Non è importante l'hardware, ma il software. IRIX è un s.o. che espone API e ABI ben precise. Non penso che le applicazioni scritte battessero direttamente il metallo, modello Amiga; tutt'altro.
Ad applicazioni come Maya et similia dovrebbe bastare che trovino un ambiente d'esecuzione simile a quello delle macchine originale. Se esistessero aspetti oscuri potrebbero in ogni caso venire fuori effettuando il tracing dell'esecuzione, e modificando il layer d'emulazione in maniera appropriata.
Considera che l'Amiga è un modello mostruosamente complicato, eppure lo si fa già. Per IRIX, che non espone direttamente l'hardware (per quel che ricordi, dai tempi in cui ho avuto l'occasione di vederlo in azione alla NYU, quasi una ventina d'anni fa), dovrebbe essere decisamente più semplice.