Autore Topic: Gioco e giochi  (Letto 3608 volte)

Offline rebraist

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Gioco e giochi
« il: 21 Aprile 2012, 10:06:16 »
So che è un post da moralizzatore ma...
Rimango sconvolto dalle più svariate forme di pubblicità aventi ad oggetto il gioco d'azzardo.
Rispetto al passato è possibile accedere a poker e contropoker in maniera relativamente semplice.
Organi di stampa, personaggi dello sport e dello spettacolo che ci fanno capire di quanto sia figo il tavolino verde.
Matilde Serao, nel suo "Ventre di Napoli" di fine 800, scriveva che il gioco appartiene alle società basse.
Perfettamente d'accordo se si intende il gioco non la partitella a carte con gli amici ma quel sotterfugio meschino fatto di soldi buttati.
E, spesso, di famiglie distrutte.
Giusto per non andare a citare i casi di cronaca posso citare almeno due soggetti da me conosciuti personalmente: un militare di carriera che bruciava qualcosa come mille-millecinquecento euro nei videopoker ogni volta che tornava dalle missioni all'estero e poi andare a chiedere i soldi ai genitori e un altro che riuscì a distruggere tutta la paga di dicembre, compresa tredicesima, nelle "macchinette", per non avere poi il coraggio di dirlo alla moglie...
bah...
« Ultima modifica: 01 Gennaio 1970, 02:00:00 da Guest »
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Offline TheKaneB

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Re: Gioco e giochi
« Risposta #1 il: 21 Aprile 2012, 13:30:10 »
In vita mia ho giocato (tralasciando la partitella senza soldi con amici e parenti) solo 2 volte in un centro Bingo (anche qui con amici, partita lampo prima di passare dal minigolf), ho giocato complessivamente 3 cartelle (6 euro) e ho perso. :lol:

Conosco anch'io gente che spende qualcosa come 40-50 euro al giorno in schedine, lotto, grattaevinci e altra roba… e mi capita di vedere, quando passo dal Tabacchi per comprare la ricarica del cellulare, signore anziane che "fanno la spesa": mi dia un gratta&vinci da 10, un pizzicalafortuna da 20, due raspachetipassa da 5 e mi giochi queste 4 schedine al superenalotto. O_O
« Ultima modifica: 01 Gennaio 1970, 02:00:00 da Guest »

Offline Amig4be

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Re: Gioco e giochi
« Risposta #2 il: 21 Aprile 2012, 13:38:09 »
da ragazzino la schedina al sabato era un must! e anche le cinque mila lire (quando le si aveva in tasca) da giocare al pokerino delle sale giochi; sapete quelli abusivi, e travestiti con le rom tipo pacman e donkeykong?:P In età adulta dubito di aver comprato più di una 50ina di gratta e vinci da 2 euro, e una volta ne ho vinti 100...  :D quindi sono pure in attivo  8-)

Però spesso entro in un centro snai o qualcosa di simile perché c'è una macchinetta del caffè spettacolare e distributori automatici vari che adoro, e in quei 5 minuti studio l'ambiente, e vi riporto solo il contenuto di un messaggio attaccato alle pareti:

"il centro chiude alle 00:30 si prega di non insistere"

Offline cdimauro

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Re: Gioco e giochi
« Risposta #3 il: 21 Aprile 2012, 18:52:31 »
La mia esperienza col videopoker è leggermente diversa. Sono stato interessatissimo a queste macchinette, ma perché mi a metà degli anni '90 mi chiesero di fare modifiche alla grafica e al programma.

Non so se avete presente il vecchio videopoker col famoso "poker jollato". E' di quello che parlo.

In garage dovrei avere ancora qualche scheda madre Jamma, una coi componenti completamente dissaldati e una ancora completa, che mi sono servite per ricostruire lo schema e capire come funzionavano le periferiche, gli input, ecc.

Comunque mi spiace molto per queste persone. So che c'è gente che s'è rovinata. Bruttissima storia.

Io non ho mai giocato.

Offline Allanon

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Re: Gioco e giochi
« Risposta #4 il: 21 Aprile 2012, 21:20:45 »
Il mio rapporto con il gioco d'azzardo è:

Ogni tanto (diciamo 2/3 volte al mese) gioco al lotto una cinquina a casaccio per totali 2.5 Euro (il mese scorso o beccato un terno con una vincita di circa una quarantina di euro).
Poker SNAI:  in 2 anni avrò ricaricato la scheda per circa 30 euro adesso saranno 6 mesi che non gioco.
Tombolata con amici e parenti sotto le feste.

Comunque il punto è che queste pubblicità fanno leva su persone con patologie perchè i giocatori incalliti sono malati, quelli che si rovinano e fanno debiti di gioco intendo, su questo penso che si possa essere tutti d'accordo.
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Offline lucommodore

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Re: Gioco e giochi
« Risposta #5 il: 21 Aprile 2012, 22:33:49 »
Premetto che il mio rapporto col gioco d'azzardo è praticamente nullo.
L'ultimo pokerino tra amici (robe da 50 euro al massimo) risale a una decina d'anni fa, zero videopoker, zero poker online, zero lotto, tombole, ippodromo, snai...
...
Senza star lì a far finte morali o cose così, per me il gioco d'azzardo andrebbe totalmente liberalizzato, così come anche tutte le droghe, le case chiuse, i maialodromi, ecceteramila.
E che ognuno sia libero di giocarsi pure il cu*o quando vuole, in fondo queste realtà son sempre esistite e sempre esisteranno in forma illegale ove non legali.

Il concetto di giocatore "rovina-famiglie" è la solita conseguenza di uno stato che non tutela né assiste il cittadino più debole: in un paese civile se un padre di famiglia si gioca anche tutti i suoi soldi in una notte, non compromette nessun diritto al figlio: né quello di vivere (alloggio/pasti), né quello all'istruzione, né quello di elevare la propria classe sociale all'infinito, ecceteramila.
 :violin:
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Offline rebraist

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Re: Gioco e giochi
« Risposta #6 il: 22 Aprile 2012, 11:17:38 »
Citazione da: "lucommodore"
Il concetto di giocatore "rovina-famiglie" è la solita conseguenza di uno stato che non tutela né assiste il cittadino più debole: in un paese civile se un padre di famiglia si gioca anche tutti i suoi soldi in una notte, non compromette nessun diritto al figlio: né quello di vivere (alloggio/pasti), né quello all'istruzione, né quello di elevare la propria classe sociale all'infinito, ecceteramila.

potrei essere d'accordo sulle liberalizzazioni, ma come fai a dire che un genitore che distrugge i suoi metodi di sostentamento non lede i diritti del figlio? la legge italiana stabilisce diritti e doveri dei genitori. Senza voler entrare nell'ambito di legge, se un genitore si mangia un intero stipendio per comprarsi un computer piuttosto che giocarselo al gioco, non è lo stato che deve aiutare "la classe più debole". Lo stato deve rieducare quel soggetto labile e dirgli: qui non è il tuo futuro. il tuo futuro è da qualche altra parte.
Ma uno stato che volesse essere genitore esso stesso con il popolo (educandolo, assistendolo) facesse un discorso del genere non potrebbe poi permettersi di liberalizzare il gioco: si sa che ai figli non gli puoi dare un ordine e comportarti tu al contrario.
Poi, non ne farei nemmeno un discorso così da "gente in cerca di riscatto". Ce n'è chiaramente per tutti i gusti nei centri snai ma quelli che conosco (sono a napoli che è un bel calderone di bassezza) e che ho conosciuto sono spesso più persone che vivono in un humus da cui loro stessi non vogliono uscire (*) e che con "i proletari sfortunati di dickensiana memoria" poco hanno a che spartire.


(*) (ci sono soggetti che vivono infilati negli interstizi delle pietre basaltiche del pavimento della società, prova a dargli un appartamento al terzo piano e soffriranno di vertigini, volendo ritornare nei loro bassi. le amministrazioni del dopo terremoto ci hanno provato con scarsi risultati. i famosi quartieri spagnoli è in realtà un mega fortilizio spagnolo (quartel=caserma) dalle strade strettissime con palazzoni che nascondono il sole, pieni di anfratti e depositi al pian terreno che servivano ai soldati, in caso di assedio, a tendere agguati alle truppe straniere che malauguratamente ci si fossero avventurate. oggi non ci sono più gli spagnoli ma sono ugualmente bui e stretti. i depositi sono diventati "i bassi", degli appartamenti al pian terreno, spesso soppalcati, di appena 20-30 mq che contengono tutta l'umanità possibile. sai quanto costa un affitto in un tugurio del genere? tra i 500 e i 600 euro. quindi non 0. c'è gente che spende per stare dentro a sti posti perchè non concepisce di stare in un condominio: deve vivere per strada, come i suoi nonni e i suoi antenati. poi dentro hanno il maxischermo da 100 pollici e lo stereo mostruoso sempre piazzato al massimo volume con le ultime canzoni neomelodiche del momento. casomai risultano disoccupati, pensionati invalidi e altre mille caxxate. credimi questi oltre a lamentarsi non fanno niente altro perchè "arrangiano". si accontentano di mille sotterfugi o di mille forme di attività parallele. nessuna legale o, nel migliore dei casi, riconosciuta. i soldi spesso non gli mancano. quindi non mi fanno manco pena. a questi proponigli un posto in fabbrica 8 ore al giorno per 1500 euro (che qua è lo stipendio di un operaio in fabbrica appunto) e vedi se non ti mandano a quel paese. sono quei classici soggetti che pure se emigrano non riescono a integrarsi manco tra gli altri meridionali. che tutti siamo traditori di napoli, che esiste solo il ciuccio del napoli, che maradona=dio e il figlio si chiama diego e a 10 anni va sul motorino o la minimoto.... no. non è proletariato, non è subproletariato. è qualcosa che è totalmente fuori alla società. che dalla società dipende ma che alla società niente da: un parassita)
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Offline lucommodore

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Re: Gioco e giochi
« Risposta #7 il: 22 Aprile 2012, 13:37:45 »
Citazione da: "rebraist"
Citazione da: "lucommodore"
Il concetto di giocatore "rovina-famiglie" è la solita conseguenza di uno stato che non tutela né assiste il cittadino più debole: in un paese civile se un padre di famiglia si gioca anche tutti i suoi soldi in una notte, non compromette nessun diritto al figlio: né quello di vivere (alloggio/pasti), né quello all'istruzione, né quello di elevare la propria classe sociale all'infinito, ecceteramila.

potrei essere d'accordo sulle liberalizzazioni, ma come fai a dire che un genitore che distrugge i suoi metodi di sostentamento non lede i diritti del figlio? la legge italiana stabilisce diritti e doveri dei genitori. Senza voler entrare nell'ambito di legge, se un genitore si mangia un intero stipendio per comprarsi un computer piuttosto che giocarselo al gioco, non è lo stato che deve aiutare "la classe più debole". Lo stato deve rieducare quel soggetto labile e dirgli: qui non è il tuo futuro. il tuo futuro è da qualche altra parte.
Se uno spende tutto lo stipendio in un computer allora ha fatto una cazzata facilmente rimediabile compare, io intendo quello che si gioca la casa in scommesse.
Ecco qualora dovesse avvenire una cosa così (nell'ipotesi che sia legale giocar d'azzardo ma anche no), allora lo stato non dà alcuna tutela ai malcapitati figli del malcapitato. Tanto né la società, né la prole stabilisce se qualcuno possa o meno giocare d'azzardo.

Citazione da: "rebraist"
Ma uno stato che volesse essere genitore esso stesso con il popolo (educandolo, assistendolo) facesse un discorso del genere non potrebbe poi permettersi di liberalizzare il gioco: si sa che ai figli non gli puoi dare un ordine e comportarti tu al contrario.
Ma lo stato ha il dovere di occuparsi del popolo: è il suo motivo d'esistenza!
E chi la deve dare l'educazione ai ragazzi, le famiglie? Sai che già nel nel 2009 si arrivava già a 297 separazioni e 181 divorzi per ogni 1000 matrimoni?
Prima del '74 il divorzio praticamente non esisteva, per ottenerlo dovevano accadere fatti molto gravi come l'abbandono o peggio. Adesso è tutto diverso, ma quali famiglie compare? Nel 2012? Fortunato chi ce l'ha.
E poi vogliam considerare anche gli orfani di uno o di entrambi i genitori? I figli con i genitori separati anche se non "ufficialmente"? I figli con un genitore che lavora all'estero o entrambi? I figli a cui i genitori si ammalano? Ecc..
E' vitale che lo stato subentri nell'educazione, nell'istruzione ed eventualmente anche nel sostentamento dei propri ragazzi: il figlio di un disgraziato deve avere gli stessi diritti del figlio di Umberto Bossi, così come un vecchio barbone ha il diritto di essere assistito in malattia come Umberto Bossi, così come chiunque ci dovesse capitare dovrebbe aver diritto ad esser difeso in tribunale così come verrà difesa la famiglia Bossi.
Ecco questo è lo scopo di uno stato.


Citazione da: "rebraist"
Poi, non ne farei nemmeno un discorso così da "gente in cerca di riscatto". Ce n'è chiaramente per tutti i gusti nei centri snai ma quelli che conosco (sono a napoli che è un bel calderone di bassezza) e che ho conosciuto sono spesso più persone che vivono in un humus da cui loro stessi non vogliono uscire (*) e che con "i proletari sfortunati di dickensiana memoria" poco hanno a che spartire.

(*) (ci sono soggetti che vivono infilati negli interstizi delle pietre basaltiche del pavimento della società, prova a dargli un appartamento al terzo piano e soffriranno di vertigini, volendo ritornare nei loro bassi. le amministrazioni del dopo terremoto ci hanno provato con scarsi risultati. i famosi quartieri spagnoli è in realtà un mega fortilizio spagnolo (quartel=caserma) dalle strade strettissime con palazzoni che nascondono il sole, pieni di anfratti e depositi al pian terreno che servivano ai soldati, in caso di assedio, a tendere agguati alle truppe straniere che malauguratamente ci si fossero avventurate. oggi non ci sono più gli spagnoli ma sono ugualmente bui e stretti. i depositi sono diventati "i bassi", degli appartamenti al pian terreno, spesso soppalcati, di appena 20-30 mq che contengono tutta l'umanità possibile. sai quanto costa un affitto in un tugurio del genere? tra i 500 e i 600 euro. quindi non 0. c'è gente che spende per stare dentro a sti posti perchè non concepisce di stare in un condominio: deve vivere per strada, come i suoi nonni e i suoi antenati. poi dentro hanno il maxischermo da 100 pollici e lo stereo mostruoso sempre piazzato al massimo volume con le ultime canzoni neomelodiche del momento. casomai risultano disoccupati, pensionati invalidi e altre mille caxxate. credimi questi oltre a lamentarsi non fanno niente altro perchè "arrangiano". si accontentano di mille sotterfugi o di mille forme di attività parallele. nessuna legale o, nel migliore dei casi, riconosciuta. i soldi spesso non gli mancano. quindi non mi fanno manco pena. a questi proponigli un posto in fabbrica 8 ore al giorno per 1500 euro (che qua è lo stipendio di un operaio in fabbrica appunto) e vedi se non ti mandano a quel paese. sono quei classici soggetti che pure se emigrano non riescono a integrarsi manco tra gli altri meridionali. che tutti siamo traditori di napoli, che esiste solo il ciuccio del napoli, che maradona=dio e il figlio si chiama diego e a 10 anni va sul motorino o la minimoto.... no. non è proletariato, non è subproletariato. è qualcosa che è totalmente fuori alla società. che dalla società dipende ma che alla società niente da: un parassita)

Ci saranno innumerevoli realtà "particolari" compare. NOI PAGHIAMO le forze dell'ordine affinché si mantenga la legalità ovunque...
Ma in uno stato dove le forze dell'ordine sono adibite praticamente a far cassa tramite multe alla brava gente (perché quelli che fan 2 chiacchiere e bevono una birra al pub sono brava gente), stando tutti bene attenti a mantenere sottodimensionati i servizi (mezzi) pubblici ovunque e alzando continuamente le tasse sul carburante COSA VUOI PRETENDERE? Che vadano a sistemare i ghetti? I ghetti fan parte del sistema corrotto di uno stato oligarchico (oltre ad essere luoghi di "sfogo" per le città più grandi). Oppure la finanza che va sempre per negozi a far multe, quando son 20 anni in Italia che si sà: se vogliono farti una multa te la fanno sempre e comunque.
Quando ero ragazzo papà aveva un grosso ufficio filatelico-numismatico, immaginate stanze piene di scaffali pieni di scatole piene di francobolli. Ebbene sistematicamente ogni anno arrivava la finanza, riscontrava che l'inventario non era preciso (è assolutamente impossibile) e non andavano via se prima non facevano una multa. Quindi nelle voci di bilancio della bottega mio padre c'era una multa all'anno, che sembrava tanto una sorta di PIZZO, ad opera della guardia di finanza. Ma se quel pizzo lo pagava invece ad un'organizzazione criminale non era forse meglio? Magari avrebbe potuto poi evadere un casino di tasse o altro ancora...
Ma non fa pensare?

Sanno tutto, sanno chi evade, sanno chi ruba, sanno chi spaccia, sanno dove sono le bische, sanno dove ricettano le merci rubate, sanno chi ricicla denaro sporco e come, sanno quali centri benessere fanno da copertura a bordelli... Le forze dell'ordine sanno tutto ma vanno solo dove possono ottenere soldi facili: a far multe alla brava gente perché loro poi le pagano.

E cosa vuoi fare compare? Chi può rubare lo faccia e gli altri son ca**i loro. :?
Quand'è che si vota?
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Offline Amig4be

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Re: Gioco e giochi
« Risposta #8 il: 22 Aprile 2012, 13:43:14 »
Citazione da: "lucommodore"
sanno chi spaccia, sanno dove sono le bische, sanno dove ricettano le merci rubate, sanno chi ricicla denaro sporco e come, sanno quali centri benessere fanno da copertura a bordelli... Le forze dell'ordine sanno tutto ma vanno solo dove possono ottenere soldi facili: a far multe alla brava gente perché loro poi le pagano.

al sud  i personaggi sopra elencati ed esponenti delle forze dell'ordine spesso sono pure parenti  8-)

Offline lucommodore

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Re: Gioco e giochi
« Risposta #9 il: 22 Aprile 2012, 14:10:57 »
Citazione da: "Amig4be"
Citazione da: "lucommodore"
sanno chi spaccia, sanno dove sono le bische, sanno dove ricettano le merci rubate, sanno chi ricicla denaro sporco e come, sanno quali centri benessere fanno da copertura a bordelli... Le forze dell'ordine sanno tutto ma vanno solo dove possono ottenere soldi facili: a far multe alla brava gente perché loro poi le pagano.

al sud  i personaggi sopra elencati ed esponenti delle forze dell'ordine spesso sono pure parenti  8-)

Ma anche nelle situazioni istituzionali le cose son gestite con lo stesso sistema, il celeberrimo "Garante per la privacy" in realtà altro non è che un ufficio a Roma di 100 impiegati il cui unico sostentamento è il ricavato delle multe che fanno. Questi i soldi per gli stipendi li cercano dove possono trovarli mica dove "li han fatti sparire"...

A me piace vederla dalla parte dell'impiegato:
Impiegato: "Oh salve Stato, io sono un impiegato e vorrei lavorare"
Stato: "Va bene: questo è il grande libro della legge e tu devi far multe. Se riesci a far multe a sufficienza per coprire il tuo stipendio e relativi costi, tasse e contributi puoi quindi lavorare legalmente."


O dalla parte dello scugnizzo:
Scugnizzo: "Bacio le mani, Don Ciccio, vorrei metterle a disposizione i miei servizi"
Don Ciccio: "Molto bene figliuolo, devi riscuotere il pizzo ai bottegai di Via del mare. Qualsiasi cosa accada, non dire una parola, massima discrezione e non conosci nessuno, sai già che di noi ti puoi fidare e di loro no. Più sarai bravo e ti farai rispettare e più ce ne sarà per te e per le tue creature".


Cosa ca**o cambia tra Stato e Don Ciccio?
Anzi non è più rassicurante il Don Ciccio?

E qual'è la differenza tra l'impiegato e lo scugnizzo? Il fatto che l'impiegato paga le tasse?
Quindi se lo scugnizzo versasse parte del pizzo in tasse sarebbe tutto a posto?

C'è qualcosa che non va... :?
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Offline rebraist

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Re: Gioco e giochi
« Risposta #10 il: 22 Aprile 2012, 19:45:18 »
@lucommodore: guarda che sono "provocatorio" su certi discorsi. è sacrosanto che tutti debbano avere le stesse possibilità indipendentemente dal numero random di dove il padreterno ti ha spedito sul pianeta terra.
Premesso questo però, puntualizzo: lo stato deve occuparsi dell'educazione dei figli di tizio solo nel caso in cui tizio non ne sia capace. Non per legge ma per buonsenso. Le famiglie, se Dio vuole, ci sono ancora. E, con tutte le differenze del caso, cercano di portare avanti il loro ruolo nel migliore dei modi anche nel 2012.

riguardo le forze dell'ordine: ho assistito ben più di una volta al "finanziere che sequestra solo due stecche di sigarette dal contrabbandiere" così è contento il contrabbandiere (che non si vede portare via tutta la merce) e pure il finanziere (che non le consegna ma se le fuma).
Detto questo non credo si possa generalizzare.
Non è però solo un fatto di multe e tangenti.
A Napoli è tutto ghetto.
Ma viene giustificata così: la camorra non si può combattere (ebbene si. lo scrivo anche per il norditalia: lo stato ha dichiarato forfait da lungo tempo). Pertanto cerchiamo di mantenere gli equilibri per quanto possibile. Sembra di essere in un film della chicago anni 30.

riguardo la criminalità e il suo essere stato: perfettamente d'accordo su questo punto. L'antistato ben più che visibile a Napoli si regge proprio sull'assunto che la camorra è molto più forte dello stato. E molto più efficiente. Organizza meglio le cose e da lavoro a tutti. Senza scomodare Saviano (che ha tuttora in corso delle cause con suoi colleghi giornalisti di cronaca nera dai quali avrebbe attinto a piene mani per il suo Gomorra senza citare molte fonti) diciamo che se non il 50%, il 30-40% delle attività commerciali e/o industriali a Napoli sono controllate o hanno anche solo alla lontana parentela con i clan.
Un'industria del genere (diciamo meglio delle industrie. la camorra è composta da una serie di famiglie in eterna lotta tra loro) funziona perfettamente e genera un traffico di denari che è mostruosamente enorme. E non c'è bisogno di entrare nei traffici illeciti. Infatti di quel 40% una consistente parte sono quelle industrie legalissime che hanno traffici legalissimi, peccato che i capitali non siano proprio puliti... Oggi i tipi del sistema si sono espansi in Spagna e Sudamerica, dove non controllano droga o putt.ne, bensì import export di gamberi del pacifico, piuttosto che materiale edile o imprese di costruzioni nell'Est Europa.
Tutta roba legale che genera lavoro.
La fornitura di kalashnikov ai mujddin è roba da anni 80. Ormai sono andati oltre. E, il paradossale ragionamento su riportato da lucommodore, purtroppo, è qui fatto da molti. E molti vanno da don ciccio...
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Re:Gioco e giochi
« Risposta #11 il: 11 Ottobre 2013, 02:15:29 »
Io, ogni tanto un paio di $ me li spendo sul Lotto o sul Mega Millions. 
 
Pero' andare a giocare o scommetere a Las vegas e' tutta un'altra cosa.  Almeno una volta nella vita ne vale, specialmente per la fine dell'anno.
 
Las Vegas e' il parco giochi dell'America.
 
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Offline saimon69

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Re:Gioco e giochi
« Risposta #12 il: 11 Ottobre 2013, 02:59:26 »
Io, ogni tanto un paio di $ me li spendo sul Lotto o sul Mega Millions. 
 
Pero' andare a giocare o scommetere a Las vegas e' tutta un'altra cosa.  Almeno una volta nella vita ne vale, specialmente per la fine dell'anno.
 
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Io cio' la suocera ottantottenne che almeno una volta l'anno va a Vegas a farsi la giocatina al grido di 'leave me alone, let me play' :) poi per la logisitca e' avvantaggiata che uno dei figli vive li...
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Re:Gioco e giochi
« Risposta #13 il: 11 Ottobre 2013, 09:47:16 »
Per non parlare del degrado per strada che sto notanto negli ultimi periodi, la tiburtina sembra diventata la las vegas de noartri, è piena di locali adibiti al gioco d'azzardo, e per non farsi mancare niente sulla strada trovi sempre le mignotte che battono...

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Re:Gioco e giochi
« Risposta #14 il: 11 Ottobre 2013, 10:28:01 »
Per non parlare del degrado per strada che sto notanto negli ultimi periodi, la tiburtina sembra diventata la las vegas de noartri, è piena di locali adibiti al gioco d'azzardo, e per non farsi mancare niente sulla strada trovi sempre le mignotte che battono...

Oe.. non criticate che quella roba mi da da mangiare a me...

Cosa? I videopoker o le donnine?  ;D ::)

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