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L'angolo del Sonaro (PS1/2/3/4 Psp/Vita)

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lucommodore:

--- Citazione da: Allanon - 01 Maggio 2013, 15:23:10 ---notevole <º_º>

--- Termina citazione ---

Sì ma però sempre 'sti eroi/eroine emo... Eccheppalle ridatemi Rastan e Armakuni!

Poi secondo me più i videogame vorranno essere simili ai film e più sarà meglio guardare un film piuttosto che giocare ad un videogame.

La voglia di retrogame ed il boom di giochini 2D sui tablet non sono nati per scopi "didattici", malati o di collezionistico ma per il fatto che circa da Resident Evil in poi si è smesso di giocare per mettersi a guardare film: spezzoni di gioco (sempre circa lo stesso gioco) inframezzati da filmati, semplicemente con sceneggiature e grafica sempre più elaborate.

Che altro ci sarebbe in quel trailer oltre alla bocca aperta (ooo) per il bel filmato, che sia indicativo del gioco?
Saremo mica arrivati al punto che tanto il gioco è sempre quello e quindi ciò che conta sono solo storiella e qualità dei filmati 3D? :'(

Invece il puzzle game del primo post sì che mi prendeva bene...

TheKaneB:
@lucommodore: eh no, ora non mi fare il vecchio che era meglio quando era peggio :D

Ci sono, pochi, giochi moderni (come quelli sviluppati dai Quantic Dream) che hanno uno spessore notevole. Questi non sono "come i film", sono meglio dei film, ma meglio assai  8) ;)

lucommodore:

--- Citazione da: TheKaneB - 02 Maggio 2013, 11:28:20 ---@lucommodore: eh no, ora non mi fare il vecchio che era meglio quando era peggio :D

--- Termina citazione ---
No no compare, non è questo il mio pensiero, i giochi sono meglio ora e inoltre "ora" si possono giocare sia i giochi di "ora" sia quelli di "allora"! ;D


--- Citazione da: TheKaneB - 02 Maggio 2013, 11:28:20 ---Ci sono, pochi, giochi moderni (come quelli sviluppati dai Quantic Dream) che hanno uno spessore notevole. Questi non sono "come i film", sono meglio dei film, ma meglio assai  8) ;)
--- Termina citazione ---
Qua però subentrano le preferenze personali, troppe volte mi sono trovato a fianco di un gamer (fratellone, amici, ...) che giocava a uno dei capolavori che sottinitendi ed era bello vedere "quel film". Ma una volta visto non mi veniva già più voglia di giocarci, una volta visto mi risultava già esaurito tutto l'interesse di metterci le mani.
Si tratta di grande qualità tecnica applicata ad una sceneggiatura di primo livello: la stessa cosa di un film, cambiano semplicemente "supporto & specifico" mentre il gioco invece finisce sempre in secondo piano, anzi è solo il modo per continuare a vedere il film.
Non critico "i giochi di oggi", semplicemente a me 'sto "genere" non appassiona per niente e purtroppo, Blizzard a parte, è il top-genere-videoludico da anni (quello per cui s'investe di più).
Se poi mi mettono pure gli eroi/eroine emo, allora senza dubbio non giocherò al gioco così come non guarderei un film di cui non m'ispira la trama...
Davvero piuttosto Ruzzle & Cocacola! ;)

TheKaneB:
Ok ma non puoi confrontare 1:1 dei giochi di generi diversi, anche in Monkey Island arrivi alla fine e conosci le soluzioni a tutti gli enigmi, la trama è finita e non ti viene più di rigiocarlo. Ora dimmi pure che Monkey Island è brutto e ti scateno contro l'ira funesta di mezzo forum :D

Amig4be:
Allora è innegabile che i quantic dream stanno portando avanti il sogno di Koijima del gioco-film  evolvendo la struttura dell'avventura grafica tradizionale; Cineasti falliti che diventano Game designer di successo? E' possibile...

Però vedendo la storia del videogame, notiamo come ad un certo punto degli sprite anonimi (nei quali spesso vedevi qualcosa di diverso da quello che aveva in mente l'autore, tanto misera era la definizione), iniziarono a stufare, finché la Nintendo non decise che questi personaggi virtuali avevano bisogno di un'identità, Mario. In seguito con l'evoluzione della grafica 3D si era capito che il videogioco aveva un potenziale inespresso, sia a livello artistico/tecnico che soprattutto commerciale, Sony ha cambiato la storia iniziando a spingere  quei sviluppatori capaci di creare storie molto elaborate inserendo  nei giochi una quantità enorme di filmati, cioè sfruttando la capienza dei cd e aumentando  l'età media dei giocatori appassionati. C'era quindi chi la sera dopo il lavoro anziché vedere la tv o un film, ritrovava elementi comici/drammatici o ambientazioni horror/fantascientifiche/fantasy nei giochi...
Pian piano la tecnologia è divenuta tale che i filmati potevi crearli con lo stesso motore di gioco, quindi la fusione tra elementi cinematografici e gameplay è aumentata. A questo punto la sfida è stata raccolta un po' da tutti i giochi moderni, ricchi di sequenze cinematografiche e attenzione alla trama. I quantic dream però hanno deciso di spingersi oltre creando dei giochi che in effetti  possono non piacere a tutti... per loro è importante avere dei personaggi vivi (ormai attori reali) che interagiscono con l'ambiente e con altri personaggi secondo i canoni dell'avventura grafica, il gioco sta nel mandare avanti l'avventura secondo un proprio stile e diverse scelte. Ad esempio in Heavy rain hai 4 personaggi da controllare e questi possono anche morire in vari punti della storia, la quale andrà avanti con gli altri. Però essendo particolarmente "vivi" cerchi il più possibile di tenerli in pista, restando sempre più coinvolto dal gioco.

Ci sono dei limiti chiaramente, azioni alla laser game o in stile the sims, tanti bivi della trama che richiedono in seguito nuove partite, etc etc

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