@i due litigantiIo vi ci metterei veramente chiusi dentro una stanza per vedere chi ne scappa vivo...
Bel discorso ma.. sti quarzi?
@CdimauroIo dico che basterebbe vedere il world premiere of amiga prima (1985) e poi amiga the movie del 1987 e poi un bel video del videotoaster per dire che Revolutionary computer era il solo ed unico modo per definire questo computer.... A me la parola personal ed home non basta neanche piu' cmq quoto il tuo discorso
La commodore.doveva presentare amiga chiamandolo sempre "revolutionary computer", quello era il termine corretto per.definire amiga era un modo per distanziarlo da qualunque home o personal computer che sia.
Ma.commodre erano gli.stessi geni che avevano una.linea di pc e che si facevano concorrenza da soli....
Citazione da: GRENDIZER - 13 Gennaio 2015, 20:02:34@CdimauroIo dico che basterebbe vedere il world premiere of amiga prima (1985) e poi amiga the movie del 1987 e poi un bel video del videotoaster per dire che Revolutionary computer era il solo ed unico modo per definire questo computer.... A me la parola personal ed home non basta neanche piu' cmq quoto il tuo discorsoio l'ho visto e ho anche letto di divertenti retroscena dell'evento... ma non credo nel ricordo enfatizzato di Amiga. Vedi, una volta che me lo definisci computer multimediale o personal computer di moderna concezione, hai centrato l'obiettivo, inutile andare oltre. Considero l'amigamania edulcorata l'origine di molti mali, a partire da un'utenza fanatica che non riusciva a rendersi conto che la piattaforma stesse invecchiando, fino a tutto il filone di assurdità che dopo una vita ha cagato un os arretratissimo posto a fondamento per la definizione di improbabili amiga di "nuova" generazione, cioè i famosi router. Quell'os per il quale ti accingi a buttare 30 euro nel cesso.Insomma nell'85 non è calato dal cielo il famoso monolite, ma avvenne uno step evolutivo per un tipo udi prodotto commerciale con un mercato in forte espansione, partito da un gruppo di persone competenti, ispirate e con l'intuizione giusta; ovviamente il tutto con l'intervento della grande C=
Rivoluzionario. Basti guardare cosa c'era all'epoca, e cos'ha portato lui. Che poi abbia fatta una fine triste e infame, nessuno lo nega, ma non è accettabile che gli si debba togliere tutto il merito che si merita.
Non sono così rozzo da abbassarmi a metodi animali per risolvere questioni che sono puramente tecnico/storiche.
Qui la questione ricalca quello che fanno i fanatici post-amighisti, che devono far passare come "classic" ciò che la storia ha consegnato come Amiga, senza alcuna etichetta "classic", e pretendono di spacciare come "Amiga" le "nuove" macchine che di Amiga non hanno nemmeno il nome.La situazione è la stessa con chi pretende di far passare l'Amiga 1000 come home computer, ed elevare delle macchinette da gioco a livello di personal computer.Il PC introdotto da IBM nell'81 era un personal computer, e non soltanto per una questione di nome o etichetta attaccata posticcia. Certo, non aveva i crismi di quello che oggi è un computer moderno, che deve ben di più alla rivoluzione introdotta da Amiga 1000, appunto, e non è un caso che le macchine Amiga continuino a essere utilizzate e apprezzate, sulla scia di ciò che introdusse il progenitore. Oggi un PC ha grafica a colori, schede grafiche con coprocessori (GPU) per scaricare operazioni dalle CPU, audio digitale, multimedialità in generale (termine coniato con l'arrivo di AmigaVision, tra l'altro), s.o. con GUI e multitasking pre-empitive, che "casualmente" sono tutte cose introdotte proprio col 1000.Ma dopo il PC, e prima di Amiga, ci fu Apple con Macintosh che sdoganò, nell'84, il proprio personal computer.Ora, non credo che PC e Macintosh possano essere classificati come "home computer". E dovrebbe esserlo l'Amiga 1000, che gli era nettamente superiore, e... che persino li emulava? Cose prive di senso.Io non accetto questo revisionismo storico, tra l'altro portato avanti da chi ha saltato a piè pari un grande pezzo di storia (vedere anche la citazione di Byte quando Commodore fallì, che capita a fagiolo).
Ho avuto la fortuna di godermi tutte le macchine in questione, di divorare centinaia di riviste dell'epoca
e non mi faccio prendere in giro dal primo troll che è rimasto attaccato alla tetta a 8-bit di mamma Commodore.