"Cu fici amuri, fici cosi assai... fici na turri curazzata e forti. Prima invintau l'amuri e poi li guai, e pi spartenza cci misi la morti."Sappi O Principe, che tra gli anni in cui gli oceani inghiottirono Atlantide e le sue splendide città, e gli anni dell'ascesa dei figli di Aryas, ci fu un'età di sogno in cui dei coloni greci fondarono delle città sulle coste dell'Italia meridionale.
Quel prospero territorio fu chiamato Magna Grecia dai latini. Comprendeva la Sicilia e le coste della Calabria e Campania.
Chi avrà studiato un pò di filosofia non potrà non essersi meravigliato nello scoprire che molti dei grandi filosofi erano degli "italiani".
In quel periodo i maestri si mettevano all'ombra di un fico a discutere e dissertare: filosofeggiavano.
Molti dei modi di pensare di questi è rimasto nelle menti e nelle culture successive.
Ora lo splendido verso della cancone cantata da Marilena Monti è magnifico e risente di quel contrasto che gli eredi dei greci conoscono bene: amore e morte. eros e tanatos. Prima inventai l'amore, poi i guai e "per spartenza" (termine migliore non mi viene perchè divisore è inadeguato, sembrerebbe separare i due) ci misi la morte. Immaginatevi una torta, un'amalgama: l'amore e i guai. Metteteci un coltello al centro. Ecco la morte. Senza soluzione di continuità. Non separa inesorabilmente i due, bensì la spartenza, è diventata parte integrante.
Magnifico verso.
In sicilia funziona al contrario di napoli: ho conosciuto mambro sgalambro e nino ucchino (entrambi due artisti filosofi) e proprio quest'ultimo mi disse: da noi la mafia non sai mai chi è.
Ecco. A Napoli è il contrario: per arrivare ai filosofi devi frequentare i salotti giusti. I filosofi sono inarrivabili. Per converso è facilissimo conoscere un camorrista, che si vanta di esserlo. In sicilia non saprai mai chi è un mafioso ma i filosofi sono rimasti quelli della magna grecia: gente che mangia e beve con te e che discute con te e con te si arricchisce. Noi invece si è dimenticati della magna grecia, l'unica cosa greca che ci è rimasta sono i bizantini dell'alto medioevo, i duchi, gli arconti e la loro caotica koinè.
Vi lascio alla canzone.
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