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Filtri P2P vietati dalla Corte di Giustizia UE, la sentenza

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amitv:
I filtri P2P anti pirateria sono da oggi ufficialmente vietati: la Corte di Giustizia dell'Unione Europea si è espressa in tal senso, considerando il procedimento legale tra l'ISP belga Scarlet e SABAM.
Ciò vuol dire che i service provider non potranno in alcun modo apportare filtri a scopo preventivo, per evitare gli utenti possano scaricare materiale via sistemi P2P.
Viene inoltre stabilito che i giudici nazionali non potranno accettare un comportamento di questo tipo da parte dei provider, nè potranno imporre agli stessi di applicare filtri.
Così facendo, infatti, si andrebbero a ledere una serie di diritti degli utenti: come si legge dagli atti resi pubblici "Un'ingiunzione di tale genere non rispetta il divieto di imporre a siffatto prestatore un obbligo generale di sorveglianza né l'esigenza di garantire un giusto equilibrio tra il diritto di proprietà intellettuale, da un lato, e la libertà d'impresa, il diritto alla tutela dei dati personali e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni, dall'altro".
Qualche mese fa su FullPress abbiamo già parlato della questione filtri peer to peer proprio in riferimento alla causa Scarlet Extendend - Sabam: lo scorso aprile un primo parere perfettamente in linea con la sentenza di oggi è stato dato da Cruz Villalon, avvocato generale dell'Unione Europea. Esattamente come asserito in queste ore, imporre filtri non può essere la soluzione ottimale per limitare la pirateria perchè si andrebbero anzitutto ad intaccare gli interessi anche dei clienti che non usano banda per scaricare materiale illegale; inoltre si andrebbe ad interferire con il concetto di segreto delle comunicazioni e di liberta di informazione.
I provider europei da oggi dovranno dunque studiare nuovi modi per evitare che le società che tutelano il diritto d'autore possano imporre loro metodi per evitare la pirateria.

Fonte:

http://http://www.fullpress.info/Fisco-e-Leggi/Filtri-P2P-vietati-dalla-Corte-di-Giustizia-UE-la-sentenza/7-42503-1.html

lucommodore:
:o
In linea di massima mi viene da essere contento.
Ma in tutta sincerità non ne sono proprio sicuro...
Ho bisogno di leggere qualche parere ché son troppo ignorante in queste cose.. :think:

Allanon:
L'idea che mi sono fatto io dello specifico caso "Italia", è che i filtri vengono applicati solo per limitare la già limitata banda disponibile dovuta ad impianti risalenti a più di 50/60 anni fa (salvo qualche eccezione nelle grandi città), e quindi non in grado di sopportare un traffico sostenuto e continuo di dati come quello del P2P.
Rimuovere tutti i filtri in Italia equivarrebbe alla totale congestione di Internet nelle ore di "punta", poi ci stà che ho un'impressione sbagliata, ma quando lavoravo nella mia vecchia azienda spesso accadevano situazioni imbarazzanti nel periodo estivo proprio a causa di congestione del traffico mobile che i nostri venditori usavano per trasmettere i dati in azienda.
Non è mai stato ufficialmente ammesso, ma in via ufficiosa così mi era stato riferito da gente che lavorava nel settore (Vodafone e Wind nello specifico).

lucommodore:
@Allanon
ma che bello scenario! :shock:  :doh:

Seiya:
ma è così.
Telecom lo annuncio chiaramente che ci sarebbero stati tagli di banda per scoraggiare il p2p.
Ma dopo le critiche furbibonde e i rischi di perdere clienti, hanno cambiato versione, dicendo che se ci fossero stati abbassamenti di banda sarebbe stato per problemi di congestione della rete.

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