"bene" no... però so che si basa su una modulazione di fase tramite sequenza pseudocasuale (riproducibile), per migliorare il rapporto S/N. Ci vuole un esperto di telecomunicazioni, urge un intervento di compare "art3k" che si è inscritto ma non ha ancora postato... (in questo momento è al DEFCON, al suo ritorno lo obbligo a postare )
Ed ecco a cosa serve la scuola...
Riconosco perfettamente la tecnica DSSS (Direct Sequence Spread Spectrum), ma ovviamente le cose "importanti" non le abbiamo viste...Grazie professore :angry-cussingblack:
Così a istinto, direi che per il primo dubbio, la stazione dovrà provare tutte le combinazioni; ovviamente questo va bene solo se si conosce in anticipo il numero di utenti e si conoscono le sequenze di ogni utente.Oppure (tralasciando la gestione delle collisioni), si potrebbe fare in modo che il protocollo usi dei bit iniziali di sincronizzazione tipo 0101, quindi la stazione ricevente potrebbe "sentire" la trasmissione, e, visto che i bit iniziali sono noti, estrarre il chip da questi bit (verificandolo anche con i successivi bit).Tieni sempre conto che però sono idee che mi sono venute sul momento, probabilmente ho detto delle eresie.
Il secondo non saprei, ma immagino che per più utenti, servano più combinazioni di chip.
Ma guarda, se parli di scuola superiore secondo me è già veramente tanto che ti abbiano spiegato qst cose (anche se si tratta di un ITIS)...io ho trovato queste poche informazioni su un testo universitario di mio fratello ("Comunicazioni e reti wireless" di W.Stallings)
Anche io..ma cm facciamo ad esserne sicuri? :roll:
Guarda, l'ITIS che abbiamo qua da noi è uno dei più cazzuti. :mrgreen:
E' solo che il professore di elettronica/telecomunicazioni che abbiamo avuto in quinta spiegava un cazzo, e se lo faceva, spiegava come se fossimo a un corso universitario magistrale, parlando come se noi conoscessimo già tutto...Per fortuna che c'era quello di laboratorio, che era tipo un pozzo di conoscenza!
CitazioneAnche io..ma cm facciamo ad esserne sicuri? :roll:Il sistema lo crei da zero o ti basi su una specifica esistente? Perchè nel primo caso puoi fare circa come vuoi...
Mi fa davvero piacere!! Posso chiederti di che ITIS si tratta esattamente (in quale città)?
Ma guarda un'altra cosa che non capisco è perchè agli insegnati non facciano una buona visita attitudinale prima di metterli a lavorare, qualcosa che risponda ad una domanda semplice: " E' in grado di trasmettere le sue conoscenze agli studenti?"
In realtà il sistema lo creo io però a partire da una base teorica. Solo che non ho capito bene alcuni concetti...in effetti potrei provare a farmeli spiegare da alcuni miei colleghi...
Ora, la stazione base, per poter estrapolare dal segnale che riceve una singola comunicazione, dovrebbe conoscere il codice peudocasuale di chi sta trasmettendo, "xor-arlo" con il segnale ricevuto e ottenere in uscita l'informazione trasmessa. Però..come fa la stazione base a sapere che in quel momento sta trasmettendo proprio quel dispositivo e quindi applicare la corretta sequenza di "chip" per decodificare l'informazione?