W L'Italia

[rebraist]

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Ieri ho raggiunto un picco di felicità, dopo aver parlato con uno di una grossa multinazionale informatica, quando, alla mia domanda scherzosa (ma non troppo): "ma programmatori non ne assumete?".
Risposta (più o meno testuale): "la xxxx non assume programmatori italiani perchè ha qualche tonnellata di indiani che con lo stipendio di un italiano ne prende dieci..."
W L'ITALIA!!!
Ma soprattutto w le multinazionali. Lo schiavismo pensavo fosse stato abolito.
Al chè poi mi è venuto da pensare: "che caxxo si continua a studiare, ad aggiornarsi se ti danno una risposta simile?"
Parrebbe che oggi le uniche siano le piccole aziende ad operare sul territorio?
W non so cosa...

[AmigaCori]

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Ma anche le multinazionali non italiane pagano cosi' poco i programmatori od e' solo un problema nazionale?

Cioe' in USA un programmatore 'mmericano lo pagano anche loro coi buoni pasto? °_°

[TheKaneB]

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Ma anche le multinazionali non italiane pagano cosi' poco i programmatori od e' solo un problema nazionale?

Cioe' in USA un programmatore 'mmericano lo pagano anche loro coi buoni pasto? °_°

in USA i programmatori guadagnano bene e a volte (basta leggere quello che scrivono sui forum) loro stessi subappaltano parte del lavoro agli indiani. Considera comunque che in USA non hai alcun servizio di stato e ti devi pagare tutto tu, quindi gli stipendi sono alti ma non possono essere confrontati 1:1 con quelli europei.

[AmigaCori]

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Ah certo, il paragone 1:1 non e' possibile farlo neanche in Italia visto che tra Nord-Centro-Sud cambiano sia gli stipendi che il costo della vita, compresi i servizi ospedalieri...figuriamoci con un'altra nazione ^^

Pero' sempre restando col paragone Italia-USA, non credo che il rapporto stipendio/costo-vita sia piu' vantaggioso qui che in USA, poi e' vero che i soldi non son tutto nella vita e quindi si vive meglio in Italia che all'estero per una serie di motivi sociali ma anche culinari

[TheKaneB]

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No infatti, nello schema generale il programmatore è un lavoro ben pagato in USA, un gradino sotto l'ingegnere o il medico. In Italia, invece, gli stipendi non sono molto distanti da quelli di un qualsiasi impiegato da ufficio, anzi guadagnamo "inconcepibilmente" (per me) meno rispetto ai colleghi Project Manager, che fanno un lavoro oggettivamente meno complicato.

Comunque io sono della filosofia che mi bastano i soldi minimi indispensabili per fare una vita dignitosa e soddisfare qualche sfizio ogni tanto. Non mi è mai piaciuto gestire i soldi e fosse per me tornerei al baratto

[lucommodore]

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Parrebbe che oggi le uniche siano le piccole aziende ad operare sul territorio?
W non so cosa...

Come non lo sai? Ma se l'hai appena detto: W le aziende che operano sul territorio!
Ormai per imprendere in Italia manco i benefattori, bisogna essere degli eroi.
E noi qua a seguire sempre e solo le vicende politiche e legali di vecchi stronzi incartapecoriti come fosse di chissà quale importanza...
Vabbè che c'ho l'ascia...

[murasame]

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@TheKaneB

Guarda in generale sono d'accordo con te che bastino i soldi "minimi" per garantirsi una vita dignitosa per se stessi + eventuale famiglia ma personalmente mi rode un tantinello il fegato a pensare che non sarò mai pagato adeguatamente al mio livello di impegno/conoscenza che quotidianamente spendo nel mio lavoro ed inoltre non sono nemmeno qualificato a livello previdenziale con una categoria specifica (non so voi ma io per il fisco sono un metalmeccanico parificato all'omino ignorante come una pietra che schissa il pulsantino per 8 ore su un cnc).
Se a tutto questo ci aggiungo che appena metto fuori il naso dall'ufficio mi ritrovo gente che non capisce una cippa del mio lavoro e mi considera una "spesa inutile" o se ne esce con frasi perla del tipo "seee voi informatici sapete solo voi quanti soldi fate" poi mi girano i cosiddetti stile frullatore.

Ok scusate lo sfogo ora mi ripiglio

[Nonefonow]

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Il discorso di rebraist si inserisce nel discorso piu’ ampio riguardante il  trasferimento di appalti di lavoro nei paesi in via di sviluppo dove il costo della mano d’opera e’ piu’ basso.
Visione veramente limitata dal punto di vista macroeconomico e di risultati positivi solo nel breve termine. 

Facciamo in esempio dimostrativo.  Ci sone due paesi:  A dove la mano d’opera costa 10 unita’ e B dove la mano d’opera costa 2 unita’.  Il dirigente del paese A, con una mentalita’ a breve termine, chiaramente decise di trasferire certe procedure di lavorazione del prodotto nel paese B per spendere meno.  Questo vale fino a quando I consumatori del paese A avranno risorse (soldi) per comprare i prodotti.  Nel lungo termine I consumatori del paese A non avranno piu’ soldi per comprare I prodotti perche’ sono senza lavoro e I consumatori del paese B non avranno mai soldi per comprare I prodotti perche’ sono pagati poco.   Eventualmente si stabilira’ un livellamento dei costi della mano d’opera e dei prezzi dei prodotti nel mercato.

Per elaborare sui commenti di  TheKaneB, negli USA siamo al punto di capire il concetto elencato sopra e c’e’ ultimamente una risurgenza di richiesta di programmatori (e personale IT – information technology- in generale) basati sul territorio nazionale o locale. 

Su questo da notare lo sforzo di Mark Zuckenberg per riformare le leggi di immigrazione negli Stati Uniti proprio per poter assumere da altri paesi e non esportare il lavoro all’estero.

Il discorso anche si applica ai famosi “call centers”.  Sempre piu’ I consumatori USA si stanno lamentando del brutto servizio che si riceve chiamando in India (o altrove).

Come dire che la Tigre del Bengala non ha poi dimostrato tanta abilita’. 

Xrebraist - Tieni duro. 

[cdimauro]

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Concordo.

Ieri ho raggiunto un picco di felicità, dopo aver parlato con uno di una grossa multinazionale informatica, quando, alla mia domanda scherzosa (ma non troppo): "ma programmatori non ne assumete?".
Risposta (più o meno testuale): "la xxxx non assume programmatori italiani perchè ha qualche tonnellata di indiani che con lo stipendio di un italiano ne prende dieci..."

Sì, ma poi vai a correggere tutte le porcate che ti fanno gli indiani. E gli stia bene: sono cazzi loro.

W L'ITALIA!!!
Ma soprattutto w le multinazionali. Lo schiavismo pensavo fosse stato abolito.

Si è semplicemente trasformato. E non serve guardare all'India con aria incazzata: se un'azienda italiana a cittadini italiani azzera i permessi (fottendoseli, quindi) e non paga gli straordinari pur obbligandoti sostanzialmente a farli (perché ci sono le solite scadenze incombenti; solo che le scadenze di questo tipo NON sono mai occasionali ma sistematiche), vuol dire che c'è qualcosa di marcio a prescindere nel sistema italiano.

Al chè poi mi è venuto da pensare: "che caxxo si continua a studiare, ad aggiornarsi se ti danno una risposta simile?"
Parrebbe che oggi le uniche siano le piccole aziende ad operare sul territorio?
W non so cosa...

Tranquillo: l'italiano che ha sgobbato non sarà amato in patria, ma appena fuori è decisamente apprezzato. Per cui i sacrifici continua a farli, ma in ottica estera, dove la tua esperienza e/o bravura e/o professionalità sono tenute in grande considerazione. Per non parlare degli stipendi, ma anche del sistema sociale.

[ArcadeHeart]

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@TheKaneB

Guarda in generale sono d'accordo con te che bastino i soldi "minimi" per garantirsi una vita dignitosa per se stessi + eventuale famiglia ma personalmente mi rode un tantinello il fegato a pensare che non sarò mai pagato adeguatamente al mio livello di impegno/conoscenza che quotidianamente spendo nel mio lavoro ed inoltre non sono nemmeno qualificato a livello previdenziale con una categoria specifica (non so voi ma io per il fisco sono un metalmeccanico parificato all'omino ignorante come una pietra che schissa il pulsantino per 8 ore su un cnc).
Se a tutto questo ci aggiungo che appena metto fuori il naso dall'ufficio mi ritrovo gente che non capisce una cippa del mio lavoro e mi considera una "spesa inutile" o se ne esce con frasi perla del tipo "seee voi informatici sapete solo voi quanti soldi fate" poi mi girano i cosiddetti stile frullatore.

Ok scusate lo sfogo ora mi ripiglio

Mi sa che facciamo lo stesso lavoro....

[saimon69]

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Tranquillo: l'italiano che ha sgobbato non sarà amato in patria, ma appena fuori è decisamente apprezzato. Per cui i sacrifici continua a farli, ma in ottica estera, dove la tua esperienza e/o bravura e/o professionalità sono tenute in considerazione. Per non parlare degli stipendi, ma anche del sistema sociale.

non so perche' ma mi fischian un poco le orecchie...

[lucommodore]

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W L'ITALIA!!!
Ma soprattutto w le multinazionali. Lo schiavismo pensavo fosse stato abolito.

Si è semplicemente trasformato. E non serve guardare all'India con aria incazzata: se un'azienda italiana a cittadini italiani azzera i permessi (fottendoseli, quindi) e non paga gli straordinari pur obbligandoti sostanzialmente a farli (perché ci sono le solite scadenze incombenti; solo che le scadenze di questo tipo NON sono mai occasionali ma sistematiche), vuol dire che c'è qualcosa di marcio a prescindere nel sistema italiano.

Io lavoro da oltre 9 anni ininterrottamente per una multinazionale del settore elettrico. Di sicuro non navigo nell'oro ma mi son sempre trovato molto, molto bene...
Ci sono aziende e aziende compari, non si può far di tutta l'erba un fascio. E in tempo di crisi si tira un po' più la cinghia tutti, no?

[TheKaneB]

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Anch'io lavoro per una multinazionale (come consulente, non sono loro dipendente diretto) e mi trovo bene.

[ecalogiuri]

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Anch'io lavoro per una multinazionale (come consulente, non sono loro dipendente diretto) e mi trovo bene.

Ma ti hanno costretto ad aprire partita iva?

[TheKaneB]

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No, sono stato assunto (prima a co.co.pro. poi a tempo ind.) da una ditta di consulenza e sviluppo, che a sua volta mi rigira a questo grosso cliente.