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Post - paolone
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« il: 21 Gennaio 2016, 15:13:39 »
Questo cavo ti dovrebbe permettere di collegare il KeyrahV2 direttamente alla porte interna della scheda madre usb. http://amigakit.leamancomputing.com/catalog/product_info.php?cPath=21_70&products_id=900
Tra cui vendo un KeyrahV2 con tastiera perfetta dell' Amiga 1200 Ita se serve a qualche compare, ho anche un bel case Amiga 500 plus .
Ciao, quel cavetto permetterebbe sì di trovare una soluzione rapida, ma dovrebbe rientrare nel case. Soluzione poco elegante. In realtà mi hanno poi detto sul gruppo Commodore Amiga Italia che quei quattro curiosi buchetti nei pressi del connettore USB della keyrah servono effettivamente a fare quello che voglio io. L'unica menata è che alla Individual Computers hanno ben pensato di non mettere i pin ma solo i buchetti cu sui eventualmente saldare dei fili, attività che io non svolgo da, tipo, 15 anni buoni. Adesso mi sa che dovrò armarmi di coraggio, ritrovare il vecchio saldatore a punta finito chissà dove tra la mia rumenta, e tornare a esercitare l'arte zen dello stagno.
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« il: 21 Gennaio 2016, 15:07:39 »
E qualcuno su FB ha gia' gridato al sacrilegio, ma non sanno niente dei trascorsi e poi tu con la roba tua ci fai -giustamente- quel che vuoi !
Non c'e' mica l'undicesimo comandamento "ONORA L'AMIGA TUO COME TE STESSO", azz... : (
La figata di Facebook è che se trovi troppi cretini in un gruppo, ci sono settordicimila altri gruppi identici in cui parlare delle stesse cose.
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« il: 21 Gennaio 2016, 15:06:46 »
Adesso ho un altro problema. Come si nota MOLTO BENE in questa immagine, per collegare un normale drive Serial ATA è necessario prendere l'alimentazione dal connettore nero immediatamente a sinistra (e trasversale) alla porta SATA dati blu. http://cdn.logicsupply.com/media/catalog/product/d/3/d34010wyb-intel-haswell-nuc-motherboard_pic3.jpgPer fare ciò, mi serve un cavetto di alimentazione SATA femmina piegato a L, che termini con un altro connettore di alimentazione SATA da collegare al drive. Inutile dire che ogni tentativo di trovarne uno fatto in questo modo è andato a vuoto. Quindi chiedo agli esperti qui dentro: se io dovessi prendere un normale cavo di alimentazione da un alimentatore che non funziona più, che di solito ha più connettori in sequenza per alimentare più drive, e lo tagliassi all'altezza del primo connettore, potrei usarlo allo scopo? L'idea è collegare il primo connettore alla scheda madre del NUC e l'ultimo al drive che devo alimentare. La corrente verrebbe presa e passerebbe in modo corretto?
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« il: 19 Gennaio 2016, 23:42:19 »
Ok, è deciso. L'A1200 che, da diversi anni, fa da tastiera USB per il mio PC, tornerà a nuova vita (era un recupero: niente drive, tenuti tastiera e case, venduta la scheda madre guasta come pezzi di ricambio, aggiunta una Keyrah). Ho potuto constatare che la scheda madre di un NUC D4250WYK entra perfettamente nel case e, per tanto, diventerà la mia nuova stazione di riferimento per l'emulazione e, perché no, anche per altri compiti un po' più seriosi. C'è qualcuno qui che sappia fare lavori di modding disposto a darmi due dritte, se necessario? In particolare, avrei bisogno di suggerimenti per fissare gli elementi che ho deciso di inserire nel case e, soprattutto, di sapere se esiste un modo per collegare la Keyrah ai pin del connettore USB frontale della motherboard, con un cavo interno, senza far uscire e rientrare dal case un cavo USB? La mia dovrebbe essere una Keyrah v2.
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« il: 23 Novembre 2015, 16:20:01 »
questo ci ha portato con il tempo a dimenticare di "noi" e pensare unicamente a lui. Non ci sono più le chiacchierate di un tempo o le "romanticherie". Viviamo la giornata con.ritmi talmente folli che la sera nemmeno ci accorgiamo di esserci addormentati sul divano distrutti. E fingiamo bene l'uno con l'altro che tutto stia andando bene, anche se non si parla più, anche se non ci si avvicina più.
Benvenuto nel magico mondo della routine quotidiana. Quello dove le coppie prive di figli danno fuori da matto e scoppiano come bolle di sapone, perché impreparate al sopraggiungere del limite oltre il quale resta poco da scoprire, poco fa fare di nuovo, poco da apprezzare come coppia, perchè in pratica s'è già detto e s'è già fatto tutto. Prive di figli, perché questi utili sono un alibi eccezionale per fare finta che no, in realtà no, non ci siamo affatti rotti il cazzo l'uno dell'altra, solo che siamo un po' stanchi e... Il vero inganno è quello di pensare che cose come l'amore, la passione, la complicità, il piccipicci sarebbero durate per sempre. Non è così. Non è MAI così. Non può essere così. Prima o poi ci si stufa di qualsiasi cosa, di qualsiasi persona, di qualsiasi abitudine radicata. E bisogna essere psicologicamente preparati a quel momento. La soluzione è sempre la stessa: fare progetti insieme. Un figlio, per esempio, è un ottimo progetto. In media dura almeno quella trentina d'anni in cui si passa dal pannolino alla preparazione del suo matrimonio, facendo i salti mortali per starci dentro con le spese a pagare puntualmente il mutuo sulla casa. Ma attenzione, tocca anche prepararsi al dopo. Non so quanto pesi la sua disabilità perché non conosco né te né la tua famiglia, ma ipotizzando che possa comunque vivere una vita 'normale', devi pensare anche al dopo. All'eventualità che non ci siano nipoti con cui rifare il giro. Quindi mio caro c'è veramente poco da fare, a parte rovistare attentamente in ogni anfratto del cuore, afferrare la tua compagna, guardarla dritto negli occhi e cercare di rammentare perché, precisamente, quel giorno scattò qualcosa. E da lì pensare a un nuovo progetto da realizzare insieme.
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« il: 30 Ottobre 2015, 17:35:42 »
non è che preferirei far marcire il marchio con BV, solo che la trasparenza deve essere sempre un vincolo primario per la buona riuscita di un'iniziativa. Quindi la Commodore al momento è di BV, Canigiani non ha comprato ne marchio ne azienda... piuttosto ne ha creato una nuova e similare dicendo inizialmente una serie di cose non propriamente vere...
Scusa se mi vedo costretto a dissentire. Soprattutto sulla parte grassettata, perché nulla, e ripeto assolutamente NULLA, è più lontano dalla realtà. La BV - al limite - può disporre del marchio figurativo della vecchia Commodore, e basta. E pure questo può essere questionabile. Il resto, dalle proprietà intellettuali ai brevetti, si è lentamente disperso fra mille aziende diverse e gli ultimi, addirittura, sono ormai completamente decaduti. Il marchio figurativo da solo non è "la Commodore", è soltanto un logo, una scritta: nella BV, fra l'altro, non milita nessuno dei precedenti manager/collaboratori di CBM e Commodore International. Ora il punto è questo: c'è chi ragiona con le carte bollate, magari preferendo che la situazione resti sempre quella attuale per non perdere qualche insulso privilegio e qualche risibile fonte di guadagno, e chi invece pensa che l'unico modo per far davvero vivere un marchio sia usarlo per fare dei prodotti reali, utili e tangibili. Noi di Commodore Business Machines LTD siamo della seconda idea, come lo sono stati i signori di Yeahronimo e di C=USA prima di noi. E non ci faremo né fermare, né intimorire da chi la pensa diversamente.
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« il: 30 Ottobre 2015, 15:36:54 »
E adesso grazie alle dritte di saimon69 e di un'utenete sul forum AROS sono anche nella rete.
Beh dai, ci sono voluti solo 4 mesi ma ne è valsa la pena, dì la verità!
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« il: 30 Ottobre 2015, 15:33:04 »
Io vorrei sapere da sti geni che cosa dovrebbe fare Commodore per essere considerata tale. Riproporre il 64? Amiga? Il Vic20? Ma per favore.. Temo che nulla potrebbe mai legittimare "questa" Commodore di fronte agli occhi dei più sfegatati fanatici della "storica" Commodore, perché questa Commodore, da quella storica, eredita soltanto alcuni tratti somatici del logo e la filosofia di fondo, "tecnologie per le masse". Per il resto, tutto è naturalmente differente: persone, età, ubicazione geografica, settore di mercato. Massimo probabilmente ha giocato un po' con l'ambiguità, ma che il marchio fosse stato registrato daccapo è stato comunicato a tutti per tempo. Né, mai, è stato nascosto a chi ci ha posto domande sull'argomento. Di sicuro, però, nessuna Commodore potrebbe mai superare alcun genere di esame del mercato, se si limitasse a riproporre all'infinito le vecchie glorie. Il DTV è già esistito, il Minimig già c'è e non mi pare che sia questo best seller. A fare i PC per il gaming ci hanno già provato quelli di Commodore Gaming e pure il remix in chiave moderna del C64 ha avuto il suo momento di gloria. Breve, perché a distanza di anni se ne trovano ancora nuovi, impacchettati, segno purtroppo inequivocabile che non ha avuto il successo che meritava. Mettiamocelo bene in testa: c'è un motivo per cui nel 2015 Apple non produce più i ricambi, né ripropone in qualche salsa moderna l'Apple II o il Lisa. Lo stesso per cui questa Commodore salta a piè pari quanto fatto da Tramiel & Co in passato per proporre i suoi prodotti. Che ovviamente avranno un loro cammino evolutivo (una roadmap) e, se tutto va bene, magari un giorno voi potreste dire di aver assistito ai primi vagiti della nuova Commodore ("io c'ero"), quando ancora non era uno dei maggiori player internazionali. O magari andrà male e verremo dimenticati dal tempo. Nel caso, quando saremo tutti all'ospizio, almeno non potremo dire di non averci provato.
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« il: 30 Ottobre 2015, 13:30:39 »
Potrei scrivere un trattato sul funzionamento dei blog ma mi tocca astenermi.
In primo luogo, perché la Polizia Postale sta già svolgendo delle indagini sul figuro che senza troppi complimenti, né alcun riguardo sulle leggi che regolano la diffamazione, ha ben pensato di darmi apertamente del truffatore. Non vi dico cosa è già emerso.
In secondo luogo, perché sono un giornalista del settore, che opera da anni sulla carta stampata, e la reazione più probabile sarebbe un "eccolo lì, il dinosauro superato dalla tecnologia, che sputa sul lavoro degli altri", e se tirassi in ballo la deontologia professionale sarebbe un facile malinteso.
Dico solo che certe iniziative "editoriali" sono necessariamente legate alla pubblicità per sopravvivere, in quanto nessuno paga per leggerle. La raccolta pubblicitaria si fa solo raccogliendo tanti clic, e i clic sono più facili destando scandali o parlando male delle cose. Commodore non ha comprato spazi pubblicitari al di fuori di Facebook. Non ci stupisce quindi che qualcuno si prenda la briga di inzozzare ben benino lo schermo del Pet, rivolgerlo alla luce con una particolare angolazione, fotografare lo schermo lurido di impronte digitali in modo che fossero straordinariamente evidenti. Supponiamo che una foto del genere valga un bel po' di visualizzazioni per i banner degli sponsor, peccato solo che quei pochi euro vengano fatte sulla nostra pelle e, soprattutto, sul sacrosanto diritto delle persone di essere informate in modo corretto. È vero, lo schermo del Pet si riempie facilmente di impronte digitali, ma siccome lo sappiamo benissimo anche noi, nella confezione di ciascun Pet ci sono anche uno schermino protettivo trasparente (accessorio che tutti i marchi più blasonati ti mandano a comprare opzionalmente) e perfino un panno di quelli che si usano per gli occhiali, che non si sa mai. Questo nessuno lo scrive. Poi mi tocca pure leggere i commenti degli ignoranti, che parlano di bassa qualità, quando lo schermo del Pet è rinforzato, antigraffio, e può trasferire file e contatti per mezzo della tecnologia hotknot (una specie di NFC che però non ha bisogno del bluetooth per comunicare).
E vogliamo parlare dei benchmark? Quando arriva il nuovo, mirabolante telefono da 700 euro della Blason-ware di turno, tutti a farsi le pippe con l'antutu benchmark a suon di decine di migliaia di punti. Il Pet tira di più di un S5 e meno di un S6, come è ovvio che sia visto che costa la metà del secondo (ma costa anche meno del primo!). Avete visto qualcuno mettere la cosa in rilievo? No, perché in rilievo, quando ho cercato di leggere la recensione del Pet su uno dei blog citati, c'era solo il pop-up con la pubblicità dell'S6. Al povero Roberto Lari, che il telefono se l'è comprato e ha avuto il coraggio di intervenire per dire la sua, hanno perfino rimosso tutti i commenti. Poi mi si viene a parlare di informazione imparziale, scevra da pregiudizi? Ma per piacere!
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« il: 19 Ottobre 2015, 17:35:04 »
Una cosa su cui molti si batto è quella che, a chi voleva il 2/16 ,sarà mandato il 3/32 mentre per gli altri nulla... ecco la gente si aspettava qualcosa visto il regalo fatto ad altri.
Grazie di tutto. Non ti prometto nulla, ma facciamo che ci stiamo già ragionando sopra.
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« il: 18 Ottobre 2015, 16:29:48 »
per l'acquisto io attendo la registrazione del marchio (perché voglio un prodotto C= ufficiale al 100% senza che nessuno possa dire il contrario) e possibilmente un modello Vic o C64, non mi sento legato all'originale C=PET della commodore. Però uno smartphone inizierebbe a servirmi a dire il vero...
Il marchio è già stato registrato lo scorso marzo. Punto. Non ci saranno mai, almeno finché avrò un po' di fiato in questa Commodore, uno smartphone chiamato "C64" o come qualunque altro storico computer della Commodorte di Tramiel & successori. Non solo per una questione di rispetto, ma perché il C64 era univocamente un computer e tale deve rimanere. Chiamare C64 un telefono porterebbe solo confusione. La sigla PET in origine non definiva un singolo computer, ma un'intera linea di prodotti, e così sarà anche per questa nuova Commodore, dove al primo Pet ne succederanno degli altri, con caratteristiche sempre differenti. Voglio che sia chiaro a tutti che questa Commodore non guarda indietro: è un'azienda nuova che si ispira a quella vecchia ma vuole produrre esclusivamente cose nuove, pensate per il pubblico di oggi e di domani.
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« il: 18 Ottobre 2015, 16:17:08 »
Ho letto la recensione mentre riflettevo sull'universo. Non possiedo lo smartphone, non penso di comprarlo, ma da "curioso" ho cercato più opinioni.... La recensione non è obbiettiva, traspare a mio avviso una sorta di antipatia verso questo smartphone, forse perché in lui credono di vederci una mera speculazione commerciale, forse perché costa poco rispetto marchi blasonati, però a mio avviso hanno enfatizzato i difetti e sminuito i pregi. Poi, il prodotto nasce dietro l'interesse di un italiano, altro punto a sfavore: invece di lodare un coraggioso compaesano, si scivola in bieche considerazioni da taverna, quasi con invidia. Se Canigiani fosse stato neo zelandese (nazione a caso) gli stessi avrebbero applaudito a mani alzate inneggiando la rinascita di Commodore.
La recensione di Androidworld è la cartina di tornasole che dimostra la bontà del Pet. Lorsignori hanno cercato in tutti i modi di spalare quanto più fango possibile su questo telefono almeno due mesi prima di averlo visto, sposando la linea della "cinesata" low price rimarchiata a caro prezzo per il solo gusto di fare sensazione, ovviamente seguiti a ruota dai commenti della gente che li segue. Tutta la recensione sa di "diobbono quanto vorrei stroncarti, ma non posso", con ossessive attenzioni verso particolari di pochissimo conto ("il sensore di prossimità è più lento a riaccendere lo schermo degli altri cellulari" -> eggià, peccato che sia una nostra precisa decisione, sennò la riaccensione sarebbe potuta avvenire anche istantaneamente; "lo schermo raccoglie troppe impronte digitali" -> e chissà quel curioso panno da occhiali e quell'altro screen protector in regalo a che servono), inesattezze ("il telefono è tutto di plastica" -> e dire che l'alluminio si vede pure nelle foto), affermazioni che cozzano contro le informazioni da loro stessi pubblicate (qualuno ha notato che nei benchmark il Pet è sempre allineato con le soluzioni migliori?). E una conclusione che tenta di sminuire la qualità e le prestazioni del telefono, come se fosse un atto dovuto non poter dire che è bello. Ma noi ci accontentiamo, perché un 7.3 strappato con queste premesse vale più di un nove ottimisticamente elargito da un fanboy. E, come abbiamo fatto anche sul nostro sito (perché si sappia, noi di Commodore siamo dei signori, dopotutto) ringraziamo nuovamente Androidworld anche qua. p.bes
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« il: 15 Ottobre 2015, 10:12:25 »
Mi associo ad Allanon; ci si capisce anche chiaramente che (come gia' detto da me in precedenza) la mossa di Canigiani, per quanto possa sembrare azardata, fosse praticamente l'unica possibile e con chances concrete per smuovere le acque anche se altri commentatori la hanno praticamente e immeritatamente associata a malaffare e simili attraverso la rete....
Già. Parliamone. Esiste un'azienda, o presunta tale, che dispone da anni di asset strategici come il marchio e il brand "Commodore", e che ne fa? Niente. Niente di niente. Campando su licenze date a nessuno. Non vi pare un po' strano?
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« il: 11 Ottobre 2015, 23:28:27 »
Oh bene. Vedo un ritorno eccellente e la revoca di alcuni ban assolutamente inaccettabili. Rieccomi qua.
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« il: 28 ſettembre 2015, 15:55:53 »
E tanto per dare un'idea definitiva di chi abbia ragione e chi no, Lucommodore è stato bannato a tempo indeterminato. Esprimere il proprio dissenso costa molto caro da queste parti e, purtroppo, devo confermare che anche dal mio punto di vista la qualità e l'interesse di questo sito sono colate a picco.
Vogliate cortesemente gradire il mio allontanamento, non ho più davvero niente da scrivere nemmeno io, da queste parti.
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