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Deflazione&Crisi.

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AmigaCori:
Allora, in breve e' comunemente accettato che: "se c'e' deflazione allora l'economia peggiorera'"

Deflazione, cioe' abbassamento dei prezzi presupponendo un salario costante, e' cosa cattiva per l'economia perche' se oggi l'auto costa 10k euro e domani 9.9k e tra una settimana 9.7k io aspetterro' che scenda a 9.0k e con me anche gli altri che necessitano di una macchina e possono procastinare l'acquisto.

Capite che la fabbrica X o dovra' abbassare la produzione (licenziare personale) oppure abbassare i prezzi (riduzione paga al personale) per mantenere la posizione di mercato che aveva prima dell'inizio deflazione.

E' la regola economica universalmente accettata e sui cui basano quasi tutte le nazioni del mondo il loro modo di fare economia...pero' a me la cosa non quadrava.

Per vari aspetti a cui uno puo' arrivare da solo, insomma mi sembrava un ragionamento plausibile MA solo uno dei ragionamenti accettabili, per esempio non rimando l'acquisto della pasta perche' diventa piu' economica...ed anzi, magari compro ora l'auto per paura che i prezzi possano salire un domani!

Googlando ho trovato sta roba interessante:
http://noisefromamerika.org/articolo/dobbiamo-preoccuparci-deflazione-forse-che-si-forse-che-no

Dentro ci sono link ad altra roba, e' tutto molto interessante ed IMHO qualche nozione di economia, macroeconomia in particolare, fa bene perche' ci aiuta a non farci infinocchiare dai discorsi dei politici ma ci permette di ragionare con la nostra testa ^^v

Giusto per farvi capire di cosa si stia parlando...vi ricordo che le banche centrali e gli Stati fanno di tutto per aumentare l'inflazione, quindi farci perdere potere d'acquisto perche' si suppone che "faccia bene all'economia" in realta' queste teorie si basano sulla depressione del '30 negli USA (su cui c'e' molto da discutere) ma nella realta', e nell'articolo se ne parla, ci sono economia reali e contemporanee (non roba di un secolo fa quindi) che hanno dimostrato che la deflazione NON faccia male, il Giappone e difatti da lungo tempo in deflazione ma ha una disoccupazione al 3.5%(era 3.7% inizio anno) contro il 6.7% della Germania.

Infatti:
Che noi sappiamo, non esiste evidenza robusta a supporto dell'ipotesi che i consumatori rinviino l'acquisto di beni durevoli durante una deflazione. E quando c'è un po' di evidenza basata su intenzioni auto-riportate (come in questo studio sul Giappone) l'effetto sembra del tutto marginale: secondo lo studio appena citato, l'aspettativa di maggiore deflazione pari a un punto percentuale (come avverrebbe, per esempio, se oggi mi aspettassi che lo 0,5% di inflazione nell'area Euro registrato tra maggio 2013 e maggio 2014 si trasformi in un -0,5%), indurrebbe una riduzione di un punto percentuale nella probabilità di (riportare di essere intenzionato ad) acquistare un bene durevole. In altre parole: solo 1 consumatore su 100 rinvierebbe l'acquisto del frigorifero o dell'auto!


La teoria per cui quindi deflazione=disoccupazione a causa del calo della domada dei beni e' tutta da vedere e vi ricordo che la politca economica della BCE e dell'Italia e quella di aumentare l'inflazione "il piu' possibile" (un valore di 3-4% sembra sia "buono" secondo la teoria "classica") quindi cio' vuol dire che si sta facendo di tutto per aumentare i prezzi della merce "a fin di bene per l'economia".  ???


IL DECIMO mese consecutivo con un’inflazione sotto l’1%, il periodo a più bassa inflazione degli ultimi cinquant’anni ricorda Confcommercio, aumenta i rischi di un 2014 di stagnazione. Un pericolo paventato anche da Confesercenti, Coldiretti (che parla di deflazione a tavola), sindacati e persino i consumatori anche se Federconsumatori e Adusbef giudicano «inverosimile» le rivelazioni dell’Istat e comunque stigmatizzano come un più 0,3% significhi per le tasche di una famiglia di tre persone una maggiore spesa di 106 euro all’anno.
http://www.quotidiano.net/primo_piano/2014/07/01/1085162-prezzi_picco_deflazione_vicina.shtml

Come vedete da sopra pare che la deflazione sia un male, in realta'...non e' detto. Anzi, se aumenta l'inflazione, chi potra' comprare beni&servizi?
Il problema e' che si pensa che l'inflazione sia buona, si rischia di ridurre il potere d'acquisto delle famiglie...con conseguenze peggiori perche' NON si tratta di NON voler acquistare (come dice la teoria economica) ma di NON ppter acquistare, come ci racconta la realta' dei fatti d'un economia in crisi.

Nonefonow:
Prima ancora di entrare nel discorso Inflazione verso Deflazione bisognerebbe accordarsi sul metodo usato nel misurare le tali. 
 
Il carniere dei prodotti usati per determinare l'aumento o la diminuzione dei prezzi e' soggetto a modifiche volute dai politici per i propri scopi.
 
Inevitabilmente non rappresenta un metro accurato e realistico della situazione.  Se cambi i prodotti inseriti nel carniere ti cambia il risultato.
 
Il vero obiettivo delle politiche monetarie e fiscali dovrebbe essere la stabilita' dei prezzi al consumo.  Abbinata all'elasticita' della domanda e dell'offerta si mantiene cosi' una crescita economica con inflazione minima.
 
L'inflazione e' in questo caso preferibile alla deflazione perche' e sinonimo di crescita e non di contrazione.
 
 

AmigaCori:

--- Citazione da: Nonefonow - 01 Luglio 2014, 23:11:27 ---
 
L'inflazione e' in questo caso preferibile alla deflazione perche' e sinonimo di crescita e non di contrazione.

--- Termina citazione ---

E' questo il problema a cui si riferisce l'articolo sopra, il fatto che uno si metta a tavolino, scriva un libro ipotizzando che "se il prezzo cala il consumatore non compra perche' si mette in attesa" non e' la realta' dei fatti perche' come dimostrato da casi analizzati di recente (la ricerca sul Giappone e' stata illuminante recentemente) non vi e' correlazione tra calo dei prezzi e contrazione dell'economia.

Il fatto poi di dire "inlfazione=crescita" deriva dal fatto che "si suppone che se i prezzi calano le persone non comprino" oltre ad essere illogica non e' vera nella realta', esiste solo nei libri degli economisti infatti quando i prezzi calano aumentano le vendite di immobili ed e' cio' che possiamo vedere attorno a noi.

Oltretutto il calo dei prezzi, deflazione, puo' avvenire per vari fattori: aumento della concorrenza, abbassamento delle materie prime, ottimizzazione della produzione, aumento della produzione (e quindi parsdossalemente miglioramento dell'economia) e quindi abbassamento dei prezzi come accade in elettronica dove vi sono degli enromi costi fissi iniziali.

Invece nella teoria classica dell'economia si prevede che la deflazione sia cattiva perche' indica SOLO ed esclusivamente una calo della produzione e quindi un abbassamento dei prezzi per restare sul mercato: quindi contrazione.

L'economia americana sta andando malissimo, molto peggio delle peggiori aspettative (PIL -3%) e sebbene ci fosse la scusa del maltempo nel primo trimestre, ora non vi e' piu' scusante per giustificare un dato tanto orribile, si salva solo il dato sull'occupazione.

L'europa e' in fase di stallo ed UK in fase di pre-casino data dalla bolla speculativa-immobiliare che a giorni scoppiera'.

Paradossalmente le migliori aspettative in futuro si hanno per un paese a forte deflazione: Giappone.
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-06-09/pil-giapponese-e-dati-usa-sostengono-borsa-tokyo-+03percento-081209.shtml?uuid=ABc0m8OB

Per l'economia Giapponese e' prevista una costante e continua crescita SIA nell'economia finanziaria (Borsa) che reale (lavoro) per i prossimi anni se non lustri.

Il Prodotto interno lordo giapponese è stato rivisto questa mattina al rialzo in relazione a una valutazione più ampia degli investimenti di capitale delle imprese: l'economia giapponese è cresciuta nei primi tre mesi di quest'anno a un tasso annualizzato del 6,7% anziché del 5,9% segnalato in precedenza. Rispetto al trimestre precedente, il progresso è stato dell'1,6% e non dell'1,5% segnalato in precedenza. Una revisione che ha destato una certa sorpresa, visto che vari economisti si attendevano piuttosto un ritocco al ribasso del dato.

E ricordo che il Giappone esce da un'economia messa in ginocchio a causa dello tunami, della distruzione delle aziende e della razionalizzazione dell'energia elettrica: in estate ai giapponesi era chiesto tramite spot televisivi se per favore potessero non usare l'aria condizionata (si suggeriva di usare ventilatori e chiudere le tapparelle haha) per far si che le aziende potessero avere energia per mandare avanti la produzione.

CVD gli economisti & le loro teorie dell'inflazione che fa bene sono all'atto pratico emerite... :D

lucommodore:

--- Citazione da: AmigaCori - 02 Luglio 2014, 10:25:09 ---CVD gli economisti & le loro teorie dell'inflazione che fa bene sono all'atto pratico emerite... :D

--- Termina citazione ---
Emerite cosa compare? Ti sei scordato la parolina magica! :P

Non so se sia fondamentale ragionar su inflazione e deflazione (per quanto Cori mi riesca sempre a convincere...) e sono ignorante in economia (anche se l'esamino di economia politica l'avevo dato nel mio annetto scarso di università che frequentai da ggiovine...) ma mi viene una domandazza...
Il calo dei prezzi non è in gran parte dovuto alle importazioni da Cina/India che hanno portato a rendere quasi fuori mercato i prodotti made in Casa?
Io mi ero fatto l'idea che, a livello politico, si sia scelto di dare vantaggio alle grandi distribuzioni a discapito di tutto il resto, permettendo loro di importare qualsiasi cosa fatta in qualsiasi maniera, a patto che costi poco e risulti, così, appetibile sul mercato. Questo mentre le industrie nostrana deve sottostare ad una serie infinita di regole, procedure, certificazioni e tassazioni che alzano brutalmente il prezzo del loro prodotto. E questo schifo parrebbe non valere solo per la piccola Italia...

Sembra un gioco del potere: per arricchire pochi eletti, rendiamo tutti più poveri! Tanto ci metteranno anni e anni ad accorgersene perché, intanto, il mercato si riempie con prodotti asiatici a costo bassissimo che tutti, anche se impoveriti, potranno permettersi...
Allora la domanda è: quanto ci vorrà per arrivare al punto in cui non possiamo più permetterci manco le cineserie?
E quando ciò accadrà, siamo consapevoli che non esisterà praticamente più un'industria nostrana se non, forse, in pochissimi settori di nicchia?

AmigaCori:
A livello politico...beh il problema e' quello.

Economia & politica non hanno gli stessi scopi.

La nostra borsa se la cava bene, anzi, quest'anno ha fatto faville, roba da TopTen hahaha certo, come volume di soldi scambiati e' una caccolosa borsa di periferia, non conta una cippa a livello mondiale. Non se la fila nessuno ^^;

Pero' ha fatto registrare dei valori record.

Ed a noi?, beh, a noi utenti e' toccato di vederci una pressione fiscale aumentata, disoccupazione ancora in aumento (si, anche l'ultimo rilevamento ci da' in peggioramento...) e risparmi che s'assottigliano.

I paesi, i politici, puntano ad avere tassi d'interesse bassi (infatti ci rompono le baLLe sempre con lo spread) perche' cosi' ci si puo' finanziare meglio il debito: se vendo debito al 5% saro' piu' indebitsto che non vendendolo al 3%...

Alle persone farebbe bene la deflazione (cosa odiata dagli economisti, odio basato su presunti modelli ricavati dalla crisi USA del 1930...roba da ridere, prima di tutto perche' "tutto il mondo (per fortuna) non e' USA" e secondo perche' la crsi del 1930 fu dovuta a mooooltissimi fattori diversi tra loro) e quindi il voler applicare una regola nata in USA 100 anni fa a seguito di un'anomalia a tutto il mondo in epoca moderna ha poco di "scientifico" e logico.

Da una parte abbiamo gli economisti che "terrorizzano" i politici con lo sprettro della deflazione e dall'altra NOI che vorremmo la deflazione, diciamo che il sistema economico, non per cattiveria ma per motivi opinabili, ci "impone" un'economia a noi cittadini sfavorevole.

Se poi ci aggiungi che secondo una teoria economia europea, anche questa moooolto opinabile, ci vuole "rigore" (tasse) per far crescere l'economia capirai che NOI remiamo da una parte e "loro" dall'altra.

Quindi a livello politico si fa di tutto per avere: tassi d'interesse bassi & inflazione.

Tutto cio' porta alla situazione attuale: ovvero non si guarda il mondo del lavoro ma solo quello finanziario o dei numeretti tipo il PIL che non ha molto senso scientifico...ma neanche logico.

L'industria nostrana e' idiota, invece che puntare alla qualita' puntano a fare concorrenza ai cinesi che hanno il costo del lavoro basso.
L'industria italiana e' nata nel dopoguerra sfruttando 4 cose: fame degli italiani che lavoravano per poco, sfruttamento delle donne che venivano pagate pochissimo nelle fabbriche, accesso al credito facilissimo e mancanza di regolamentazioni sul lavoro.
Cio' rese l'Italia competitiva nel mondo, quando ci siamo messi in regola ecco che e' iniziato il declino dell'Italia.

Fu tutto culo unito ad una buona dose di sfruttamento.

Assai rilevante fu l'aumento produttivo nei settori in cui prevalevano i grandi gruppi: autovetture 89%; meccanica di precisione 83%; fibre tessili artificiali 66,8%.Ma, va osservato che il «miracolo economico» non avrebbe avuto luogo senza il basso costo del lavoro. Gli alti livelli di disoccupazione negli anni cinquanta furono la condizione perché la domanda di lavoro eccedesse abbondantemente l'offerta, con le prevedibili conseguenze in termini di andamento dei salari.
http://it.wikipedia.org/wiki/Miracolo_economico_italiano

Ti porto wikipedia ma quello che ho detto l'ho letto da altre parti, libiri, tv, radio, ecc. pero' sta di fatto che sarebbe ora di smitizzare la megakaxxata della capacita' industriale italiana e capire una volta per tutte che il boom del dopoguerra fu solo un colpo di kulo basato su un sistema "cinese" e che ora non e' piu' applicabile.

Amico mio, gli italiani fecero quello che i cinesi fanno ora, pero' noi fummo "geni&intraprendenti" ed i cinesi "cattivi&brutti".

Perche' Toyota e' primo auomaker la mondo mentre la Fiat campa di sovvenzioni statali?, perche' Toyota ha sempre investito (e' da poco in vendita DI SERIE la prima auto ad idrogeno al mondo: 50k euri)

 mentre Fiat s'e' sempre preoccupata di "tirare avanti" che tanto "qualcuno paga" :D

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