Per ovvi motivi si tende sempre a considerare l'operare delle case produttrici di computer e gli stessi computer solo in termini "scientifici", "concreti" e "misurabili". Si parla quindi di prestazioni, di evoluzione tecnologica, di potenza di calcolo, di prezzi, eccetera ma si tende a lasciare in secondo piano il vero motivo per cui alcune realtà tecnologiche sono diventate "leggenda":
gli Zii, le loro intuizioni ed il loro operato.
Ce ne sono tanti di Zii, a guardar bene pare davvero che dietro ad ogni "tecnomeraviglia" di massa ce ne sia uno; eccone 4 tra i più popolari:
Sperando nell'aiuto di altri compagni di NSA, che comprendano ciò che sto tentando di esprimere e riportino a loro volta qualcosa sui loro Zii preferiti, apro il thread scrivendo di colui che considero il più Zio di tutti:
Lo Zio JackNato in Polonia nel 1928, Jack Tramiel è considerato il padre fondatore della "cybercultura". Sopravvissuto a qualcosa come 6 anni di campi di lavoro nazisti, fu liberato dagli americani nel '45. Di lì a poco entrò a far parte dell'esercito USA dove imparò ad aggiustare le macchine da scrivere. Una volta congedatosi dall'esercito lavorò qualche anno come taxista e mise da parte un po' di denaro con cui comprò una bottega nel Bronx dove vendeva e riparava macchine da scrivere.
Il negozio si chiamava: "Commodore Portable Typewriter" ed ebbe un tale successo che il vecchio Jack, spostatosi in Canada l'anno successivo, espanse la sua impresa, rinominata "Commodore Business Machines", alla vendita di materiale da ufficio e calcolatrici meccaniche.
Le cose però alla lunga non andarono molto bene per via della concorrenza giapponese e della Texas Instruments (che producevano calcolatrici elettroniche a basso costo) e la CBM fallì nel '76. Per tutta risposta lo Zio Jack riuscì ad ottenere 3 milioni di dollari in prestito (dal ricco socio/investitore Irving Gould) con cui comprò l'americana "Mos Technologies" cambiandone il nome in "Commodore International".
La grande idea che poi divenne rivoluzione fu sua, dello Zio Jack: "
Computers for the masses, not for the social classes".
Durante la sua gestione, la C= produsse il Commodore Pet, il Vic 20 ed il Commodore 64. Autentico squalo del mercato, in meno di 2 anni Jack fece scendere il già basso prezzo del C64 da quello di lancio di 595 a 199 USD "annientando" così ogni concorrente e facendo allontanare quasi qualsiasi investitore dal "settore" degli Home Computers.
Nel 1984, Tramiel vendette le sue quote della società ed abbandonò così la sua Commodore. In seguito lo Zio Jack comprò l'Atari e l'ultimo suo contributo degno di nota fu il mitico Atari ST.
Zio Jack precedentemente aveva anche provato ad acquistare Amiga Inc. e la sua tecnologia d'avanguardia ma senza successo perché la Commodore offrì oltre 4 volte la cifra da lui proposta.
Una piccola curiosità sullo Zio Jack riguarda i magnifici gioielli, unici al mondo, che l'Atari aveva fatto costruire come premio per i concorsi sui videogiochi della serie "Sword Quest" per Atari 2600, 3 dei quali (su 5) non furono mai assegnati per via del fallimento dell'Atari dell'83. Pare che siano esposti nel suo salotto di casa.
Inutile infine ricordare che la lunga marcia che portò la grande C= al fallimento cominciò con l'uscita dello Zio Jack e l'arrivo dell'Amiga (che tutti quelli che lo toccano tradizionalmente soccombono inesorabilmente): una prima dimostrazione che senza "lo Zio di riferimento", la tecnologia perde sempre in qualche modo "l'anima".
Fatto sta che se tutti noi abbiamo un computer in casa oggi lo dobbiamo almeno un po' allo Zio Jack :mrgreen: