Mai amato i supergruppi. Per capirci un supergruppo è qualcosa tipo un gruppo nel quale militano l'uomo ragno, thor, capitan america e wolverine. Tutto molto bello, ognuno di loro è bravissimo ma sostanza zero.
Immaginiamo di applicarlo in musica: risultato uguale. Avremo 4 o 5 padreterni che vanno a mille ma il cui risultato compositivo è prossimo allo zero.
Un esempio su tutti? Gli Asia. Comprendeva gente degli yes, king crimson ed emerson lake & palmer. Il loro momento più alto da un punto di vista compositivo è stato "heat of the moment", cioè una pessima hit da radio.
Con queste premesse mi sono avvicinato agli explorer club. Supergruppo del prog rock e metal moderno. Butto la qualche nome per far eccitare le giovani menti (quali siano giovani qui non si sa): terry bozzio, billie sheehan, steve howe, oltre i soliti petrucci-labrie-myung-portnoy che suonano con tutti basta che li invitano.
Detto ciò il risultato che ne dovrebbe uscire è qualcosa di tragicamente noioso invece è godibile. Come mai? Perchè i pezzi non li compongono petrucci-labrie-myung-portnoy bensì i due fratelli Gardner fondatori del gruppo.
Il risultato è un prog metal di buon livello non eccessivamente autoreferenziale e prolisso.
A voi l'ascolto di questo pezzo del 2002 con ospite, alla voce, james la brie.
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