NSA - Non Solo Amiga

ROBOTICA - AUTOMAZIONE - EMBEDDED => I.A. Intelligenza Artificiale. => Topic aperto da: Allanon - 25 Giugno 2011, 23:55:00

Titolo: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 25 Giugno 2011, 23:55:00
Pseudo codice:
Codice: [Seleziona]
Func Main()
   Do
      entità, distanza = guarda_avanti()

      Switch entità
         Case cibo
            if distanza = 0 then mangia() else vai_avanti()
         
         Case pericolo
            cambia_direzione()

         Case predatore()
            vai_indietro()

         Default
            if not(self.stanco) then vai_avanti() else riposa()

      EndSwitch
   Loop

EndFunc


Secondo voi l'entità pilotata da questo codice può essere definita "intelligente"?
Inoltre, può essere definita "viva"?

ATTENZIONE: Questo post è solo una provocazione (nel senzo di provocare una bella discussione) e può esporre il delirio al quale di tanto in tanto penso e mi fa arrovellare il cervello  :auto-ambulance:
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Z80Fan - 26 Giugno 2011, 00:02:45
Parlando da parziale nabbo in materia, direi che, se la rendi capace di riprodursi e di morire, può essere classificata come essere vivente.
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 26 Giugno 2011, 00:28:09
Beh anch'io sono niubbo, non ho studiato nulla in materia e vado solo con le mie riflessioni, quindi...

Diamogli un tipo di riproduzione semplice: la scissione (quando la propria energia è superiore a 100)
La morte come gliela diamo? Per vecchiaia? Ok... immaginiamo un countdown inesorabile allora inizializzato durante la nascita...

Codice: [Seleziona]
   Func scissione()
        self.energia = self.energia / 2
        self.clona()
    EndFunc

    Func Main()
       Do
          if self.energia > 100 then self.scissione()
          if self.età_max = 0 then self.muori()

          entità, distanza = self.guarda_avanti()

          Switch entità
             Case cibo
                if distanza = 0 then self.mangia() else self.vai_avanti()
             
             Case pericolo
                self.cambia_direzione()

             Case predatore()
                self.vai_indietro()

             Default
                if not(self.stanco) then self.vai_avanti() else self.riposa()

          EndSwitch

          self.età_max = età_max - 1
       Loop

    EndFunc



Adesso?
E' Intelligente? Ed è anche "vivo" ?
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Z80Fan - 26 Giugno 2011, 00:46:32
Citazione da: "Allanon"
Adesso?
E' Intelligente? Ed è anche "vivo" ?
Probabilmente può essere considerato un essere vivente; per quanto riguarda l'intelligenza, dipende da come si definisce "intelligenza"...
Secondo me, no, allo stesso modo come non si può definire intelligente un piccolo organismo, che fa solo quello che gli dice "l'istinto"; non prende iniziative.
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 26 Giugno 2011, 00:56:16
Vediamo questo esperimento dove ci porta...

Il piccolino è in grado di:
- vedere di fronte a se
- andare verso il cibo e nutrirsi
- riprodursi
- evitare i pericoli (impulso istintivo)
- allontanarsi dai predatori (impulso istintivo)
- spostarsi alla ricerca di cibo (ed eventualmente riprodursi) per il resto della sua esistenza fino a che non si stanca, poi riposa

Definisci "prendere iniziativa"  :D
Io aggiungo una parola chiave "apprendimento"
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Z80Fan - 26 Giugno 2011, 01:08:40
Citazione da: "Allanon"
Definisci "prendere iniziativa"  :D
Io aggiungo una parola chiave "apprendimento"
Ecco si anche "apprendimento".

Io per "prendere iniziativa" intendo, ad esempio, non andrà mai ad affrontare il pericolo, perchè magari ha abbastanza energia da rimanere indenne.
Cioè è troppo semplice anche per fare esempi sensati.  :D
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 26 Giugno 2011, 01:18:52
Quindi mi molli già?   :)
Possiamo fargli apprendere nuovi cibi facendogli assaggiare tutto ciò che incontra, per esempio...
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Z80Fan - 26 Giugno 2011, 01:25:19
Citazione da: "Allanon"
Quindi mi molli già?   :)
No perchè :D; è solo che è l'una e mezza e sono un po' fuso. ;)
Citazione
Possiamo fargli apprendere nuovi cibi facendogli assaggiare tutto ciò che incontra, per esempio...
E' un buon inizio; ad ogni passo in cui non deve fare altro (default), si può scegliere di farlo guardare nelle 4 direzioni, e se a una certa distanza (massima di visione) c'è un cibo, lui calcola la sua "bontà" e se ci sono più possibilità sceglie la migliore (Ovviamente si danno punteggi diversi a cibi diversi).

Com'è ora? ;)
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: TheKaneB - 26 Giugno 2011, 02:37:26
espandilo come vuoi, il tuo resta solo un Automa a stati finiti, o Finite State Machine.

Per quanto complesso, potrà mostrare solo un numero finito (seppur grande) di comportamenti e combinazioni di comportamenti.

La chiave per l'intelligenza è la fuzzy-logic, cioè fare scelte a casaccio. Allo stesso modo, la chiave per l'apprendimento è il feedback dell'errore, cioè sbagliare e farsi male. Se sopravvive, saprà che quella cosa non dovrà mai più rifarla :-p

In altre parole, se vuoi un essere che sia "furbo" e "intelligente" devi strutturarlo in modo tale da consentirgli di fare cose illogiche e potenzialmente stupide, e poi devi dotarlo di un meccanismo che a posteriori misuri la bontà di una scelta fatta e usi il dato per penalizzare quel tipo di comportamento.

Su questa base nascono almeno 3 tipi diversi di intelligenza artificiale:
- basata su database relazionale ed elaborazioni statistiche (esempi: il gioco degli scacchi, il riconoscimento del parlato e la traduzione tra lingue)
- basata su logica deduttiva e inferenziale (esempio: il matematico automatico)
- basata su reti neurali (esempi: riconoscimento degli oggetti e delle forme, interpretazione della semantica del testo)
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 26 Giugno 2011, 09:38:26
@TheKaneB
Si, a grandi linee conosco quello che hai citato, tuttavia il mio intento era un'altro  :D
Impostando tutto il discorso come una chiaccherata fra amici al bar, o dopo un'ottima cena davanti ad una buona bottiglia di vino, volevo cercare di capire qual'è il limite che fa si che un'essere si possa definire intelligente e vivo, pur trattandosi di entità virtuali in mondi virtuali (virtuali per noi, ma per il nostro piccolo essere si tratta della sua realtà vera).

Secondo me l'intelligenza può anche essere definita come la capacità di elaborare le informazioni provenienti dall'ambiente circostante e modificare il proprio comportamento di conseguenza. Stiamo parlando di una realtà semplicissima (per ora): un'area definita, un esserino errante, qualche unità di cibo e qualche predatore qua e la, giusto per movimentare un po' l'ambiente :)

Il comportamento del tipo: assaggia ciò che incontri, e ricordati se fa schifo o se è buono potrebbe essere già un semplicissimo schema di apprendimento. Ma vediamo dove andiamo a finire :)

Allora definiamo la bestiolina (che si nutrirà di colori):

Sensi
- vista semplice (solo colore e dimensione, ma non forma) a 100 unità davanti a se

Spostamento
- Può muoversi in qualsiasi direzione liberamente ad una velocità normale (1 unità al secondo, consumo 5 energia al secondo) o veloce (2 unità al secondo, consumo 20 energia al secondo)

Sostentamento
- Si nutre di elementi che abbiamo una componente rossa (colore RGB), energia ricevuta = componente R * unità mangiate
- La componente Blu (RGB) è dannosa, energia tolta = componente B *  unità mangiate
- Come scarto produce lo stesso elemento privato della componente del colore appena mangiata
- I nostri esserini sono completamente verdi pertanto non sono attratti l'uno dall'altro e non tendono a divorarsi a vicenda

Vita
- Il nostro esserino campa in media 1000 cicli (che potrebbe essere la nostra unità di tempo)
- Muore quando la sua energia raggiunge lo zero
- Diventa meno efficiente quando la sua energia arriva al 20% di quella massima (tutti i valori mininuiti in %: vista, velocità, ecc...)
- La riserva media di energia è 500 unità

Riproduzione
- Scissione quando raggiunge la sua energia massima ed ha superato la metà della sua età massima
- La scissione porta il livello di energia del "padre" al 10% (quindi sotto la soglia critica)
- L'essere nuovo presenterà delle mutazioni genetiche su tutti i parametri descritti fino ad ora ed avrà il 50% dell'energia del "padre"

Regole
- Ad ogni ciclo tutte le entità di cui si nutre l'esserino si modificano incrementando i propri valori RGB, fino a raggiungere il massimo (255, 255, 255), in questo caso l'enitità genera tre unità con una componente casuale al massimo e le altre due a zero. Il "padre" muore (e sparisce).
- Non possono coesistere due entità in una sola unità di spazio, l'unità di spazio può essere vuota o occupata da una sola entità.

Troppo complesso per farci qualche esperimento?


:P
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Seiya - 26 Giugno 2011, 10:26:56
giocate con Eliza 3.1 su C64 e sperimentate l'IA di allora.
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 26 Giugno 2011, 11:10:17
Lo conosco bene :)
http://www.manifestation.com/neurotoys/eliza.php3 (http://www.manifestation.com/neurotoys/eliza.php3)
Sono affascinato anche da questo genere di programmi, ma quello che volevo analizzare qua era il discorso di entità viva ed entità intelligente  ;)
Posso considerare un programma "vivo"?
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: AmigaCori - 26 Giugno 2011, 11:45:38
Citazione da: "Allanon"
Lo conosco bene :)
http://www.manifestation.com/neurotoys/eliza.php3 (http://www.manifestation.com/neurotoys/eliza.php3)
Sono affascinato anche da questo genere di programmi, ma quello che volevo analizzare qua era il discorso di entità viva ed entità intelligente  ;)
Posso considerare un programma "vivo"?

Beh, definisci "vita". Ci sono molti organismi che vivono ma li definiamo stupidi perche' non fanno altro che mangiare e riprodursi :) se per vita intendi questo allora ci sei, se invece intendi il senso piu' ampio proposto da TheKaneB allora dovrai per forza seguire la "strada" ufficiale e scegliere che tipo di intelligenza creare che IMHO e' anche molto interessante perche' il tuo programma potrebbe creare un altro programma per sondare i pericoli attorno a lui.

Per esempio, gli umani in caso di pericolo mandano automi od usano delle cavie per vedere quale sia il feedback, se reputano il risultato soddisfacente allora useranno in prima persona quella medicina, mangeranno quel cibo, entreranno in quell'ambiente.

Facendo cio' il tuo programma, esserino virtuale, non morirebbe ma apprenderebbe informazioni, inoltre utilizzerebbe altri oggetti (funzioni cavia) acquisendo esperienza ma senza morire lui :D
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Z80Fan - 26 Giugno 2011, 13:56:08
@Allanon:

Le regole che hai descritto mi sembrano corrette e interessanti; si potrebbe cominciare a fare un programma reale per eseguire gli esperimenti.

Io stesso ho qualche ideuzza da inserirci, ma ne riparliamo tra una settimana quando avrò più tempo libero. :)
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 26 Giugno 2011, 19:55:34
@AmigaCori
Definire "vita" è un casino, molto più semplice definire "vivo", quello che avevo chiesto io  :D
Secondo me un essere può essere considerato vivo se in grado di riprodursi e nutrirsi per mantenere la sua condizione di essere vivo.

"vivo" e "intelligente" sono due concetti completamente separati IMHO, infatti come tu stesso hai detto, esistono creature vive ma non considerate intelligenti... una mosca può essere considerata intelligente? E una formica? Un cane? Oppure sono da considerarsi alla stregua di automi? Qua c'è da fracassarsi i neuroni con questa roba, lo so, ma il bello è proprio questo :D

@Z80Fan
Sono qua in stand-by :)
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Seiya - 26 Giugno 2011, 20:39:52
vuoi riprendere in mano il Tamagotchi (o come si scrive) per caso?
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 26 Giugno 2011, 22:14:27
hihihi  :lol:
no, ma quale Tamagochi, volevo vedere solo se si riusciva a creare qualcosa di interessante, tipicamente Nerd, ma soprattutto se andiamo avanti vorrei esporre alcune idee malsane che spesso mi ronzano nella capoccia  :lol:
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Z80Fan - 07 Agosto 2011, 16:38:34
Allora, a che punto è Skynet? :mrgreen:

Purtroppo le "ideuzze" di cui parlavo sopra me le son scordate tutte! :lol:
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 07 Agosto 2011, 17:33:15
Anch'io  :lol:
Cmq manteniamo idealmente questo thread aperto, l'inverno è lungo e questi progetti ben si adattano alle giornate piovose  ;)
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: TheKaneB - 07 Agosto 2011, 20:12:25
Citazione da: "dsar"
[...] Per esempio in alcuni esperimenti pedagogici hanno messo di fronte a dei bambini una sedia a quattro gambe ed hanno insegnato loro che è una sedia e che potevano sedersi sopra quella. Però quando gli hanno messo una sedia ad una gamba ed hanno detto loro di sedersi (senza indicare dove), pochissimi bambini in una lunga serie di esperimenti si sono andati a sedere nella sedia ad una gamba.
[youtube:2tr274uj]http://www.youtube.com/watch?v=P9ByGQGiVMg[/youtube:2tr274uj]

che te ne pare (a proposito di sedie e di generalizzazione)?
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: clros - 08 Agosto 2011, 00:11:42
Citazione da: "Allanon"
"vivo" e "intelligente" sono due concetti completamente separati IMHO, infatti come tu stesso hai detto, esistono creature vive ma non considerate intelligenti... una mosca può essere considerata intelligente? E una formica? Un cane? Oppure sono da considerarsi alla stregua di automi? Qua c'è da fracassarsi i neuroni con questa roba, lo so, ma il bello è proprio questo :D
Riflessione filosofica personale ON
E' solo una considerazione *personale*: l'essere umano non sarà mai in grado di comprendere una forma di intelligenza differente dalla propria. Forse considererà "intelligenti" quegli esseri viventi/virus che hanno un comportamento simile al suo.

Possiamo dire che (ad esempio) la mia tartaruga è intelligente? Per l'uomo ha una intelligenza tendente a zero, ma chi ci dice che il suo modo di muoversi/ragionare/comportarsi non esprima una intelligenza totalmente differente da quella umana e che , in quanto tale, deve essere presa in considerazione?

Chi ci assicura che la mia tartaruga, quando la prendo in mano e la guardo negli occhi, non pensi di me qualcosa del tipo "ma guarda quanto è scemo questo!!"?

Cioè..l'intelligenza è solo il saper usare attrezzi, saper trovare cibo, imparare dall'esperienza, ecc.??
Un essere vivente o un virus devono essere definiti intelligenti solo perchè hanno un comportamento che somiglia a quello umano?

Qualcuno diceva: "e' arrogante credere che le  uniche creature intelligenti sulla terra siano gli uomini"

Riflessione filosofica personale OFF

@TheKaneB: non ho capito come hai definito la logica fuzzy! :-D
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 08 Agosto 2011, 00:25:01
Quoto la riflessione filosofica di clros
Molto probabilmente è un limite dell'essere umano, anzi, quando si parla di intelligenza per come la intendiamo noi dovremmo parlare di intelligenza umana e non in generale
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Z80Fan - 08 Agosto 2011, 01:10:19
Citazione da: "TheKaneB"
[youtube:1z65gpdn]http://www.youtube.com/watch?v=P9ByGQGiVMg[/youtube:1z65gpdn]
Non sapevo che James May facesse altri programmi oltre a Top Gear. Il programma si chiama "James May's Big Ideas", e ho trovato il video completo qui per chi avesse interesse a vederlo (come me :))
http://www.streetfire.net/video/james-m ... 238470.htm (http://www.streetfire.net/video/james-mays-big-ideas-ep-02_2238470.htm)
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 08 Agosto 2011, 11:02:01
E' sbalorditivo quello che viene mostrato nel video  :shock:
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: TheKaneB - 08 Agosto 2011, 13:09:36
Chiaro, siamo solo agli inizi, ma considerato che dalla costruzione dei primi computer elettronici non è ancora passato nemmeno un secolo, ci sarà veramente da ridere per i nostri figli e nipoti :-D
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 08 Agosto 2011, 13:44:35
Sei sicuro al 100% che rideranno?







...qualcuno ha nominato SkyNet ?  :lol:
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: clros - 08 Agosto 2011, 16:53:02
Citazione da: "dsar"

Citazione da: "clros"
Cioè..l'intelligenza è solo il saper usare attrezzi, saper trovare cibo, imparare dall'esperienza, ecc.??
Chi lo ha detto? :-) lo dici tu.
I parametri per identificare gli organismi intelligenti sono altri.


Ma quello che volevo dire o che pensavo è proprio questo: sono definizioni umane per valutare l'intelligenza dal punto di vista degli esseri umani.
Cosa possiamo saperne noi se esistono modi differenti di valutare l'intelligenza. Cioè, ritornando all'esempio della tartaruga, come potremo mai capire noi umani quali sono i suoi parametri di valutazione di quella che noi chiamiamo intelligenza (ammesso che questi parametri o cose simili, possano esistere in una tartaruga)?Siamo noi in grado di poterlo capire?

Poi, può benissimo essere che siano cavolate astronomiche le mie (avevo sottolineato che trattavasi di una riflessione personale, tra l'altro ammetto di conoscere pochissimo l'argomento anche se il poco che ho letto è sempre riferito a come gli uomini vedono l'intelligenza..)
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 08 Agosto 2011, 22:45:24
Quindi tornano OT quando una creatura simulata può definirsi viva e quando intelligente?

Citazione da: "TheKaneB"
La chiave per l'intelligenza è la fuzzy-logic, cioè fare scelte a casaccio. Allo stesso modo, la chiave per l'apprendimento è il feedback dell'errore, cioè sbagliare e farsi male. Se sopravvive, saprà che quella cosa non dovrà mai più rifarla :-p

In altre parole, se vuoi un essere che sia "furbo" e "intelligente" devi strutturarlo in modo tale da consentirgli di fare cose illogiche e potenzialmente stupide, e poi devi dotarlo di un meccanismo che a posteriori misuri la bontà di una scelta fatta e usi il dato per penalizzare quel tipo di comportamento.

Quindi dovrei dotare il mio animaletto di "sensazioni"? Che ne so, quando mangia dovrebbe essere in grado di "sentire" se quel cibo gli fornisce energia o meno e fornire un meccanismo per fargli apprendere quello che sta mangiando e associare un grado di "bontà" in base alle sensazioni che quel cibo gli ha fornito...
Per quanto riguarda l'apprendimento, io vorrei iniziare con una creatura semplicissima, quasi un automa, ma in grado di apprenderedeterminate cose come in questo caso il cibo: lui potrebbe nustrirsi di tutto ciò che trova e in base al feedback di ciò che mangia potrebbe imparare a nutrirsi solo di determinate cose memorizzando aspetti generali come dimensione (grande, piccolo, minuscolo, ecc), o colore (luminoso, chiaro, scuro, tendente al rosso, ecc...)

Queste informazioni potrebbero essere rafforzate o indebolite ogni volta in base alle combinazioni cibo-sensazione che incontra
E' sempre un automa o qualcosina di più?  :D
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Z80Fan - 09 Agosto 2011, 01:33:17
Citazione da: "Allanon"
E' sempre un automa o qualcosina di più?  :D
Beh, devi dotarlo di memoria, con una specie di database, ed è difficile rappresentare tutti i suoi stati...

Citazione da: "Allanon"
Quindi dovrei dotare il mio animaletto di "sensazioni"? Che ne so, quando mangia dovrebbe essere in grado di "sentire" se quel cibo gli fornisce energia o meno e fornire un meccanismo per fargli apprendere quello che sta mangiando e associare un grado di "bontà" in base alle sensazioni che quel cibo gli ha fornito...
Si, bisognerebbe indicare per ogni cibo la quantità di energia assorbita (perchè il cibo fa bene), e la quantità persa (perchè è un veleno o perchè ne ha mangiato troppo e gli ha fatto male).
In questo modo può decidere la "bontà" di un cibo, e poter fare scelte per "disperazione" (ad esempio, può decidere di mangiare un cibo con energia totale -1 perchè dietro c'è un cibo migliore, e girare intorno al cibo ostacolo porterebbe a un consumo di energia tale da ucciderlo).
Poi, dopo un po' di tempo, dovrebbe riprovare a mangiare un po' tutto per aggiornare la sua memoria (e la probabilità che riprovi a mangiare è inversamente proporzionale alla sua passata esperienza).
Penso che una cosa fondamentale sia quello di avere un elemento di casualità nelle decisioni, perchè avere un essere con un comportamento perfettamente deterministico non è molto interessante! :D
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 12 Aprile 2012, 08:42:41
--- ATTENZIONE! Riesumazione post delirante in corso! ---
 :lol:

A parte gli scherzi mi piacerebbe approfondire i concetti e le idee che avevamo esposto in questo thread, ripartendo praticamente da zero avevo pensato di simulare il nostro bell'automa basandolo sui nostri cinque organi sensoriali, e successivamente, se ne verrà fuori qualcosa di buono, dotarlo di altri organi sensoriali.
L'iterazione con l'esterno e l'elaborazione degli stimoli ricevuti è alla base di tutte le forme viventi, sarei felice di realizzare un automa, sarei felicissimo di realizzarne uno con un minimo di intelletto che gli permette di affrontare situazioni nuove.

Partiamo dall'apparato sensoriale:
- Vista
- Udito
- Olfatto
- Tatto
- Gusto

Due di questi sensi sono attivi, nel senso che la nostrà unità dovrà entrare in contatto con ciò che si trova davanti per avere delle "sensazioni": il tatto e il gusto. Sono anche i sensi che espongono l'automa a maggiori rischi perchè il contatto potrebbe danneggiarlo permanentemente (vedi cavo da 30.000 volt  :D).

Quindi la priorità di analisi dei cinque sensi dovrà essere:
1. Vista, Udito, Olfatto
2. Se ciò che si sta analizzando non è ancora stato riconosciuto -> Tatto
3. Se ancora non è stato riconosciuto -> Gusto
4. Se ancora non è stato riconosciuto sarà classificato come nuovo elemento

Un'altra idea sta nel creare un parametro di <comfort> suggerito dalle misurazioni dei vari sensi, mi spiego:
ogni sensore ha delle scale di rilevazione, oltre questa scala il sensore potrebbe essere inutile o addirittura danneggiato, se il valore misurato va oltre la scala "di sicurezza" sarà generato un valore di <comfort> negativo, viceversa, se il valore misurato rientra nella scala il valore di <comfort> sarà positivo.

Una prima analisi di un qualcosa di fronte al nostro automa (Vista, Usidto, Olfatto), produrrà un valore di <Comfort> iniziale che indicherà subito se ci sono rischi per l'apparato sensoriale, ma questo valore sarà confrontato con quanto è presente in memoria a seguito di esperienze precedenti. Se ad esempio l'automa tocca un oggetto che ritiene non pericoloso e "si brucia", il valore di <comfort> per quella situazione sarà negativo per tutti i sensori coinvolti che in una prima analisi avevano prodotto un valore positivo.

In pratica il valore di <Comfort> sarà abbinato a tutto ciò che i sensori ricevono per poi "ripescarli" e combinarli con le rilevazioni successive per le nuove situazioni. Inoltre vorrei applicare su questo meccanismo anche il rafforzamento del legame rilevazione-comfort per dare un maggior grado di sicurezza.

Potrebbe essere uno schema valido, tanto per iniziare a ragionare su questo argomento?

Poi, un primo problema che mi viene in mente è di come memorizzare le rilevazioni, anzi di come approssimarle per permettere all'automa di memorizzare schemi e applicarli a rilevazioni nuove, perchè sarebbe impensabile e inverosimile memorizzare le informazioni digitalizzandole.
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: AmigaCori - 12 Aprile 2012, 11:49:57
OT
I nostri thread non sono mai morti :D stanno solo li' in attesa di trovare il tempo per portarli avanti  :lol:
/OT
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: TheKaneB - 12 Aprile 2012, 12:07:39
Lo schema inizia ad avere una parvenza di sistema cognitivo.
Le basi giuste sono date proprio dall'approccio Fuzzy al problema, con varie euristiche e sistemi di feedback per aggiustare le euristiche man mano.

Poi si può implementare questo schema in vari modi, tra cui quello classico è fatto con un DB per riconoscere gli elementi esterni, dove sono memorizzati vari parametri che caratterizzano ogni oggetto.

Chiaramente i parametri devono essere studiati per essere riducibili in forma matematica, ed il matching deve essere anch'esso fuzzy, perchè trattando oggetti "analogici" non avrai mai le stesse misurazioni due volte di fila.
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 12 Aprile 2012, 12:40:00
Quello che trovo complesso in questa fase iniziale è come far discernere il "bene" dal "male", ossia, supponiamo di dotare il nostro automa con una sensore ottico in grado di rilevare la luminosità (una semplice fotoresistenza). E supponiamo anche che il nostro piccoletto abbia un pannellino solare che ricarica la sua batteria.

Come primo istinto primordiale possiamo dirgli:
buio = male -> morte
luce = bene -> vita

Ma assieme agli altri sensi potrebbero esserci situazioni (che individuerà da solo) in cui luce = male, ma definire le priorità mi risulta complicato, cioè, l'istinto di sopravvivenza stessa dell'automa dovrebbe spingerlo a cercare la luce anche in contesti che precedentemente ha classificato come pericolosi... dovrebbe essere una specie di footprint iniziale che ne determinano i comportamenti base, in parole povere sarebbe come definire l'istinto di sopravvivenza.
Ci vuole un meccanismo che "scali" il massimo rischio ammesso in funzione dei bisogni primari (in questo caso la luce).

Riepilogando dobbiamo:
- associare uno o più sensori ai bisogni primari dell'automa
- definire il fattore di rischio massimo accettabile in funzione del bisogno primario in un determinato momento (sarebbe inutile e stupido rischiare per una fonte luminosa se la batteria è carica)
--- in funzione di quanto detto sopra sono necessari ulteriori sensori interni, come in questo caso la capacità di verificare lo stato di carica della batteria.

@TheKaneB
Ho letto qualcosa a riguardo e l'approccio generale mi sembra un po' più chiaro :)

Per quanto riguarda le misurazioni dei sensori anche qua devo pensarci bene, molto dipende dal sensore stesso, sempre rimanendo nel campo del sensore visivo, memorizzare il risultato di una fotoresistenza è una cosa relativamente semplice, più il sensore è complesso, più la riduzione del segnale in qualcosa di classificabile diventa complicato, ma l'approccio di base sarà comunque il medesimo.

Un'altro problema sarà come gestire i ricordi, ossia l'insieme della conoscenza dell'automa una volta che la sua memoria sarà piena: saranno indeboliti e successivamente eliminati i ricordi più lontani? Saranno eliminati i ricordi classificati come situazioni non pericolose? Situazioni simili potrebbero essere unificate fra loro? Potremmo eliminare le situazioni meno ricorrenti?
 :geek:

Devo generalizzare con qualche schemino che mi aiuti a chiarire meglio la visione
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: ArcadeHeart - 12 Aprile 2012, 12:55:11
Citazione da: "Allanon"
Quello che trovo complesso in questa fase iniziale è come far discernere il "bene" dal "male", ossia, supponiamo di dotare il nostro automa con una sensore ottico in grado di rilevare la luminosità (una semplice fotoresistenza). E supponiamo anche che il nostro piccoletto abbia un pannellino solare che ricarica la sua batteria.

Come primo istinto primordiale possiamo dirgli:
buio = male -> morte
luce = bene -> vita

Ma assieme agli altri sensi potrebbero esserci situazioni (che individuerà da solo) in cui luce = male, ma definire le priorità mi risulta complicato, cioè, l'istinto di sopravvivenza stessa dell'automa dovrebbe spingerlo a cercare la luce anche in contesti che precedentemente ha classificato come pericolosi... dovrebbe essere una specie di footprint iniziale che ne determinano i comportamenti base, in parole povere sarebbe come definire l'istinto di sopravvivenza.
Ci vuole un meccanismo che "scali" il massimo rischio ammesso in funzione dei bisogni primari (in questo caso la luce).

Riepilogando dobbiamo:
- associare uno o più sensori ai bisogni primari dell'automa
- definire il fattore di rischio massimo accettabile in funzione del bisogno primario in un determinato momento (sarebbe inutile e stupido rischiare per una fonte luminosa se la batteria è carica)
--- in funzione di quanto detto sopra sono necessari ulteriori sensori interni, come in questo caso la capacità di verificare lo stato di carica della batteria.

Bene e male sono elementi soggettivi, a differenza invece dei sensi che sono oggettivi.
Prendi per esempio la luce, per noi esseri umani è un bene, mentre per animali come i pipistrelli è un male
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 12 Aprile 2012, 13:18:58
ma infatti l ' esempio era circoscritto ad un eventuale automa  equipaggiato con un pannello solare, per questo buio= male= morte
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: AmigaCori - 12 Aprile 2012, 17:51:18
Un bambino che ha un suo cervello ed i suoi sensori, impiega svariati anni e figure come i genitori per ottenere il concetto di bene/male.

Dovresti dare un dataase al tuo automa da cui attingere per catalogare il significato dela lettura di un sensore, ci sono dei parametri oggettivi, per esempio 120db e' "dolore" 50kg su una mano e' dolore :D 50°C e schiatti :D perche'?, perche' i parametri dell'essere umano hanno un range oggettivo di sopravvivenza, ed ottimali per una lunga vita, metti chi vive in situazioni estreme.

Quindi devi decidere il tuo sistema che parametri debba avere, quali range, e fare riferimento a quelli per capire il bene/male perche' tutto e' relativo in un qualsiasi sistema...cioe' una misurazione non ha senso se non la raffronti ad un qualcosa.

Tu hai detto 30.000volt fanno male :D a chi?, ad un essere umano, magari ad una balena non farebbero nulla  :? ...insomma, IMHO devi decidere che sistema sara' il tuo, un essere umano?, un criceto?,  :lol:
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 12 Aprile 2012, 19:07:14
@Cori
perfettamente d'accordo, ma prima di definire questi parametri volevo creare un modello più generico che metta in relazione, appunto, le misurazioni con i range ottimali, le funzioni vitali, ecc... in modo che questo modello sia poi applicabile ad automi reali o entità simulate :)
L'idea che mi frulla in testa sarebbe successivamente di mettere in comunicazione tali unità e far si che comunichino (a modo loro e in maniera spontanea) le proprie esperienze (o solo alcune) per accellerare i processi di apprendimento  :mrgreen:

Mi piacerebbe anche che l'automa potesse aggiustare da solo i propri range ottimali a seguito di esperienze dirette, qua ci vuole carta e penna
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Z80Fan - 13 Aprile 2012, 23:16:51
Io ci sono. :mrgreen:

Citazione da: "Allanon"
definire le priorità mi risulta complicato, cioè, l'istinto di sopravvivenza stessa dell'automa dovrebbe spingerlo a cercare la luce anche in contesti che precedentemente ha classificato come pericolosi... dovrebbe essere una specie di footprint iniziale che ne determinano i comportamenti base, in parole povere sarebbe come definire l'istinto di sopravvivenza.
Ci vuole un meccanismo che "scali" il massimo rischio ammesso in funzione dei bisogni primari (in questo caso la luce).
Secondo me bisogna fare in questo modo: il "cervello" deve essere fatto da molti moduli diversi, ognuno dedicato a qualcosa di ben preciso, che decide il comportamento secondo i suoi interessi. Ad esempio, nel caso della fotoresistenza e del pannello fotovoltaico, il modulo della fotoresistenza direbbe "torna indietro perchè quella luce ti uccide" (confrontando anche le esperienze passate, ovvio), mentre quello del pannello direbbe "vai avanti perchè sei scarico".
Un modulo principale ottiene tutte queste decisioni, e decide il comportamento finale, basandosi sull'intensità dei segnali che riceve.

Quindi, mettiamo che il nostro amico sia carico, il segnale dal pannello sarà debole, mentre quello dalla fotoresistenza sarà forte, quindi il robot tornerà indietro. Ma nel caso in cui stia per "morire di fame", il segnale dal pannello potrebbe essere tanto potente da farlo continuare; quando si sarà ricaricato abbastanza, il segnale del pannello diminuirà e il robottino tornerà indietro.
I segnali possono essere anche pesati, o da noi progettisti, o variabile secondo l'esperienza.
Ovviamente bisogna simulare il tutto "analogicamente", come si è già detto.

Cmq se vogliamo fare qualcosa, conviene partire da pochi sensi, diciamo solo vista e tatto.
Si potrebbe anche iniziare subito a scrivere qualcosa, almeno diciamo il codice per gestire il mondo dove le nostre creature vivranno...
Dico anche di iniziare con un sistema bidimensionale. Se in futuro decidiamo di passare alla terza dimensione, io ho già quasi pronto un motore per un mondo "cubettoso" (alla Minecraft), che possiamo riutilizzare.
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 16 Aprile 2012, 13:12:50
Perfettamente d'accordo su una possibile impostazione del "cervello" e sull'intensità di segnali che confluiranno poi su un modulo decisionale tuttavia la simulazione del nonstro mondo la farei subito in 3d, o meglio, anzichè simulare ogni singola cella che compone il mondo questo lo lascerei astratto e indefinito, ma simulerei soltanto ciò che è al suo interno, mi spiego.

Supponiamo di voler rappresentare la fonte di un segnale (come potrebbe essere una luce).
Se simuliamo il mondo nella sua completezza dovremmo partire dal punto dove la luce si trova e calcolare l'intensità che via via cala nelle celle circostanti, come vantaggio abbiamo una mappa precalcolata molto veloce da gestire e controllare, ma altamente imprecisa proprio dovuta all'approssimazione del valore per ogni singolo blocco.
Se invece memorizziamo la fonte e tutti i suoi parametri di emissione non avremo una mappa precalcolata ma dovremo tutte le volte calcolare cosa c'è in un determinato punto partendo dalla lista delle fonti, così si potrebbe raggiungere una precisione maggiore non essendo legati ai "blocchi" della mappa, forse per un mondo dinamico potrebbe essere anche più veloce da simulare.
Spero di essermi spiegato bene :)
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: TheKaneB - 16 Aprile 2012, 13:20:27
Perché non parti da un Game Engine esistente e aggiungi la tua AI?
In questo modo non devi preoccuparti anche della simulazione del mondo, ma ci pensa lui a calcolare le luci, la fisica e gli altri elementi.
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 16 Aprile 2012, 13:31:21
@TheKaneB
hai ragione! non ci avevo pensato, in questo modo possiamo concentrarci sulla capoccia del nostro esserino :-D
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: TheKaneB - 16 Aprile 2012, 14:24:32
Citazione da: "Allanon"
@TheKaneB
hai ragione! non ci avevo pensato, in questo modo possiamo concentrarci sulla capoccia del nostro esserino :-D

;-)

Ad esempio scaricati questo: http://udk.com/download (http://udk.com/download)
Contiene un suo linguaggio di scripting abbastanza semplice con cui progettare le tue AI.
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: AmigaCori - 16 Aprile 2012, 15:10:04
@Allanon
Man mano che trovi link interessanti mettili nel post iniziale cosi' non verranno dispersi nel thread :)
Ti "paghiamo" come moderatore anche per ste cose eh  :mrgreen:
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 16 Aprile 2012, 18:26:47
oki doki
 :D
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Z80Fan - 16 Aprile 2012, 23:31:02
Citazione da: "Allanon"
anzichè simulare ogni singola cella che compone il mondo questo lo lascerei astratto e indefinito, ma simulerei soltanto ciò che è al suo interno, mi spiego.
Premetto che, nel motore di cui parlavo io, solo il mondo in se è discreto, ma i personaggi si muovono analogicamente al suo interno.

Citazione da: "Allanon"
Supponiamo di voler rappresentare la fonte di un segnale (come potrebbe essere una luce).
Se simuliamo il mondo nella sua completezza dovremmo partire dal punto dove la luce si trova e calcolare l'intensità che via via cala nelle celle circostanti, come vantaggio abbiamo una mappa precalcolata molto veloce da gestire e controllare, ma altamente imprecisa proprio dovuta all'approssimazione del valore per ogni singolo blocco.
Secondo me non fa differenza se il mondo è così discreto; alla fine, qualsiasi simulazione si basa su passi discreti. Il nostro automa non ha nessun pregiudizio su come dev'essere un mondo, lo imparerà di per se.
La mia idea (anche del fatto di partire in 2D) era per facilitare noi, per dover pensare a meno cosa mentre iniziamo il progetto.
Pensavo ad esempio, qualcosa tipo Robot Battle (http://http://en.wikipedia.org/wiki/Robot_Battle), magari scritto in Python, dove usiamo delle classi per incapsulare i cervelli.
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 16 Aprile 2012, 23:36:19
Citazione da: "Z80Fan"
Citazione da: "Allanon"
anzichè simulare ogni singola cella che compone il mondo questo lo lascerei astratto e indefinito, ma simulerei soltanto ciò che è al suo interno, mi spiego.
Premetto che, nel motore di cui parlavo io, solo il mondo in se è discreto, ma i personaggi si muovono analogicamente al suo interno.
ottimo allora :)

Citazione da: "Z80Fan"
Citazione da: "Allanon"
Supponiamo di voler rappresentare la fonte di un segnale (come potrebbe essere una luce).
Se simuliamo il mondo nella sua completezza dovremmo partire dal punto dove la luce si trova e calcolare l'intensità che via via cala nelle celle circostanti, come vantaggio abbiamo una mappa precalcolata molto veloce da gestire e controllare, ma altamente imprecisa proprio dovuta all'approssimazione del valore per ogni singolo blocco.
Secondo me non fa differenza se il mondo è così discreto; alla fine, qualsiasi simulazione si basa su passi discreti. Il nostro automa non ha nessun pregiudizio su come dev'essere un mondo, lo imparerà di per se.
vero anche questo
Citazione da: "Z80Fan"
La mia idea (anche del fatto di partire in 2D) era per facilitare noi, per dover pensare a meno cosa mentre iniziamo il progetto.
Pensavo ad esempio, qualcosa tipo Robot Battle (http://http://en.wikipedia.org/wiki/Robot_Battle), magari scritto in Python, dove usiamo delle classi per incapsulare i cervelli.
Si, tanto il succo della minestra sta più nel modello del nostro piccoletto che nel mondo che lo circonderà, chissà se arriveremo a costruircelo 'sto affarino ad un certo punto dello sviluppo :D
Titolo: Re: IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 17 Aprile 2012, 00:22:34
In allegato uno schemino in pdf (zippato) tanto per avere qualcosa su cui cominciare a discutere  :D
Titolo: Re:IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 24 Ottobre 2015, 21:11:51
Non si può far morire così un thread del genere  ;D
Titolo: Re:IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 25 Ottobre 2015, 08:09:46
Eliza oltre che pensare di essere una pepsicologa è una gran paracula  ;D
Titolo: Re:IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 01 Novembre 2015, 12:10:23
Sempre in tema di AI, percezione della realtà e altre amenità connesse ho trovato un bell'articolo con un riassunto delle opinioni di personaggi noti del mondo scientifico riguardo alla mente e alla possibile sua riproduzione in maniera artificiale.
La varietà delle opinioni riportate lascia il lettore libero di riflettere e di approfondire grazie alla quantità di riferimenti bibliografici riportati.
Per chi fosse interessato -> link (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/coscienza-1.htm)
Titolo: Re:IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 01 Novembre 2015, 12:20:15
Aggiungo un'altro link su un esperimento condotto su tre robot NAO, il risultato è interessante ad essere riduttivi
 :o

link (http://tech.fanpage.it/intelligenza-artificiale-un-robot-ha-superato-un-test-di-autocoscienza/)

EDIT:
http://rair.cogsci.rpi.edu/projects/muri/
 :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o
Titolo: Re:IA & Concetto di realtà
Inserito da: Nonefonow - 01 Novembre 2015, 18:34:09
e stika pure la stringa IA che ha convinto i giudici di essere un ragazzo russo di 13 anni  :o :o :o :o

Questo non conta - con 3 bicchieri di vodka riesci a convincere i giudici russi che la luna e' fatta di marzapane.   ;D ;D ;D
Titolo: Re:IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 01 Novembre 2015, 23:48:24
No, la telepatia sarebbe veramente troppo! Meglio un doppino del telefono nel collo!  :o :o

Cmq questa faccenda di questa specie di autocoscenza deve essere approfondita :P

@legacy
che è questo Black Hole? un film?
Titolo: Re:IA & Concetto di realtà
Inserito da: Allanon - 02 Novembre 2015, 12:10:27
(http://ecx.images-amazon.com/images/I/4114jZWKiRL._SY300_.jpg)

La Scienza risponde
 ;D