di applicare queste strategie anche al software, che di per se è "eterno": DRM vi dice niente?
Sì. Digital RIGHT Management. Ed è una cosa buona e giusta considerato l'alto livello di pirateria che ha il software o i prodotti multimediali.

Quando sarà implementato in hardware tramite TCPA & compagnia sarà sempre tardi...
Citazione
Ok, non obbliga a comprare del nuovo software, però impedisce di rivenderlo ad esempio.
Dipende dal tipo di DRM. Non sono tutti così. Anzi, non mi sembra che i DRM maggiormente diffusi si comportino così.
Citazione
Poi con vendor lock-in, appena esce la nuova versione (che ovviamente di default usa un formato file totalmente incompatibile con il precedente) sei costretto ad aggiornare se vuoi stare "al passo coi tempi".
Stai generalizzando troppo. L'aggiornamento del formato dei file a volte è indispensabile per aggiungere nuove funzionalità, e questo capita con tante applicazioni.

Esempio pratico: prendi un database di MySQL 1.0 e fallo funzionare così com'è su MySQL 5.5: vedrai che avrai qualche PICCOLA difficoltà. Eppure parliamo di un prodotto open source (GPL, addirittura)...

Offline divina

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #6 il: 12 Marzo 2012, 14:37:57 »
bella lì, appena ho tempo lo guardo :)
« Ultima modifica: 01 Gennaio 1970, 02:00:00 da Guest »
MorphOS 3.9-PowerMac G5 && PowerMac G4 FW800 && PowerBook G4 && Pegasos2 G4 //AmigaOS4.x //IcAROS x86 //- A4k 060- MacIntel/powerpc - x86/x64/powerpc servers -

AmigaCori

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #7 il: 12 Marzo 2012, 14:52:33 »
@Allanon
Si, ovviamente non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e quoto il tuo discoros sul conumismo, pero' io voglio tenere ben distinti e netti coloro che si comportano bene (Nec nel mio caso non mi ha dato una batteria programmata a 18mesi, quindi "la premio") con quelli che si comportano male ma e' anche una scelta dell'utente...perche' nessuno s'inkazza con Apple? perche' lo fanno solo i "nerdoni" come noi che non si fanno infinocchiare da un po' di alluminio satinato?, non si tratta di essere degli smanettoni, se la batteria e' NON rimovibile e' ovvio che diventa usa&getta pero' "che me ne frega" compro  l'iCoso che e' figo e quando si rompe ne compro un altro, il modello nuovo.
Io al mio vecchio&fido SE P1i gli ho ricomprato la batteria ORIGINALE Sony a 32euri IVA inclusa, funziona quasi tutto nonostante stia acceso 24/24h da anni.  :ugeek:
Anz, si era, ovvimente, amamccata la scocca esterna di alluminio dopo un paio di cadute, ho ricomprato la cover esterna per altri 20euri incluse SP ed ora e' "come nuovo"...ho preso l'X1 solo perche' con le mail ultimamente mi dava "Kernel Error" troppo spesso (forse con un reset HW e reinstallazione dell'OS risolverei) e le mail HTML faceva fatica ad aprirle oltre al fatto che su Andorid ci sono millemigliaia di App! :D

Per il discorso del chip bastardo...beh...e' bastardo, ma solo Epson lo monta?, sarebbe utile saperlo che fare una black-list  :D
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Offline Amig4be

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #8 il: 12 Marzo 2012, 14:57:35 »
devo ancora vedere il filmato ma commento un po' quanto ho letto... c'è un fondo verità, ma non è sempre vero... insomma, qualcuno dica al mio notebook del 2007 di morire, 4 anni acceso praticamente svariate ore al giorno, con lunhi periodi in funzione 24h al giorno... altrimenti tutti questi atom amd arm e compagnia bella non entreranno mai a casa mia :P

Offline TheKaneB

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #9 il: 12 Marzo 2012, 15:14:24 »
Citazione da: "AmigaCori"
Si l'ho visto ed ho subito pensato che il mio vecchio imode Nec a distanza di 6 anni ha ancora la batteria funzionante, si vede che non hanno i criteri di progettazione dell'Apple  :lol:
Io boh...si e no, ci sono prodotti che se pagati "come una volta" hanno il pregio di "durare come una volta", ovviamente escludendo Apple che ha piu' volte dimostrato che al prezzo non fa corrispondere la qualita'.  :?

Di esempi di roba elettronica che dura da anni, lustri, decenni ne ho molti in casa...quindi IMHO il documentario ha un po' forzato la mano per apparire sensazionalistico-cospirazionalista.

Da quel documentario si vede che si progettano le cose a scadenza, infatti si dice che le nuove leve (i nuovi ing.) vengono addestrati a progettare a tempo...beh, ovviamente un tempo lo devi dare ad uin "coso", senno' come lo dimensioni?, tipo "quante ore deve lavorare senza danni?", vuoi che lavori 10.000ore, bene, allora ci devi mettere un trasformatore da 20euro, i transistori da 2 euro l'uno...ti viene l'amplificatore da 600 euro...cosa fara' il cliente, si compra questo che "era come una volta" o quello a 99euro che dura 3000 ore?

Infatti, se volete la roba di qualita' la trovate ancora, ma ha prezzi fuori dal comune  che quasi tutti non sono disposti a pagare.

Quoto tutto!
La penso esattamente come te :-)

Fatto sta che tutt'oggi se compri oggetti di linee professionali (attenzione! ho detto "Professionali" e NON "Consumer di fascia alta"), ti durano una vita.
Ad esempio prendi i computer ThinkPad di IBM/Lenovo che vengono progettati a colpi di crash-test e su eBay si trovano ancora IBM Thinkpad funzionanti vecchi di 10-12 anni.
Oppure strumenti da laboratorio cinesi (< 50 euro per un multimetro) che durano 4-5 anni con scarsa accuratezza, vs strumenti Fluke (150 euro per un multimetro modello base) che campano 30 anni e sono sempre perfetti.
E ancora possiamo confrontare automobili utilitarie (più o meno di tutte le marche) vs il caro vecchio Fiorino Fiat che dopo 1 milione di chilometri ancora macina e si guadagna il suo pane.

Chiaramente gli oggetti per il grande pubblico sono quelli più "fragili" indipendentemente dal costo,
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Offline TheKaneB

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #10 il: 12 Marzo 2012, 15:21:37 »
Riguardo la EPSON, ho avuto una Stylus Photo 870, eccellente stampante in esacromia, comprata mi pare nel 2000-2001, e ho stampato quantità industriali di foto per ben 7 anni (poi è morta la testina di stampa, con numerosi ugelli otturati e disallineati).

La limitazione del chip bastardo l'ho bypassata con un aggeggino in vendita da Refill Inc. che ti riprogramma il chippetto (si trova sulla cartuccia), da usare ogni volta che dai due colpi di siringa alla cartuccia.

In questo modo compravo inchiostro marca Refill a litri, riflashavo il chippetto e via con le stampe!
Il costo medio della ricarica completa (6 colori) veniva sui 12 euro, invece di 80, e la stessa cartuccia poteva essere riempita 5-6 volte prima di che le valvoline iniziassero a cedere (pisciando inchiostro... un casino!).
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Offline Allanon

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #11 il: 12 Marzo 2012, 15:30:00 »
Forse non sono stato chiaro: è ovvio che non tutti i produttori adottano questa pratica, basta dare uno sguardo a quello che abbiamo in casa per convincersene, ma il fatto che ce ne siano altri che lo fanno è raccapricciante.
L'utente deve sapere se quello che compra inesorabilmente dopo 2500 ore di utilizzo gli si sbriciolerà fra le mani oppure no... è come se si stesse parlando di usura simulata che avviene, guarda caso, subito dopo che la garanzia è scaduta: questo è un raggiro bello e buono!
Questa pratica potrebbere essere anche lecita e condivisa, ma tu casa produttrice devi essere chiara e non prendere per le ciapet la gente che l'unica colpa che ha è tentare di risparmiare denaro.

@Antonio
Come vedi che da queste pratiche possono salvarsi solo i nordoni come noi! Il comune mortale porta la stampante al negozio o da un tecnico, il quale:
1. gli pela una cifra per resettargli il chip come hai fatto tu
2. non gli risolve il problema constringendolo a comprarsi un'altra stampante, magari ancora più economica perchè si aspettava che quella fosse durata più a lungo

Meno male che abbiamo ancora Internet...
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Offline Z80Fan

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #12 il: 12 Marzo 2012, 19:39:40 »
Citazione da: "cdimauro"
Sì. Digital RIGHT Management. Ed è una cosa buona e giusta considerato l'alto livello di pirateria che ha il software o i prodotti multimediali.
Buona e giusta un ciufolo: dover creare un account sul sito con email e password per giocare online, ok. Inserire un CD-Key, ok. E infatti questi non li considero DRM.

Quello che intendo io è un sistema che ti impedisce di giocare se non sei collegato a Internet, se ti cade la connessione sei espulso dal gioco (anche single) senza salvare i dati, se cambi più di 3 periferiche nel computer la tua licenza diventa invalida etc...
E non è fantascienza, è la descrizione esatta del DRM Ubisoft (di cui ho di recente avuto a che fare, il post lo ho scritto subito dopo che avevo comprato un gioco a 29€ e non riuscivo a ottenere la cd-key perchè i server non rispondevano (e ancora non ho tra l'altro)).

Ora non entriamo nel merito della questione (perchè ci son tante cose che si possono dire), ma concludo solo che la "pirateria" (questa famosa...) si combatte solo con "migliori servizi", come dice il buon Gabe Newell, e non peggiorando l'esperienza dell'utente.
Ad esempio, questa immagine è molto significativa secondo me.
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Offline TheKaneB

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #13 il: 12 Marzo 2012, 19:49:01 »
Ma infatti il DRM di Ubisoft è una porcata di proporzioni galattiche!

Un DRM onesto deve consentire ai clienti paganti di avere un servizio PERFETTO, e deve impedire o rendere estremamente complicato l'uso illegittimo dei contenuti per proteggere gli incassi dei produttori (senza incassi non ci sono prodotti di qualità, ricordatelo sempre).

A questo aggiungiamo anche che i prezzi medi dovrebbero/potrebbero scendere un po', come insegna appunto il buon Newell che, grazie a Steam, ci consente di comprare giochi molto belli spesso a prezzi stracciati, approfittando di promozioni a tempo e bundle pack assortiti.
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Offline cdimauro

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Re: Obsolescenza programmata
« Risposta #14 il: 12 Marzo 2012, 19:53:38 »
@Z80Fan: premetto che i fastidi di alcuni DRM, Ubisoft in testa (ma anche la maledetta Starforce), sono veramente insopportabili.

Ciò detto, puoi benissimo evitare di comprare i prodotti che ne fanno uso. Il prodotto è di chi lo produce, e tu, consumatore, sei libero di comprarlo oppure no. Se lo compri, sottostai alle MIE regole, perché il prodotto è MIO.

Se poi sei un consumatore furbo, attui una politica di boicottaggio di questi prodotti, in modo da ridurre alla fame il produttore e costringerlo a più miti consigli.

Ed è per proprio per venire incontro alle esigenze di produttori e consumatori che auspico l'introduzione di DRM forti, basati su hardware TCPA.

P.S. Ho scritto qualche pezzo in passato sull'argomento.

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