Autore Topic: Come quelle sere...  (Letto 9048 volte)

Offline lucommodore

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #45 il: 16 Giugno 2013, 14:49:22 »
Citazione
Ma non ci penso proprio, veramente. Abbiamo già le nostre rogne senza MIDI. :-\
Male compare, se l'intenzione è quella di creare un prodotto commerciale, certi ragionamenti vanno fatti  :-\
L'intenzione è quella di uscire col prodotto, per cui è proprio per questo motivo che è meglio mettere all'ultimo posto dei nostri pensieri roba come la MIDI.
Ok ma qual'è il target di utenza di TiNA? Intendo a chi risulterà appetibile?
Che so, macchine industriali? Desktop consumer? Alternativa al raspberry pi? Retro-computing? Il nuovo Amiga per nostalgici? Irriducibili del 68000? Computer per l'infanzia? ...

Occhio a fare domande :P
Tu non cominciare a infilare il celebre ditone nelle piaga! :P
Comunque sia si tratta di progetti Commodore-related e sarà nostro compito parlarne diffusamente nei "giusti canali", ovviamente senza inventare leggende su supposizioni o nascondendo eventuali benchmark per anni o cose così... ;)

Secondo me la platea è più o meno la solita dei fissatissimi. Cioè quelli convinti che per tenere vivo un sogno occorra sempre hardware alternativo nuovo anziché provvedere al recupero di una cybercultura, ritagliandosi di conseguenza uno spazio dignitoso nel retrocomputing tramite gli ordinari strumenti dell'emulazione e del recupero delle macchine originali.
D'altronde i cloni amiga fin ora commercializzati uno o forse due, non hanno scalfito minimamente la continua rincorsa all'hw originale.
Però da quanto ho capito dovrebbe risultare assai vicino a quelle che erano le macchine Amiga dei tempi col 68000, tutt'altro concetto rispetto ad AmigaNG ad esempio: sembra più un Super-Minimig...
Il mio ragionamento è, al solito, da "markettaro" (TheKaneB mi capirà): se, al contrario di altre robe Amiga-like, TiNA si potesse proporre come uno "strumento cult" attraverso features particolari e relativo software allora il prezzo diventerebbe di secondo piano e potrebbe ritagliarsi un segmentino di mercato per nulla indifferente. In fondo sappiamo tutti bene che le basse tirature di produzione sono ciò che per queste cose maggiormente incide sul prezzo al consumo e su questo punto giammai potranno essere competitivi...
La "dimensione artistica riportata nel computer" è ciò che fece grande Amiga, di qui le mie "strane visioni" relativamente alla porta MIDI; così come eventualmente (Pindaricamente) la possibilità di associare la scheda ad un monitor touch-screen con tanto di pennino e diverse possibilità di "pressione" per dare eventualmente ad un illustratore la possibilità di disegnare su monitor con un tratto realistico... Insomma cose così...

Da un sondaggio (per quanto piccolo) comunque traspare un interesse leggermente più generalizzato, ma questo credo lo si perderà del tutto se il tempo tra annuncio e concreta possibilità di uscita si dilaterà eccessivamente. Già lo abbiamo anche visto con il Natami...
Il Natami è stata una enorme scorreggia lunga un lustro e mezzo, penso che di peggio non si possa proprio fare... :-\
Insomma non lo prenderei come termine di paragone.
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Offline Amig4be

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #46 il: 16 Giugno 2013, 14:59:23 »
Certo il clone Amiga potenziato è oggettivamente Amiga, non lo diventa in base a un dogma come le sam o gli x1000, dogma per il quale diventa Amiga qualunque cosa in cui gira un sistema operativo programmato da chi ha i diritti sul marchio AmigaOS e possiede il vetusto codice del Workbench 3.1

Anche a livello prestazionale potrebbe rivelarsi una sorpresa (nel contesto del softare amigaos 68k)... considerato che le sam si sono rivelate dai test sul campo dei miserabili catorcioni, che a malapena emulano un 1200 liscio

Ho sempre sostenuto che da un punto di vista accademico sono progetti fantastici... pragmaticamente non credo in queste soluzioni.

Offline lucommodore

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #47 il: 16 Giugno 2013, 15:16:00 »
Non solo compare!
Non dobbiamo dimenticarci che Amiga non era il solo computer ad usare il 68000, quindi se non ho capito male TiNA non dovrebbe risolversi nel magro concetto di super-Amiga ma nel super-qualsiasi-roba-con-il-68000: Apple, Sharp, Atari, ecceteramila e, perché no, anche MegaDrive o le powa-calcolatrici con il 68k.

Secondo me le grosse perplessità scaturiscono dal fatto che entrando nel sito/forum dedicato non si trova nulla riguardo alle applicazioni della futura scheda e questo sposta irrimediabilmente la considerazione nei confronti del progetto ad una dimensione amatoriale che, per quanto riguarda "l'universo Amiga-like", non gode certo di buona popolarità...  :(
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Offline cdimauro

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #48 il: 16 Giugno 2013, 15:40:59 »
TiNA in prima analisi è una scheda Mini-ATX low-cost con 3 FPGA abbastanza cicciotti che usa SODIMM DDR2 per la memoria, che supporta diverse interfacce.

Su questa base la si potrà utilizzare per realizzare diversi progetti, fra i quali il principale è un super Amiga.

Per ora. Ma essendo completamente open source, chiunque potrà riutilizzarla per farci quello che vuole. Anche a livello didattico, per chi vuole affacciarsi al mondo FPGA, rappresenterà una gran comodità avere già tutto a disposizione, col solo codice VHDL del firmware col quale smanettare.

Offline Amig4be

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #49 il: 16 Giugno 2013, 16:03:59 »
Non solo compare!
Non dobbiamo dimenticarci che Amiga non era il solo computer ad usare il 68000, quindi se non ho capito male TiNA non dovrebbe risolversi nel magro concetto di super-Amiga ma nel super-qualsiasi-roba-con-il-68000: Apple, Sharp, Atari, ecceteramila e, perché no, anche MegaDrive o le powa-calcolatrici con il 68k.

Secondo me le grosse perplessità scaturiscono dal fatto che entrando nel sito/forum dedicato non si trova nulla riguardo alle applicazioni della futura scheda e questo sposta irrimediabilmente la considerazione nei confronti del progetto ad una dimensione amatoriale che, per quanto riguarda "l'universo Amiga-like", non gode certo di buona popolarità...  :(

Certo l'uso non sarà necessariamete legato ad Amiga... ma a noi ex amighisti interessa principalmente l'abbattimento dei limiti AGA degli amiga originali e il tutto tramite software adeguato, altrimenti parliamo solo di un progetto accademico! Un sonic megadrive  lo giochi da anni nei cellulari, ora ti prendi una robetta android sputata alla psp da 4 soldi ci emuli quello che ti pare. Il pubblico dei nostalgici è ormai smaliziato, quelli che spendono soldoni credo siano solo i collezionisti e i puristi.
Per quanto hai fatto bene a sottolineare la diversità rispetto ai progetti x1000, siamo pur sempre nel campo della fame atavica amighista (quella più radicale) per dell'hardware; che infine imho è stata proprio quella ad abbattere la produzione di software, amatoriale si, ma che su altre piattaforme retrò è di assoluta qualità.

Il mio piccolo sondaggio (che però non ha alcun valore statistico se non al limite per numeri molto alti o molto bassi) dice che su 546 persone che hanno visto il sondaggio solo 15 hanno risposto e solo una decina ritiene di potersi interessare soltanto avendolo in commercio (quindi non certo con annunci in pompamagna) e in base al PREZZO.
Stiamo sullo 0,01 % dei residuri nostalgici C= .... fai un po' te.

Credo che ciò che è morto non torna più... Amiga è più morta di Giulio Cesare. Qualsiasi tentativo di fare schede hardware in questo ambito è un'inutile zombizzazione...
(fermo restando che l'azienda X dietro tina, si dice, abbia altri impieghi per questo progetto). Ed è troppo tardi per riaffermare una nuova base di sviluppo, dopo una 15 anni di stop...
A mio parere l'unica via sensata nel mondo della nostalgia Amiga (che innegabilmente esiste) è quella open source arosiana mirata a supportare hardware attuale potente e che che non costa un razzo. Il resto è tutto perduto e/o una specie di sogno da coma profondo frutto delle fantasie di pochi...
Amen

Offline lucommodore

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #50 il: 16 Giugno 2013, 16:25:34 »
TiNA in prima analisi è una scheda Mini-ATX low-cost con 3 FPGA abbastanza cicciotti che usa SODIMM DDR2 per la memoria, che supporta diverse interfacce.

Su questa base la si potrà utilizzare per realizzare diversi progetti, fra i quali il principale è un super Amiga.

Per ora. Ma essendo completamente open source, chiunque potrà riutilizzarla per farci quello che vuole. Anche a livello didattico, per chi vuole affacciarsi al mondo FPGA, rappresenterà una gran comodità avere già tutto a disposizione, col solo codice VHDL del firmware col quale smanettare.

La dimensione didattica/educational potrebbe essere moooolto interessante a mio parere compare, specie negli istituti tecnici: nelle scuole ci si sta spostando dal libro al tablet ma quest'ultimo non permette di programmare mentre TiNA potrebbe risultare molto valido in questo senso.
L'unica roba che sostengo fermamente è che questo genere di cose andrebbero progettate insieme al prodotto e non dopo... Almeno io non credo nel "prodotto customizzabile per ogni esigenza", non lo sono manco il Paspberry pi o l'Arduino che costano 4 soldi... :(

Certo l'uso non sarà necessariamete legato ad Amiga... ma a noi ex amighisti interessa principalmente l'abbattimento dei limiti AGA degli amiga originali e il tutto tramite software adeguato, altrimenti parliamo solo di un progetto accademico! Un sonic megadrive  lo giochi da anni nei cellulari, ora ti prendi una robetta android sputata alla psp da 4 soldi ci emuli quello che ti pare. Il pubblico dei nostalgici è ormai smaliziato, quelli che spendono soldoni credo siano solo i collezionisti e i puristi.
Per quanto hai fatto bene a sottolineare la diversità rispetto ai progetti x1000, siamo pur sempre nel campo della fame atavica amighista (quella più radicale) per dell'hardware; che infine imho è stata proprio quella ad abbattere la produzione di software, amatoriale si, ma che su altre piattaforme retrò è di assoluta qualità.
Ma è una cosa diversa, di cui la retro-nostalgia risulta solo una piccola parte nelle intenzioni: mi pare che si parli principalmente di FPGA e di programmazione su FPGA e mi pare che non ci sia molto di meglio sul mercato...
Gli amighisti integralisti sappiamo bene quanto non contino nulla: non consideriamoli.

Il mio piccolo sondaggio (che però non ha alcun valore statistico se non al limite per numeri molto alti o molto bassi) dice che su 546 persone che hanno visto il sondaggio solo 15 hanno risposto e solo una decina ritiene di potersi interessare soltanto avendolo in commercio (quindi non certo con annunci in pompamagna) e in base al PREZZO.
Stiamo sullo 0,01 % dei residuri nostalgici C= .... fai un po' te.

Credo che ciò che è morto non torna più... Amiga è più morta di Giulio Cesare. Qualsiasi tentativo di fare schede hardware in questo ambito è un'inutile zombizzazione...
(fermo restando che l'azienda X dietro tina, si dice, abbia altri impieghi per questo progetto)
A mio parere l'unica via sensata nel mondo della nostalgia Amiga (che innegabilmente esiste) è quella open source arosiana mirata ad hardware attuale che non costa un razzo.
Amen
I nostalgici di C= hanno vagonate di soluzioni a costo zero per i loro bisogni, è evidente a tutti (e dunque credo proprio anche a quelli del TiNA-team) che non sarà quello il mercato di riferimento. Credo che non si debba fare l'errore di associare TiNA agli sproloqui dei 4 talebani in croce rimasti a scrivere nei forum amighisti perché è ovvio che altro non saranno mai in grado di vedere: quelli l'unica domanda che si pongono quando esce una roba come il Raspberry pi è: "C'è un emulatore Amiga? Funziona bene?"

Aspettiamo compare, di saperne di più ;)
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Re:Come quelle sere...
« Risposta #51 il: 16 Giugno 2013, 17:00:16 »
Riguardo il midi, bastava l'adattatore su Amiga ed avevi il midi... chi si comprava l'atari st per fare musica e solo perchè aveva il midi di default, a mio modo di vedere era un "pazzo", visto il chip audio che montava l'amiga e quello che aveva l'atari st.... bastavano poche decine di mila lire ed avevi anche il midi su Amiga....

detto questo ho avuto un flash esoterico e spazio temporale ed ho scoperto la possibile storia di lucommodore...... se volete (o se non volete è uguale :) ), ve la raccondo ^________________________________________________________^


Tanto tempo fa in una galassia nostrana ( ;D), sul pianeta Gaia, viveva un bambino di nome Lucommodore. Questo bambino fin da piccolo mostrava una grande passione per l'informatica e la tecnologia in generale. All'età di 7 anni gli fu impiantato nella testa un microchip neuronale chiamato Commodore 64 e da quel giorno per lui l'informatica divenne a senso unico. Vedeva Commodore 64 ovunque e per lui persino l'audio della realtà gli appariva impuro perchè non generato dal SID. In pratica Lucommodore era diventato una periferica del commodore 64 e qualunque pensiero generasse veniva  manipolato dal potente chip ad 8 bit che gli faceva esprimere ragionamenti da sessantaquattrista ultrà... Il tempo passo' e Commdore fece uscire un nuovo rivoluzionario computer in grado di essere avanti 10 anni alla concorrenza, dalle caratteristiche hardware sbalorditive e con una serie di software rivoluzionari, tanto che venne impiegato per fare computer grafica 2d e 3d, musica, fu usato per fare film/serie tv, negli studi televisivi(grazie alla predisposizione hardware ed all'uso di genlock, specialmente negli usa dove addirittura rivoluziono' il settore con il videotoaster, che vinse l'emmy award), alla Nasa, ed era la piattaforma videoludica per eccellenza...
Il suo nome era Amiga.
Lucommodore vide nell'Amiga, un mostro in grado di oscurare il computer dei suoi sogni e pertanto costrui' dentro di se un muro indistruttibile dove il commodore 64 risultava, sempre e comunque, superiore a qualsiasi computer esistente sulla Terra, compreso l'Amiga.
Per non dare nell'occhio, un brutto giorno si fece regalare un'amiga, perchè in quanto computer Commodore doveva averlo...! La prima volta che lo accese rimase completamente interdetto, in quando vedendo una mano con un dischetto inizio' a pensare "che caspita vorrà mai dire una mano con un dischetto??". A quel punto Lucommodore prese in mano la tastiera inferocito e non trovando i tashi shift+runstop, inizio a digitare, posseduto dal chip che lo dominava, il comando "load" , premento poi ripetutamente RETURN,ma non succedeva assolutamente niente.
Poi penso', ahhhh ecco cosa vuole dire la mano con il dischetto, devo scrivere "load "*",8,1!!!! Ma niente non succedeva nulla, a quel punto Lucommodore penso' " E questo sarebbe il successore del 64???Ma che computer di m...a, non serve a niente" e torno' dal suo fedele ed imbattibile commodore 64.
Il tempo passo' e Lucommodore era molto felice con il suo bellissimo Commodore 64, fino a quando una notte, mentre stava dormendo e stava sognando di giocare a  BRUCE LEE, fu rapito dagli OMINIDI del pianeta MELA! Vista l'impossibilità dei tecnici della Mela di eliminare il potente chip del commodore 64, in quanto ormai era totalmente in simbiosi neuronale con tutte le funzioni vitali del bambino prodigio (con predispozizione al metal ed alla mannaia) e, visto l'obsolescenza del sistema 64 nel mercato, che ormai non avrebbe impensierito le operazioni di conquista della Mela, decisero di installare un nuovo microchip, non potente come quello del 64, ma abbastanza da trasformarlo in fanboy ogni volta che si fosse parlato dei prodotti della Mela (avariata....  ;D ) :) Da quel giorno Lucommodore divenne un DUAL CORE ed il principe del marketing :)
il resto è storia e attualità :)

DISCLAIMER: ogni fatto o riferimento a persona o cosa, reale o di finzione, è puramente casuale


:) ovviamente scherzo compare Lucommodre ;)

Offline cdimauro

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #52 il: 16 Giugno 2013, 17:48:19 »
MUHAHAHAHAHAH Mi hai fatto ribaltare. ;D

Offline lucommodore

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #53 il: 16 Giugno 2013, 17:54:39 »
Riguardo il midi, bastava l'adattatore su Amiga ed avevi il midi... chi si comprava l'atari st per fare musica e solo perchè aveva il midi di default, a mio modo di vedere era un "pazzo", visto il chip audio che montava l'amiga e quello che aveva l'atari st.... bastavano poche decine di mila lire ed avevi anche il midi su Amiga....
Compare per Amiga semplicemente non c'era il sw per fare musica che invece era già sul mercato per l'Atari ST.
Tale software fu scritto perché a qualcuno venne in mente che poteva farlo per il semplice fatto che sull'ST era presente la porta MIDI.
Ergo con Atari ST si faceva musica seriamente mentre su Amiga ci si "gingillava" ancora con le robe di Obarski. E' davvero tanto difficile ca capire?
Non era/è affatto così banale una porta MIDI integrata in un computer e, quando si parla di produzioni audio, più "adattatori", cavi e pastrocchi ci metti nel mezzo e più distorci i suoni... 
Tanto non vi entra in testa, fate sempre ragionamenti col senno di poi VOI amighisti: ai tempi 98 su 100 giocavate e basta ed è inutile insistere sul restante 2% per cercare di riscrivere una storia di grandiosa tecnologia (e non ci piove) proposta ad alti costi, con bassi numeri e pubblicità sbagliata (a detta degli stessi responsabili marketing della C= denigrati dagli stessi amighisti). Una storia caratterizzata da infiniti tentativi andati male o malissimo e conclusasi nel giro di pochi anni nel fallimento volontario più allucinante della storia della tecnologia sul pianeta Terra.
Tutto ciò lo trovo piuttosto ridicolo: mi dispiace ma nemmeno i somari cadono due volte nello stesso fosso. ::)

Tanto tempo fa in una galassia nostrana ( ;D), sul pianeta Gaia, viveva un bambino di nome Lucommodore. Questo bambino fin da piccolo mostrava una grande passione per l'informatica e la tecnologia in generale. All'età di 7 anni gli fu impiantato nella testa un microchip neuronale chiamato Commodore 64 e da quel giorno per lui l'informatica divenne a senso unico. Vedeva Commodore 64 ovunque e per lui persino l'audio della realtà gli appariva impuro perchè non generato dal SID. In pratica Lucommodore era diventato una periferica del commodore 64 e qualunque pensiero generasse veniva  manipolato dal potente chip ad 8 bit che gli faceva esprimere ragionamenti da sessantaquattrista ultrà... Il tempo passo' e Commdore fece uscire un nuovo rivoluzionario computer in grado di essere avanti 10 anni alla concorrenza, dalle caratteristiche hardware sbalorditive e con una serie di software rivoluzionari, tanto che venne impiegato per fare computer grafica 2d e 3d, musica, fu usato per fare film/serie tv, negli studi televisivi(grazie alla predisposizione hardware ed all'uso di genlock, specialmente negli usa dove addirittura rivoluziono' il settore con il videotoaster, che vinse l'emmy award), alla Nasa, ed era la piattaforma videoludica per eccellenza...
Il suo nome era Amiga.
Lucommodore vide nell'Amiga, un mostro in grado di oscurare il computer dei suoi sogni e pertanto costrui' dentro di se un muro indistruttibile dove il commodore 64 risultava, sempre e comunque, superiore a qualsiasi computer esistente sulla Terra, compreso l'Amiga.
Per non dare nell'occhio, un brutto giorno si fece regalare un'amiga, perchè in quanto computer Commodore doveva averlo...! La prima volta che lo accese rimase completamente interdetto, in quando vedendo una mano con un dischetto inizio' a pensare "che caspita vorrà mai dire una mano con un dischetto??". A quel punto Lucommodore prese in mano la tastiera inferocito e non trovando i tashi shift+runstop, inizio a digitare, posseduto dal chip che lo dominava, il comando "load" , premento poi ripetutamente RETURN,ma non succedeva assolutamente niente.
Poi penso', ahhhh ecco cosa vuole dire la mano con il dischetto, devo scrivere "load "*",8,1!!!! Ma niente non succedeva nulla, a quel punto Lucommodore penso' " E questo sarebbe il successore del 64???Ma che computer di m...a, non serve a niente" e torno' dal suo fedele ed imbattibile commodore 64.
Il tempo passo' e Lucommodore era molto felice con il suo bellissimo Commodore 64, fino a quando una notte, mentre stava dormendo e stava sognando di giocare a  BRUCE LEE, fu rapito dagli OMINIDI del pianeta MELA! Vista l'impossibilità dei tecnici della Mela di eliminare il potente chip del commodore 64, in quanto ormai era totalmente in simbiosi neuronale con tutte le funzioni vitali del bambino prodigio (con predispozizione al metal ed alla mannaia) e, visto l'obsolescenza del sistema 64 nel mercato, che ormai non avrebbe impensierito le operazioni di conquista della Mela, decisero di installare un nuovo microchip, non potente come quello del 64, ma abbastanza da trasformarlo in fanboy ogni volta che si fosse parlato dei prodotti della Mela (avariata....  ;D ) :) Da quel giorno Lucommodore divenne un DUAL CORE ed il principe del marketing :)
il resto è storia e attualità :)
Grossomodo è andata davvero così: il secondo chip quelli del pianeta MELA lo hanno fatto in modo da non andare in conflitto con il primo o sarei esploso... 
Poi senz'altro non sarò "il principe del marketing" come scrivi tu ma in tal senso ho raggiunto risultati tangibili e di un certo livello in ambito professionale e rispetto a ciò che abitualmente leggo qua onestamente è meglio che nel merito non mi esprima in giudizi che potrebbero risultare financo offensivi per più di qualcuno... :-X
La storiella comunque è bellissima. ;D
« Ultima modifica: 16 Giugno 2013, 17:58:58 da lucommodore »
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Re:Come quelle sere...
« Risposta #54 il: 16 Giugno 2013, 18:02:30 »

I nostalgici di C= hanno vagonate di soluzioni a costo zero per i loro bisogni, è evidente a tutti (e dunque credo proprio anche a quelli del TiNA-team) che non sarà quello il mercato di riferimento. Credo che non si debba fare l'errore di associare TiNA agli sproloqui dei 4 talebani in croce rimasti a scrivere nei forum amighisti perché è ovvio che altro non saranno mai in grado di vedere: quelli l'unica domanda che si pongono quando esce una roba come il Raspberry pi è: "C'è un emulatore Amiga? Funziona bene?"

Aspettiamo compare, di saperne di più ;)

Fanno bene a orientarsi su queste soluzioni a costo zero... e a quanto pare lo fanno in massa, dato che persino i forum talebani si sono ridotti a 5 o 6 persone fisse :-)
Qualcosa è cambiato, un po' perché il buon senso tende ad avere la meglio e molto perché la situazione economica è veramente pessima.
Al limite soluzioni come c64 forever e amiga forever a un prezzo irrisorio evitano pure lo sbattimento di configurare, cercare rom etc etc

Comunque sulla questione mercato non saprei che analisi fare, sono entrato a conoscenza di questo progetto perché un tizio ha aperto un topic su un sito Amiga (6 mesi fa, quindi non l'altro ieri) con affermazioni diciamo di un certo peso. Poi non si è riuscito a stabilire un dialogo perché l'apertura del topic era un atto puramente informativo di natura propagandistica e del tutto unidirezionale, volto più a incanalare facili incoraggiamenti che a definire i reali contorni del progetto.
Non saprei dire se hanno aperto topic simili su siti o forum dedicati all'elettronica, e in particolar modo in quelli dedicati alla tecnologia impiegata in TiNA. Né se è stata data notizia in ambito di retrogame e retrocomputing più generico.

La scelta dei forum Amiga (e con quei toni) a me ha fatto subito pensare che si punta proprio ai soliti 4 gatti e pure di quelli piuttosto fissati...
Credo che l'interesse potrebbe essere più ampio... ma come detto entrano in gioco due fattori: Tempi di realizzazione e prezzo. Che non sono certo due punti di forza della scena amigoide...

Staremo a vedere...


Offline lucommodore

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #55 il: 16 Giugno 2013, 18:08:14 »
La scelta dei forum Amiga (e con quei toni) a me ha fatto subito pensare che si punta proprio ai soliti 4 gatti e pure di quelli piuttosto fissati...
Credo che l'interesse potrebbe essere più ampio... ma come detto entrano in gioco due fattori: Tempi di realizzazione e prezzo. Che non sono certo due punti di forza della scena amigoide...

Staremo a vedere...
Già, non facciamo caso ai solito "blahblah neo-amigari" ;)
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Offline cdimauro

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #56 il: 16 Giugno 2013, 18:08:53 »
Riguardo il midi, bastava l'adattatore su Amiga ed avevi il midi... chi si comprava l'atari st per fare musica e solo perchè aveva il midi di default, a mio modo di vedere era un "pazzo", visto il chip audio che montava l'amiga e quello che aveva l'atari st.... bastavano poche decine di mila lire ed avevi anche il midi su Amiga....
Compare per Amiga semplicemente non c'era il sw per fare musica che invece era già sul mercato per l'Atari ST.
Tale software fu scritto perché a qualcuno venne in mente che poteva farlo per il semplice fatto che sull'ST era presente la porta MIDI.
Ergo con Atari ST si faceva musica seriamente mentre su Amiga ci si "gingillava" ancora con le robe di Obarski. E' davvero tanto difficile ca capire?
Non era/è affatto così banale una porta MIDI integrata in un computer e, quando si parla di produzioni audio, più "adattatori", cavi e pastrocchi ci metti nel mezzo e più distorci i suoni... 
Però commetti sempre lo stesso errore Luca: parlare di cose che sconosci completamente.

La MIDI, infatti, è una banalissima seriale a 31K baud, che però... ha un suo particolare CONNETTORE (e solo quello!). Infatti l'adattore per Amiga semplicemente faceva passare i fili della normale seriale STANDARD usata dall'Amiga (e dal resto del mondo; escluso Apple, come al solito ;D) e li ripresentava così com'erano sul connettore MIDI. E il gioco era fatto. Infatti alcuni se al facevano pure in casa...

Ma la cosa più importante da sottolineare è che non esiste nella maniera più assoluta che si potesse "distorcere il suono". Perché quello che transitava nella MIDI erano semplicemente comandi (codificati digitalmente): "suona questa nota su questo canale a questa frequenza"; tanto per fare un esempio.

Tant'è vero che programmi come Bars & Pipes per Amiga riuscivano a pilotare in scioltezza le tastiere MIDI senza problemi, come faceva l'ST, e prima ancora l'MSX2 con la cartuccia estender che aveva la porta MIDI (e un sintetizzatore niente male).
Citazione
Tanto non vi entra in testa, fate sempre ragionamenti col senno di poi VOI amighisti: ai tempi 98 su 100 giocavate e basta ed è inutile insistere sul restante 2% per cercare di riscrivere una storia di grandiosa tecnologia (e non ci piove) proposta ad alti costi, con bassi numeri e pubblicità sbagliata (a detta degli stessi responsabili marketing della C= denigrati dagli stessi amighisti). Una storia caratterizzata da infiniti tentativi andati male o malissimo e conclusasi nel giro di pochi anni nel fallimento volontario più allucinante della storia della tecnologia sul pianeta Terra.
Tutto ciò lo trovo piuttosto ridicolo: mi dispiace ma nemmeno i somari cadono due volte nello stesso fosso. ::)
Il problema è proprio quello, invece: parli da markettaro, senza conoscere il prodotto. Il che capita spesso coi markettari.

Ma quando un markettare incontra un tecnico, lo sai cosa succede, vero? 8)

Offline rebraist

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Re:Come quelle sere...
« Risposta #57 il: 16 Giugno 2013, 18:25:10 »
cubase
e amiga si può pure sotterrare in ambito daw.
Amigaos spacca.
Aros rulla.
Morphos corre di brutto.
Sinceramente, non vorrei che mio figlio facesse amicizia con uno di questi tre tipacci.
Dottore:lei é uno di quelli che si potrebbero definire nerd...
Io: dottò, lo so di mio. Sono pure iscritto a 'n'forum...
Dottore: su internet?
Io: no a rete 4

Offline lucommodore

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« Risposta #58 il: 16 Giugno 2013, 18:31:29 »
@cdimauro
Hai tutta la ragione compare ma il ragionamento corretto in un mercato consumer non va certo fatto basandosi sul sapere tecnico che è riservato a pochi, dunque resta valido questo bel concettone:
Citazione
Per Amiga semplicemente non c'era il sw per fare musica che invece era già sul mercato per l'Atari ST.
Tale software fu scritto perché a qualcuno venne in mente che poteva farlo per il semplice fatto che sull'ST era presente la porta MIDI.
Ergo con Atari ST si faceva musica seriamente mentre su Amiga ci si "gingillava" ancora con le robe di Obarski...

Tu mettici una porta MIDI e tutti capiranno che con quel computer ci puoi fare musica, non ce la metti e a quasi nessuno verrà in mente.
Poi scattano le questioni relative alla "diffusione": se tutti fanno musica con "gingillo XYZ" allora se voglio fare musica compro "gingillo XYZ" e non altro dove rischio di impantanarmi per scarso sapere tecnico. Questo è l'essere umano e non funziona con i numeri...
 
Citazione
... parli da markettaro, senza conoscere il prodotto. Il che capita spesso coi markettari.
Ma quando un markettaro incontra un tecnico, lo sai cosa succede, vero? 8)
Ci si scorna compare, sempre! ;D
Ma non è affatto un male per il markettaro perché impara qualcosa di più, anche tra una sdentata e l'altra, migliorando in entrambe le cose con una certa continuità. Specie quando non si ha paura di metterci la faccia, scazzare ed ammetterlo. ;)
Si può dire altrettanto per il tecnico o trovi anche tu che in genere tenda a fermarsi sempre solo ai "numeri"? ::)
Solo chi è folle sfida le sue molle!
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