Autore Topic: [Fanfics]Saint Seiya:Il Ritorno del Male (capitolo 6)  (Letto 637 volte)

Seiya

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[Fanfics]Saint Seiya:Il Ritorno del Male (capitolo 6)
« il: 11 Dicembre 2011, 21:25:38 »
Il ritorno del male


Un avversario non precisato ha sfidato i guerrieri di Atena per non si sa bene per quale scopo e Atena ha deciso di inviare i suoi cavalieri per cercare di fermarlo.

Il primo ad arrivare nel teatro della battaglia è Shiryu che indossa una nuova armatura dopo le battaglie precedenti.

Di fronte a se si trova molto presto il suo avversario che indossa una bellissima armatura e rimane li impassibile senza muoversi.
Invita solo il cavaliere di Atena ad andarsene perché non avrebbe nessuna speranza contro di lui e del suo grande potere.
Shiryu lo sfida a questo punto lanciando un fiacco “Colpo Segreto del Drago Nascente” che l’avversario ribatte rimamendo completamente immobile dopo un sinistro lampo dagli occhi.
Il cavaliere nemico non ha semplicemente ribattuto il colpo di Shiryu, ma lo ha anche attaccato con il suo sinistro potere che scaraventa Dragone a terra che perde anche l’elmo.

L’avversario se la ride di gran gusto  e Shiryu a terra capisce perché ride così; è a terra privo di forze e il suo colpo non è servito a nulla.
Shiryu però non è un cavaliere che si arrende così facilmente e subito si rialza in piedi  mettendo davanti a se il suo scudo e brucia il suo cosmo.
Ora il corpo di shiryu risplende di una luce verde smeraldo.
Dragone si mette nella posizione per lanciare ancora una volta il suo colpo, ma questa volta si sta caricando al massimo.
Dietro al suo corpo appare come una visione, una grande cascata dove sorge un drago cinese e tra le acque della grande cascata cinese, Shiryu lancia un “Colpo Segreto del Drago Nascente” che vola potente e veloce verso il suo avversario che rimane ancora immobile.

Il nemico ancora una volta emana una luce dorata e sinistra dagl’occhi e tutto intorno al suo viso partono scariche energetiche ora ben visibili rispetto a prima.
I due colpi si colpiscono provocando un’esplosione.
Il dragone viene colpito in pieno dall’attacco nemico che viene scagliato lontano con l’armatura ormai in pezzi, ma anche il suo avversario viene travolto dal Drago Nascente e  non si spiega come abbia potuto superare il suo attacco violento.
Dragone finisce a terra apparentemente svenuto, mentre l’avversario non sembra aver ricevuto nessun danno ed è convinto di aver vinto.
Il cavaliere nemico però ha avuto un attimo di esitazione e spavento quando ha visto il grande potere del Dragone.
Improvvisamente si accorge di una grande energia alle sue spalle, si gira e vede ancora Shiryu in piedi davanti a lui che emana un cosmo molto forte e rilucente.
Il cavaliere di Atena con grande sorpresa dell’avversario è in piedi davanti a lui e lo avverte che vincerà grazie al potere della sacra spada Excalibur.
L’avversario stufo di perdere tempo contro questo cavaliere, lo attacca questa volta con un nuovo e vero attacco, il  “Brainstorm Pressure” che provoca una pressione terribile contro Dragone che lo sbatte di nuovo a terra privandolo ancora di ulteriori forze combattive.

A terra però, Dragone deve ritrovare subito la forza di rialzarsi e sconfiggerlo, soprattutto per un antica promessa fatta ad Atene, molto tempo addietro.
Il cavaliere nemico vede ancora il suo avversario rialzarsi, chiedendosi se il suo attacco più efficace risulta inutile contro di lui.
Dragone attacca ancora con  “Colpo segreto del Drago Nascente” che stavolta viene parato facilmente dalla mano del cavaliere nemico che ormai sa bene come fermarlo ed evitarlo.
Mentre l’avversario di Shiryu sta ancora parando il Drago Nascente, lui lo attacca quasi immediatamente con “Excalibur” che coglie il nemico di sorpresa.
Shiryu con un colpo che travolge tutto e taglia ogni cosa riesce finalmente a sconfiggere il suo avversario che appena tocca terra viene avvolto da una strana energia che ruota velocemente intorno al corpo senza vita.
Dopo pochi attimi, il corpo del nemico è scomparso lasciando al suo posto una gemma di color rosa violetto.
Shiryu decide di prendere per precauzione questa strana gemma e portarla con se.

Nel frattempo è arrivato anche ikki che ha avvertito un cosmo fortissimo, ma nessun nemico nelle vicinanze.

Seiya infine giunge in un ampio spazio e l’unica cosa che vede è uno strano mausoleo con diversi disegni.
Inprovvisamente quelli che sembrano occhi si illuminano chiedendo perché il suo sonno è stato interrotto e
con insistenza pretende risposta, ma nello stesso istante, il lampo da questi occhi scolpiti, diventa accecante e Seiya viene sbattuto a terra  violentemente tanto da rimbalzare per terra due volte.
Il cavaliere di Atena si rende conto che chiunque sia, ha una forza straordinaria..
Seiya, subito però si rialza espandendo il suo cosmo azzurro lucente e si scaglia contro il mausoleo con  “Fulmine di Pegasus”, un colpo veloce che si dirige proprio verso la costruzione che emana di nuovo migliaia di fasci di luce dagli occhi.
La costruzione va in pezzi e il pugno di Pegasus viene fermato dalla mano di un cavaliere che indossa un armatura molto simile se non uguale all’avversario di Dragone!
Come con Dragone, questo cavaliere ferma con estrema facilità il famoso colpo di Pegasus.
Il cavaliere nemico conosce la fama del Fulmine di Pegasus e del cavaliere che indossa tale armatura e si aspettava chissa cosa e invece ha dinanzi un rammollito.

Per dimostrare ciò lo attacca con un semplice colpo, ma molto efficace.
Dalla mano lancia una sfera energetica avvolta da scariche elettriche che colpiscono Seiya scaraventandolo in alto tra le grida di dolore dell’eroe,  con già ferite nelle parti non protette dall’armatura.
E lancia ancora un'altra sfera identica alla prima che colpiscono di nuovo Seiya con straziante potenza.

Shiryu che lentamente e ferito sta raggiungendo Seiya, avverte le terribile sofferenze che sta provando a causa del suo avversario e lo incita a resistere perché presto sarà li ad aiutarlo.

Intanto Seiya riceve la terza sfera energetica che lo colpisce definitivamente scaraventandolo a terra ferito e con l’armatura tutta compromessa.
Il suo avversario si gira e se ne va, lasciandolo a morire.

A terra Seiya è ferito e privo di forze e non riesce a reagire di fronte a questo essere che sembra forte quanto i cavalieri d’oro.
Ricorda quanti morti ci sono stati a causa delle lotte della giustizia, Micene e Cris soprattutto.

Con la forza che Atena gli ha dato e con ciò che rappresenta, Pegasus su rialza, grazie al suo cosmo, pronto a combattere solo e solamente per Atena che ha sempre donato la speranza di giustizia.

L’avversario è stupito di questa grande vitalità e gli chiede dove possa trovare la forza di alzarsi e combattere e Seiya,  alzando lo sguardo verso di lui gli mostra uno sguardo deciso ed espande il suo cosmo.
Il cavaliere nemico gli lancia un'altra sfera energetica che Seiya, grazie al suo cosmo, riesce a dissolvere e con un balzo si lancia contro il suo avversario caricando ancora “Fulmine di Pegasus”, un colpo molto più efficace e potente di prima, ma il suo avversario, come prima, ferma gli attacchi di Pegasus come se fossero esili fiamme.

Seiya, stanco e amareggiato si accascia in ginocchio a terra, ormai è privo di ogni forza e il suo fulmine non riesce a trovare una breccia nelle difese di questo nemico fortissimo.
Con un Seiya distratto e confuso, il suo avversario lo colpisce con un gancio mortale che lo scaraventa in aria, talmente potente che lo vorrebbe scagliare da vivo nel paradiso dei cavalieri.

Pegasus ricade al suolo sprofondando nel terreno e subito il suo avversario per non dargli il tempo di rialzarsi carica il suo nuovo super attacco.
Con le braccia allargate genera due fasci di energia che confluiscono sopra la sua testa formando un enorme sfera energetica che emana fasci in tutte le direzioni.
A braccia unite lancia una sfera energetica a potenza massima che colpiscono Seiya e la montagna li vicino distruggendo tutto quanto, montagna compresa.
Ancora una volta però, per miracolo forse, Seiya è ancora vivo e sta espandendo le sue ultime energie per l’amore per la pace e la giustizia.

Il  cavaliere nemico ormai stufo di non riuscire a distruggere Pegasus si prepara con rabbia a lanciare di nuovo il suo attacco a massima potenza questa volta.
Di nuovo si mette in posizione e forma una sfera energetica  e questa volta lancia diverse  sfere energetiche super potenziate.
Stavolta però è Seiya convinto di potercela fare.
Seiya riesce con le braccie avanti a se a fermare come uno scudo le sfere energetiche che si infrangono sui palmi dell'eroe.
L’armatura di Seiya ormai è definitivamente in briciole,ma è riuscito a fermare ogni sfera energetica.

Tra uno sbalordito nemico, Seiya lancia a massima potenza il suo famoso “Fulmine di Pegasus”  con fasci di luce tra le meteore che colpiscono il nemico sbriciolando la sua armatura e polverizzandolo come il precedente guerriero affrontato da Shiryu.

Come l’altro cavaliere anche questo lascia una gemma d’oro che prontamente Seiya raccoglie perché pensa possano servire per lo scontro finale.

Intanto Phoenix è giunto nel luogo dove si svolgerà una battaglia molto dura, dato che avverte un cosmo fortissimo.
Improvvisamente viene attaccato da un reticolo energetico con quattro sfere che colpiscono dove si trova, ma ikki è molto abile e riesce con un balzo ad evitare il primo attacco.
Si presenta davanti a lui un altro cavaliere con un armatura molto simile a quella degli altri due e si rivela come l’ultimo dei tre fratelli.
Ikki comprende che Seiya e Shiryu hanno combattuto contro i fratelli di costui.

L’avversario di ikki gli lancia una sfera energetica come quella  del fratello, ma questa è molto più potente.
La sfera colpisce in pieno ikki, la cui armatura è già compromessa e il suo corpo viene ferito in maniera più grave.
Il cavaliere misterioso senza nome con entrambe le braccia alzate emette un fascio di energia dai palmi per disegnare in cielo la costellazione a cui appartene.
Nella stessa posizione ridirige questi fasci come taglienti lame a Phoenix che subisce “Distruzione della Vita”.
L’esplosione è tale che sembra che Ikki della Fenice abbia perso la vita.
Convinto di aver già eliminato Phoenix si dirige verso Seiya e Shiryu per eliminarli di persona, ma avverto un cosmo che lo fa fermare.
Due catene si incrociano, una a triangolo e una tonda che schizzano verso di lui.
La catena tonda gli colpisce l’elmo, mentre quella a triangolo colpisce l’addome dell’armatura facendo cadere a terra la terza gemma.
Quando si rende conto che la gemma è terra cerca di prenderla, ma la sua mano viene infilzata dalla piuma di un ala.
L’ultimo di tre fratelli si ritrova davanti un Phoenix vivo, con un armatura in pezzi, ma che ancora si oppone a lui.
Phoenix si è salvato grazie a Shun che è arrivato in tempo prima che il letale colpo lo prendesse in pieno.

A quanto pare però ikki non ha capito bene la situazione , perché questo avversario gli dice che i suoi poteri sono pari a divinità.

Nel frattempo a ostacolare il cammino di Hyoga del Cigno si presentano tre cavalieri per cercare di impedire che possa giungere dove si sta svolgendo l’ultima battaglia.
Con un colpo ben preciso di gelo, Hyoga spazza via i suoi nemici e riprende la corsa per la battaglia finale.

L’avversario di kki sta per colpirlo con il fendente della mano per ucciderlo, ma improvvisamente un colpo di gelo lo raggiunge congelandolo per bene.
Hyoga è riuscito a fermare l’attacco mortale di questo terribile nemico.
Il ghiaccio del Cigno però è ben poca cosa per lui e con una forza dirompente spacca il ghiaccio e irradia di energia tutto attorno.
Con i suoi occhi che diventano di luce dorata dice che i poteri dei cavalieri di bronzo sono come granelli di sabbia in suo confronto.
Anche lui lancia a doppie mani una serie di sfere energetiche a grande potenza che colpiscono i tre cavalieri che vengono spazzati a terra uno dopo l’altro.
A questo punto si mette in posizione per lanciare il suo attacco speciale: con le braccia allargate concentra dei dischi di energia e a doppie mani unite scaglia “Reticolo della Morte”.
Il colpo che lancia forma un reticolo con quattro sfere energetiche, lo stesso che aveva evitato ikki all’inizio di questa battaglia, ma questa volta di un energia portentosa.
Il reticolo si unisce per diventare una sfera vorticosa che sta per ingoiare i tre cavalieri indifesi.

Quando tutto sembra ormai perduto ecco che d’improvviso l’avversario nemico viene colpito dal
Colpo Segreto del Drago Nascente” e da “Fulmine di Pegasus”.
Il cavaliere nemico viene colpito da un impeto senza precedenti, il reticolo viene spazzato via e lui scagliato lontano con parte della sua forte armatura violata.

Quando ricade al suolo l’impatto a fortissimo tanto che l’armatura si spacca ancora in altri punti.
E’ incredibilmente sorpreso dato che sono riusciti a fermare il suo reticolo della morte, a colpirlo, a perforare le sue difese e buttarlo al suolo.
Si rialza però subito e furibondo si mette nella posizione che usava suo fratello per richiamare la forza della sfera energetica.
Lui, l’ultimo dei tre fratelli carica una sfera energetica di luce dorata, l’energia è massima e lancia l’attacco finale ai cavalieri di bronzo, ma il suo attacco si dissolve nel nulla da una luce che giunge come miracolo.
Terminata la luce accecante, si trova davanti a se cinque cavalieri d’oro: Seiya del Sagittario, Shiryu della Bilancia, Hyoga dell’Acquario, Shun della Vergine e Ikki del Leone.

Ora i cinque cavalieri di bronzo, sono cavalieri d’oro e sono li pronti a sfidare il loro nemico con una forza unita che gli è superiore.
Il loro avversario non vuole accettare questo miracolo e attacca i cinque eroi con l’attacco delle sfere energetiche che ora sono sfere di luce dorata con scariche elettriche di immane potenza.
Seiya scaglia “Fulmine di Pegasus”,  Shiryu scaglia “Colpo Segreto del Drago Nascente”, Hyoga scaglia “Esecuzione di Aurora”,  ikki lancia “Ali della Fenice” e Shun “Nebulosa di Andromeda”.
I colpi dei cavalieri di Atena distruggono ogni sfera che il loro nemico sta lanciando e infine lo raggiungono colpendolo in pieno con la forza dell’universo.
Ricade in piedi, privo di armatura e ferito, dimostrando ancora che è un avversario degno di tale nome.
E’ un essere che ha un orgoglio e non accetta di morire in questo modo e puntando ancora il suo dito verso i cinque cavalieri cade al suolo morto.

La  giustizia ha ancora trionfato.

Le tre gemme raccolte però entrano in risonanza, ma i cavalieri non ci fanno troppo caso contenti per la vittoria e anche stanchi per la dura battaglia.


Tornati al Nuova Luxor con le tre pietre, messe come trofeo in una bacheca in attesa di capire che ruolo avevano nella battaglia, Atena li avverte che la battaglia era una trappola.
Le tre pietre unite insieme potrebbero risvegliare la più forte divinita mai apparsa che nemmeno lei potrebbe sconfiggere.
La divinità è in grado di impossessarsi di chiunque involontariamente si avvicini alle tre pietre quando queste sono tutte e tre vicine.
I cavalieri si rendono conto che hanno fatto un errore gravissimo e che stanno per causare una catastrofe senza precedenti, anche se hanno fatto il loro dovere di proteggere l’umanità.

Shun che non era insieme a Lady Isabell si avvicina alle tre pietre e un fascio di luce lo avvolge lasciandogli solo il tempo di chiedersi cosa sta succedendo.
D’improvviso gli occhi di Shun cambiano colore e forma e la divinta rinasce in Shun, la Divinità dell’Oscurità, libera dopo millenni di prigionia.
Il corpo in cui si è reincarnato è un corpo forte e ha un potere interno favoloso.
D’incanto il suo corpo viene rivestito dalla sua veste divina e emana una potenza fuori da ogni regola.
Gli altri cavalieri e Atena avvertono subito questo grande cosmo e Seiya e compagni corrono dove avvertono tale energia.

Il loro nuovo nemico si presenta come l’Oscurità.

Hyoga lo sfida lanciando contro di lui ”Esecuzione di Aurora”, ma potendo accedere ai ricordi di Shun, sa come evitare questo colpo e infatti con una mano blocca questo gelo intensissimo e ridirige il colpo verso il Cigno che viene avvolto dal suo stesso attacco.
Seiya lo attacca con il “Fulmine di Pegasus”, ma Oscurità lo contrattacca con un colpo che Seiya dovrebbe riconoscere.
Il colpo che somiglia ad una bufera, travolge il fulmine e lo stesso Pegasus allontanandolo da lui.
Ora anche Shiryu è pronto ad attaccarlo dopo aver caricato il Drago Nascente e infatti subito dopo lo attacca con “Colpo Segreto del Drago Nascente”.
Con una mano Oscurità non solo ferma il Drago Nascente come se fosse un leggero venticello, ma lo allontana da lui con estrema facilità avvolgendolo in dischi di luce.
A terra Dragone spera che ikki e Shun possano giungere presto in loro aiuto.

Dall’alto del cielo, una scia di fuoco si dirige verso Oscurità rivelandosi  Ikki che lancia “Ali della Fenice”, ma con un lampo di luce, Oscurità colpisce ikki con un intreccio di colpi alla velocità della luce che lo allontanano da lui.

Sconfitti o resi ridicoli da lui, Oscurità stesso decide di mostrare a tutti il suo volto, fin’ora coperto da una maschera priva di qualcune espressione.
Con stupore e dolore riconoscono Shun che ora è prigioniero di Oscurità.
I cavalieri riconoscono le tre gemme che ora sono incastonate sulla fronte dell'amico.
Oscurità li ringrazia di averlo liberato dalla sua prigionia millenaria e prima di giustiziarli vuole raccontare la sua storia e la storia delle tre gemme.

Sono nato circa 3000 anni fa, ero un cavaliere solitario e appartenevo alle forze del bene e della giustizia.
Un giorno incontrai un demone che mi oscurò l’anima e malgrado cercassi di resistere all’assimilazione da parte del demone, quest’ultimo decisi di farmi a pezzi l' anima. Letteramente.
Con un incantesimo, il mio corpo si dissolse e l’anima divisa in tre parti e rinchiusa nelle tre gemme che poi furono divise per l’eternità.
Furono ritrovate per puro caso dai tre fratelli che cercarono di avvantaggiarsi dei poteri che ogni gemma portava loro.
Ora dopo millenni di prigionia la mia anima non conosce altro che odio
”.

Shiryu però è convinto che grazie ad Atena possa salvarsi e ritrovare la luce che ha perso, ma ormai in lui vi è solo odio e lo attacca per ucciderlo per primo, ma si salva grazie al suo scudo del drago che riesce a parare un attacco diretto al cuore.

Convinti che ormai l’anima di Shun sia perduta per sempre decidono di attaccarlo per cercare di fermarlo, ma i loro attacchi vengono bloccati senza problemi da Oscurità.
I quattro cavalieri di Atena però incrementano il loro cosmo al massimo; il cosmo della Fenice, il Cosmo di Pegasus, il Cosmo del Cigno  e il Cosmo di Dragone si uniscono in Seiya che con un pugno colpisce in pieno Oscurità che perde il suo elmo.
L’attacco di Seiya era forte,  ma non così tanto da farlo cadere a terra.
Si gira di scatto per attaccarlo, ma la sua veste si frantuma velocemente nel punto  dove è stato colpito in precedenza dal pugno di Pegasus.
In un attimo la sua veste è completamente sbriciolata e cade al suolo.

Quando si rialza, i cavalieri pensano che possa essere ancora vivo e pronto a nuove battaglie, ma invece si risveglia un Shun che non capisce che ci fa li con indosso un armatura del genere.

Oscurità è stato sconfitto dalla forza della giustizia o forse la sua anima è tornata alla luce liberando Shun dalla stessa prigionia che anche lui ha subito.
« Ultima modifica: 01 Gennaio 1970, 02:00:00 da Guest »

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