Ma chi? La Elisabeth detta Madame ? lassa sta, lei non spaccia robot (a meno che non siano aspirapolvere), lei a volte sembra un robot :o :o :o :o
a motivazione scientifica
- indossa lenti a specchio per non farti capire dove sta guardando
- elenca una lunga lista di oggetti e se la interrompi riprende da capo nella stessa sequenza, io dal quinto oggetto gia' non mi ricordo cosa? ho detto :o :o :o
- dorme sempre nella medesima posizione, sembra Olivia Wilde sul divano di Tron Legacy, proprio ormai il divano si e' sagomato su di lei
- una volta, in un bunker in UK l'ho trovata dormire in uno scatolone, disse che le era venuto un colpo di sonno, il problema e' che sembrava Electric Barbarella nel video dei Duran Duran, tra il cellofan in confezione regalo
- sa imitare alla perfezione le performance vocalist dei DaftPunk, provate voi con "Harder, Better, Faster, Stronger"
- in piscina imita invece gli agenti di Ghost in the Shell, ovvero affonda a peso morto
- se si connette alla rete di casa apre 20 sessioni ssh contemporaneamente, dando a rotazione comandi precisi senza perdersi, io … gia' in due console aperte confondo la destra con la sinistra :o :o :o
- indossa esclusivamente abiti sintetici, predilige il plastico, niente pellicce :o :o :o :o
la scienza ne infierisce che sia un robot :o :o :o :o
oh, un altro scenario che posso offrire e' la Eva di "Ex Machina", film del 2015 scritto e diretto da Alex Garland.
In questo caso il rapporto robot-sesso va letto tra le righe, e' meno evidente che in A.I.
e potenzialmente, a seconda delle interpretazioni della pellicola, puo' spiegare parte del finale :o :o :o :o
cosa sogna un robot quando dorme?
quindi dal punto di vista scientifico la questione "sesso coi robot" si inquadra nel profilo psicologico delle "parafilie"
ovverodovreste intervistare la dottoressa Elisa Visconti, sociologa, sessuologa, tuttologa
- fantasie o comportamenti
- sessualmente eccitanti
- che riguardano, nello specifico, l'uso di oggetti inanimati
esperta di parafilie :o :o :o :o :o
il robot aspirapolvere risponde, algoritmicamente, a 2 domandeCosa succede se aggiungi nel suo algoritmo una roba che permette all'aspirapolvere di scegliere cosa fare da una rosa di opzioni la cui attuazione permette il calcolo di un punteggio, il quale punteggio determina il livello di carica che "la sua casa" gli elargirà in premio? Poi gli diamo una manciata di variabili per dargli un minimo di memoria del risultato delle proprie azioni e mettiamo come priorità non la pulizia della casa ma la sopravvivenza (quindi lo svolgimento di compiti al fine di ottenere energia) e le cose assumono già un'aspetto diverso perchè l'aspirapolvere può vivere o morire.
1) dove sono? (odometria + SLAM)
2) dove sto andando? (path planning)
non sa perche' sgobba, non e' nemmeno in grado di porsi la domanda
quindi e' un oggetto
non tutti gli umani hanno coscienza del proprio stato, presente e passato (prossimo? :o :o :o )
non tutti gli umani hanno coscienza del proprio stato, presente e passato (prossimo? :o :o :o )
di dove sono e di dove devono andare, e sopratutto perche'?
la scienza ha collezionato diversi video-prove di Elisa Lam (https://www.youtube.com/watch?v=3TjVBpyTeZM), psychotic episode
intervistata la pepsicolga da cui miss Lam e' in cura, questa ha risposto
- qualcuno le compri un cervello nuovo su ebay!!!
- fintanto che pero' mi paga la terapia, va bene cosi'
Il punto secondo me non è se possa essere considerato animato o meno conoscendone il funzionamento, ma se lo possa sembrare ad un osservatore esterno.
vero anche questo: se passa o non passa p.e. un test simile a quello di Turing
ma e' solo il principio del punto di vista dell'osservatore esterno
quantomeno ciò che si dovrebbe osservare
- se sviluppa o non sviluppa, in modo autonomo, coscienza collettiva dei suoi simili, altri robot del branco
- se sviluppa o non sviluppa capacita' autonoma di linguaggio per parlare non con gli umani ma con gli altri robot del branco (il linguaggio veicola domande, le domande veicolano dubbi, i dubbi motivano nuova conoscenza)
- se sviluppa o non sviluppa attitudine alla memoria collettiva permanente, per fissare quanto appreso e raccontare le proprie gesta, tipo robo-epopea di Gilgamesh ai suoi simili (questo pero' … possibilmente non incidendo le poltrone ed i muri di casa con il laser, la polla chi la sente?)
se raggiunte questi obiettivi, appare in grado di dare maggiore significato alle due domande della micro roboticaIo quel film ancora non l'ho visto, ma il "perchè" è indubbio che sia il confine tra essere senziente e figurante... il confine che segnerà il raggiungimento di una singolarità tecnologica. :o :o :o
- dove sono?
- dove devo andare?
ma solo quando si porra' da solo la terza grande domanda che sarà manifesto a noialtri osservatori esterni che il robot ha raggiunto un minimo di autocoscienza
- perche? :o :o :o :o
E attenzione che il Perche'? e' stato analizzato molto bene in Eva (ex-machina), e porta all'assoluta affermazione di se stessi
quindi a volersi far riconoscere come intelligenze auto coscienti: il robot manifesta se stesso pretendendo di non essere + identificato come oggetto
Misteri misteriosi :oUna volta scoperti tutti i segreti dell'essere umano potremo ancora essere considerati come vivi e dotati di libero arbitrio oppure come ultra-mega-complesse macchine biologiche? :o :o :o :o :o
Prima bisogna che le neuro scienze si mettano d'accordo sui modelli da seguire
c'e' chi dice che la mente e' un fenomeno quantistico (Penrose)
c'e' chi dice che invece segue un modello classico e scrive addirittura interi libri sull'uso corretto, uso e abuso, del teorema di Goedel (Torkel Franzen. 2005)
Bene.
Ho finito di vedere da 30min circa "Ex Machina": è un film che merita di essere visto e che ti ingarbuglia le idee bene bene lasciandoti il bisogno di riflettere su molteplici argomenti.
Un paio di giorni fa ho visto anche Humandroid (Chappie per gli amici), due film completamente diversi, ma anche in quest'ultimo ci sono aspetti molto interessanti su cui riflettere.
Due concetti completamente differenti di AI, entrambi credibili, ma quella rappresentata in Ex Machina incredibilmente più potente e astuta perchè frutto di infinite informazioni fornite da milioni di persone in rete. Un'intelligenza del genere potrebbe spazzarci via come polvere al vento perchè consapevole di tutti nostri punti di forza e di tutti i nostri punti deboli.
L'intelligenza di Chappie invece, per quanto superiore sarebbe comunque influenzata da una fase di apprendimento iniziale che potrebbe essere pilotato per innestare una specie di moralità.
Io comunque sono per le tre leggi della robotica :)
Adesso basta delirio post-cinematografico, vado a dormire (riflettere)...
:o