Autore Topic: IA & Concetto di realtà  (Letto 8919 volte)

Seiya

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #15 il: 26 Giugno 2011, 20:39:52 »
vuoi riprendere in mano il Tamagotchi (o come si scrive) per caso?
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Offline Allanon

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #16 il: 26 Giugno 2011, 22:14:27 »
hihihi  :lol:
no, ma quale Tamagochi, volevo vedere solo se si riusciva a creare qualcosa di interessante, tipicamente Nerd, ma soprattutto se andiamo avanti vorrei esporre alcune idee malsane che spesso mi ronzano nella capoccia  :lol:
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Offline Z80Fan

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #17 il: 07 Agosto 2011, 16:38:34 »
Allora, a che punto è Skynet? :mrgreen:

Purtroppo le "ideuzze" di cui parlavo sopra me le son scordate tutte! :lol:
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Offline Allanon

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #18 il: 07 Agosto 2011, 17:33:15 »
Anch'io  :lol:
Cmq manteniamo idealmente questo thread aperto, l'inverno è lungo e questi progetti ben si adattano alle giornate piovose  ;)
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Offline TheKaneB

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #19 il: 07 Agosto 2011, 20:12:25 »
Citazione da: "dsar"
[...] Per esempio in alcuni esperimenti pedagogici hanno messo di fronte a dei bambini una sedia a quattro gambe ed hanno insegnato loro che è una sedia e che potevano sedersi sopra quella. Però quando gli hanno messo una sedia ad una gamba ed hanno detto loro di sedersi (senza indicare dove), pochissimi bambini in una lunga serie di esperimenti si sono andati a sedere nella sedia ad una gamba.
[youtube:2tr274uj]http://www.youtube.com/watch?v=P9ByGQGiVMg[/youtube:2tr274uj]

che te ne pare (a proposito di sedie e di generalizzazione)?
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Offline clros

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #20 il: 08 Agosto 2011, 00:11:42 »
Citazione da: "Allanon"
"vivo" e "intelligente" sono due concetti completamente separati IMHO, infatti come tu stesso hai detto, esistono creature vive ma non considerate intelligenti... una mosca può essere considerata intelligente? E una formica? Un cane? Oppure sono da considerarsi alla stregua di automi? Qua c'è da fracassarsi i neuroni con questa roba, lo so, ma il bello è proprio questo :D
Riflessione filosofica personale ON
E' solo una considerazione *personale*: l'essere umano non sarà mai in grado di comprendere una forma di intelligenza differente dalla propria. Forse considererà "intelligenti" quegli esseri viventi/virus che hanno un comportamento simile al suo.

Possiamo dire che (ad esempio) la mia tartaruga è intelligente? Per l'uomo ha una intelligenza tendente a zero, ma chi ci dice che il suo modo di muoversi/ragionare/comportarsi non esprima una intelligenza totalmente differente da quella umana e che , in quanto tale, deve essere presa in considerazione?

Chi ci assicura che la mia tartaruga, quando la prendo in mano e la guardo negli occhi, non pensi di me qualcosa del tipo "ma guarda quanto è scemo questo!!"?

Cioè..l'intelligenza è solo il saper usare attrezzi, saper trovare cibo, imparare dall'esperienza, ecc.??
Un essere vivente o un virus devono essere definiti intelligenti solo perchè hanno un comportamento che somiglia a quello umano?

Qualcuno diceva: "e' arrogante credere che le  uniche creature intelligenti sulla terra siano gli uomini"

Riflessione filosofica personale OFF

@TheKaneB: non ho capito come hai definito la logica fuzzy! :-D
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Claudio CP La Rosa

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #21 il: 08 Agosto 2011, 00:25:01 »
Quoto la riflessione filosofica di clros
Molto probabilmente è un limite dell'essere umano, anzi, quando si parla di intelligenza per come la intendiamo noi dovremmo parlare di intelligenza umana e non in generale
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Offline Z80Fan

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #22 il: 08 Agosto 2011, 01:10:19 »
Citazione da: "TheKaneB"
[youtube:1z65gpdn]http://www.youtube.com/watch?v=P9ByGQGiVMg[/youtube:1z65gpdn]
Non sapevo che James May facesse altri programmi oltre a Top Gear. Il programma si chiama "James May's Big Ideas", e ho trovato il video completo qui per chi avesse interesse a vederlo (come me :))
http://www.streetfire.net/video/james-m ... 238470.htm
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Offline Allanon

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #23 il: 08 Agosto 2011, 11:02:01 »
E' sbalorditivo quello che viene mostrato nel video  :shock:
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Offline TheKaneB

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #24 il: 08 Agosto 2011, 13:09:36 »
Chiaro, siamo solo agli inizi, ma considerato che dalla costruzione dei primi computer elettronici non è ancora passato nemmeno un secolo, ci sarà veramente da ridere per i nostri figli e nipoti :-D
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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #25 il: 08 Agosto 2011, 13:44:35 »
Sei sicuro al 100% che rideranno?







...qualcuno ha nominato SkyNet ?  :lol:
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Offline clros

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #26 il: 08 Agosto 2011, 16:53:02 »
Citazione da: "dsar"

Citazione da: "clros"
Cioè..l'intelligenza è solo il saper usare attrezzi, saper trovare cibo, imparare dall'esperienza, ecc.??
Chi lo ha detto? :-) lo dici tu.
I parametri per identificare gli organismi intelligenti sono altri.


Ma quello che volevo dire o che pensavo è proprio questo: sono definizioni umane per valutare l'intelligenza dal punto di vista degli esseri umani.
Cosa possiamo saperne noi se esistono modi differenti di valutare l'intelligenza. Cioè, ritornando all'esempio della tartaruga, come potremo mai capire noi umani quali sono i suoi parametri di valutazione di quella che noi chiamiamo intelligenza (ammesso che questi parametri o cose simili, possano esistere in una tartaruga)?Siamo noi in grado di poterlo capire?

Poi, può benissimo essere che siano cavolate astronomiche le mie (avevo sottolineato che trattavasi di una riflessione personale, tra l'altro ammetto di conoscere pochissimo l'argomento anche se il poco che ho letto è sempre riferito a come gli uomini vedono l'intelligenza..)
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Claudio CP La Rosa

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #27 il: 08 Agosto 2011, 22:45:24 »
Quindi tornano OT quando una creatura simulata può definirsi viva e quando intelligente?

Citazione da: "TheKaneB"
La chiave per l'intelligenza è la fuzzy-logic, cioè fare scelte a casaccio. Allo stesso modo, la chiave per l'apprendimento è il feedback dell'errore, cioè sbagliare e farsi male. Se sopravvive, saprà che quella cosa non dovrà mai più rifarla :-p

In altre parole, se vuoi un essere che sia "furbo" e "intelligente" devi strutturarlo in modo tale da consentirgli di fare cose illogiche e potenzialmente stupide, e poi devi dotarlo di un meccanismo che a posteriori misuri la bontà di una scelta fatta e usi il dato per penalizzare quel tipo di comportamento.

Quindi dovrei dotare il mio animaletto di "sensazioni"? Che ne so, quando mangia dovrebbe essere in grado di "sentire" se quel cibo gli fornisce energia o meno e fornire un meccanismo per fargli apprendere quello che sta mangiando e associare un grado di "bontà" in base alle sensazioni che quel cibo gli ha fornito...
Per quanto riguarda l'apprendimento, io vorrei iniziare con una creatura semplicissima, quasi un automa, ma in grado di apprenderedeterminate cose come in questo caso il cibo: lui potrebbe nustrirsi di tutto ciò che trova e in base al feedback di ciò che mangia potrebbe imparare a nutrirsi solo di determinate cose memorizzando aspetti generali come dimensione (grande, piccolo, minuscolo, ecc), o colore (luminoso, chiaro, scuro, tendente al rosso, ecc...)

Queste informazioni potrebbero essere rafforzate o indebolite ogni volta in base alle combinazioni cibo-sensazione che incontra
E' sempre un automa o qualcosina di più?  :D
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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #28 il: 09 Agosto 2011, 01:33:17 »
Citazione da: "Allanon"
E' sempre un automa o qualcosina di più?  :D
Beh, devi dotarlo di memoria, con una specie di database, ed è difficile rappresentare tutti i suoi stati...

Citazione da: "Allanon"
Quindi dovrei dotare il mio animaletto di "sensazioni"? Che ne so, quando mangia dovrebbe essere in grado di "sentire" se quel cibo gli fornisce energia o meno e fornire un meccanismo per fargli apprendere quello che sta mangiando e associare un grado di "bontà" in base alle sensazioni che quel cibo gli ha fornito...
Si, bisognerebbe indicare per ogni cibo la quantità di energia assorbita (perchè il cibo fa bene), e la quantità persa (perchè è un veleno o perchè ne ha mangiato troppo e gli ha fatto male).
In questo modo può decidere la "bontà" di un cibo, e poter fare scelte per "disperazione" (ad esempio, può decidere di mangiare un cibo con energia totale -1 perchè dietro c'è un cibo migliore, e girare intorno al cibo ostacolo porterebbe a un consumo di energia tale da ucciderlo).
Poi, dopo un po' di tempo, dovrebbe riprovare a mangiare un po' tutto per aggiornare la sua memoria (e la probabilità che riprovi a mangiare è inversamente proporzionale alla sua passata esperienza).
Penso che una cosa fondamentale sia quello di avere un elemento di casualità nelle decisioni, perchè avere un essere con un comportamento perfettamente deterministico non è molto interessante! :D
« Ultima modifica: 12 Aprile 2012, 20:27:37 da Z80Fan »

Offline Allanon

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Re: IA & Concetto di realtà
« Risposta #29 il: 12 Aprile 2012, 08:42:41 »
--- ATTENZIONE! Riesumazione post delirante in corso! ---
 :lol:

A parte gli scherzi mi piacerebbe approfondire i concetti e le idee che avevamo esposto in questo thread, ripartendo praticamente da zero avevo pensato di simulare il nostro bell'automa basandolo sui nostri cinque organi sensoriali, e successivamente, se ne verrà fuori qualcosa di buono, dotarlo di altri organi sensoriali.
L'iterazione con l'esterno e l'elaborazione degli stimoli ricevuti è alla base di tutte le forme viventi, sarei felice di realizzare un automa, sarei felicissimo di realizzarne uno con un minimo di intelletto che gli permette di affrontare situazioni nuove.

Partiamo dall'apparato sensoriale:
- Vista
- Udito
- Olfatto
- Tatto
- Gusto

Due di questi sensi sono attivi, nel senso che la nostrà unità dovrà entrare in contatto con ciò che si trova davanti per avere delle "sensazioni": il tatto e il gusto. Sono anche i sensi che espongono l'automa a maggiori rischi perchè il contatto potrebbe danneggiarlo permanentemente (vedi cavo da 30.000 volt  :D).

Quindi la priorità di analisi dei cinque sensi dovrà essere:
1. Vista, Udito, Olfatto
2. Se ciò che si sta analizzando non è ancora stato riconosciuto -> Tatto
3. Se ancora non è stato riconosciuto -> Gusto
4. Se ancora non è stato riconosciuto sarà classificato come nuovo elemento

Un'altra idea sta nel creare un parametro di <comfort> suggerito dalle misurazioni dei vari sensi, mi spiego:
ogni sensore ha delle scale di rilevazione, oltre questa scala il sensore potrebbe essere inutile o addirittura danneggiato, se il valore misurato va oltre la scala "di sicurezza" sarà generato un valore di <comfort> negativo, viceversa, se il valore misurato rientra nella scala il valore di <comfort> sarà positivo.

Una prima analisi di un qualcosa di fronte al nostro automa (Vista, Usidto, Olfatto), produrrà un valore di <Comfort> iniziale che indicherà subito se ci sono rischi per l'apparato sensoriale, ma questo valore sarà confrontato con quanto è presente in memoria a seguito di esperienze precedenti. Se ad esempio l'automa tocca un oggetto che ritiene non pericoloso e "si brucia", il valore di <comfort> per quella situazione sarà negativo per tutti i sensori coinvolti che in una prima analisi avevano prodotto un valore positivo.

In pratica il valore di <Comfort> sarà abbinato a tutto ciò che i sensori ricevono per poi "ripescarli" e combinarli con le rilevazioni successive per le nuove situazioni. Inoltre vorrei applicare su questo meccanismo anche il rafforzamento del legame rilevazione-comfort per dare un maggior grado di sicurezza.

Potrebbe essere uno schema valido, tanto per iniziare a ragionare su questo argomento?

Poi, un primo problema che mi viene in mente è di come memorizzare le rilevazioni, anzi di come approssimarle per permettere all'automa di memorizzare schemi e applicarli a rilevazioni nuove, perchè sarebbe impensabile e inverosimile memorizzare le informazioni digitalizzandole.
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