Io credo che bisogna cambiare qualcosa nelle scuole. Lasciando perdere le sezioni sperimentali Brocca (che ho fatto pure io) è assurdo che in uno scientifico si facciano 4 ore settimanali di matematica e fisica e 12 ore settimanali di italiano e latino (mi pare che con le nuove riforme sono aumentate, ma non ricordo a quanto).
Nella cultura si dà troppa importanza alla conoscenza della vita degli autori e delle loro opere che a cose molto più importanti sia dal punto di vista della pratica che del rigore per il reale progresso umano. Conoscere i passi della divina commedia non ti serve se devi fare ricerca sulla biologia molecolare dei tumori o se devi costruire un nuovo propulsore aerospaziale.
Quindi la conoscenza va spostata maggiormente su cose davvero utili per l'umanità.
D'accordissimo, ma il problema è che (in Italia?) si da tendenzialmente molta importanza alle materie umanistiche che non a quelle scientifiche.
Fermo restando che allo stato attuale, i ragazzi a 14 anni sono troppo "immaturi" per studiare certe cose, l'alternativa esiste eccome!
Semplicemente chi sceglie di fare degli studi umanistici può andare al Liceo Classico, chi sceglie studi tecnico scientifici può andare all'ITIS.
Ho sempre considerato il Liceo Scientifico come un ITIS fatto male (non parliamo poi dei vari Licei Tecnologici, delle scienze applicate, ecc.), frequentato da persone tendenzialmente più motivate di quelle che frequentano l'ITIS ma cmq sullo stesso piano parlando dal punto di vista intellettivo.
Nello scientifico metterei un misto tra programmi universitari e liceo scientifico sperimentale brocca.
Intanto tratterei la Geometria Analitica interamente tramite l'Algebra Lineare, così si evitano degli step noiosi e gli studenti imparano ad usare metodi generali. Farei un programma completo di Analisi 2, trattando in modo più esauriente l'analisi di Fourier e le equazioni differenziali con le loro applicazioni, gli spazi funzionali sarebbero interessanti ma credo che non ci si arriverebbe anche aumentando le ore settimanali.
Spazi funzionali esclusi, è esattamente quello che si fa all'ITIS da una vita!
(almeno fino alla riforma De Toni - meglio conosciuta come "riforma Fioroni-Gelmini"-, con la quale le ore di insegnamento all'ITIS solo calate, allineandosi a quelle del Liceo)
La matematica deve essere una lingua franca per comunicare ragionamenti ed affrontare i problemi della natura (ed anche della vita) e può essere utile a chiunque (mi mettono tristezza quei geometri/architetti che non sanno tracciare una perpendicolare ad una retta data senza usare un paio di squadre ma solo con riga e compasso!)
Perfettamente d'accordo, ma devi fare i conti con la realtà; la qualità di istruzione in Italia è calata in maniera terribilee a nessuno interessa realmente imparare a quell'età...
E, anche se potrei facilmente perdere il posto di lavoro, sono assolutamente contro l'obbligo scolastico dopo la terza media.