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Non importa quanto tu sia bravo a fare qualcosa....

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TheKaneB:

--- Citazione da: Amig4be - 27 Novembre 2013, 14:06:02 ---Non so, ma io in certi bambini prodigio (di qualunque nazionalità e non necessariamente riferito al video) vedo un po' riflesse le ossessioni dei genitori, e la cosa m'inquieta sempre un tantino... perché magari si tratta di un'influenza e accanimento morboso per sviluppare una singola capacità, a discapito di tutto il resto che completa l'essere umano...
Forse in Cina, la cosa è ancora più esasperata...

--- Termina citazione ---

Alcune volte è come dici tu, ma per esperienza ti posso assicurare al 100% che altre volte è il bambino a fare le cose per conto suo, e i genitori in tal caso devono "solo" assecondarlo.

Amig4be:
ed  essendo  1 miliardo è anche statisticamente più probabile trovare un cinesino che fa qualcosa in modo assurdo e anche in tenera età...

TheKaneB:
esattamente :)

rebraist:

--- Citazione da: TheKaneB - 26 Novembre 2013, 23:45:12 ---onestamente non vedo la correlazione tra l'essere asiatico e mancare di espressività. Ci saranno asiatici espressivi e non, come in ogni nazione.

--- Termina citazione ---
Non è un discorso di etnia, razza o quel che ti piace di più.
E'un discorso culturale.
In regimi come quello cinese o nordcoreano dove ti pompavano donne quasi da far sembrare uomini pur di vincere una medaglia, anche la musica assumeva (assume) un ruolo di propaganda.
Da qui il passo verso uno studio puramente tecnico è brevissimo.
E'anche un discorso storico, di pancia, digestivo. Prendi poco più su della Cina, russi che invece, pur con un'invidiabile tecnica hanno una partecipazione e un pathos sconvolgente perchè alle spalle hanno una tradizione musicale sconvolgente, che non sto qui a riportare.
Discorso ancora diverso sono i giapponesi che hanno degli interpreti da tripla stella, mi viene in mente, per la chitarra classica (che è il mio strumento), Kazuhito Yamashita che è un genio della sei corde, scrivendo (ed interpretando) degli adattamenti di Rubinstein e Stravinskij tra il dissacrante e l'innovativo. Il nipponico ha qualcosa di folle che lo rende particolarmente adatto al mettere del proprio nella musica.
Youtube è pieno di ragazzini cinesi che suonano come dei treni velocissimi. Quel che manca è l'anima.
Poi, Bach va suonato ugualmente con l'anima. La sola tecnica non basta. Ti posso garantire inoltre che un pezzo che deve essere fatto a 120 se lo fai a 140 sei bocciato. Chi ha provato a fare un esame al conservatorio lo sa. Lo sparare note a mille va bene per lo show rock non per la classica, dove ogni nota è funzionale e non è mai di troppo. Cosa voleva dire Bach quando ha scritto una ciaccona, un concerto per liuto in re maggiore? Perchè Beethoven ha inserito determinate indicazioni nelle sue opere? La filologia musicale non è da sottovalutare in favore della sola e mera esecuzione nota per nota. La tecnica per suonare Bach ci vuole, ma la tecnica è la base. E'un pò come il saper scrivere decentemente. Passato quel livello, lo scrivere decentemente, a quel punto interviene l'estro che, pur in dei canoni ben precisi, richiede che il singolo autore lasci l'impronta. E'qualcosa che non è razionale, matematico. La musica ha una parte matematica che è il 10%. L'altro 90% è dato dall'anima, dal cuore di chi interpreta. E basta il solo 10% per avere una perfetta esecuzione. Non per niente il mio computer esegue Fantasie Impromptu di Chopin meglio del 99,99% dei pianisti presenti sul pianeta. Ma non ti lascia niente. Così come non ti lascia niente se provi a fare con una chitarra elettrica il terzo movimento della Quinta di Beethoven o i capricci di Paganini. So belli ma non ballano. Lascia molto di più l'assolo di Confortambly Numb di Dave Gilmour.
Ascolta 4 o 5 versioni del preludio in re maggiore dalla suite per violoncello di Bach che è un pezzo non difficile, e vedrai che (togliendo gli scarsoni) avrai 5 pezzi diversi. E per versioni non intendo arrangiamenti, no. Solo diversi esecutori. Noterai che c'è chi ti piace di più e chi ti piace di meno. Questa è l'anima. Ed è presente in Bach come in Chopin come in Luis Milàn piuttosto che in Bartok.
Nella musica moderna il discorso è uguale. Ci sono generi come il metal dove miriadi di gruppi uguali a sè stessi rifanno lo stesso pezzo senza sbagliare una virgola e poi scopri che c'è un gruppo su un miliardo, non necessariamente più bravo tecnicamente, che ha più attitude, più personalità e va avanti.
Altri generi come il jazz e il blues, per definizione, se non hai anima non sei niente.
L'espressività non è relativo a "piccole imprecisioni", questa è una definizione più vicina alla musica moderna che alla classica. Dare un accento piuttosto che un altro a una nota, dare un colore, questo è espressività. Per capirci il tema della V di Beethoven prevede in tutte le interpretazioni del pianeta, prendiamo ad esempio Von Karajan, un allargarsi a ventaglio, come una cappa, in quelle prime 8 note per dare un senso di maggior tragicità ma c'è chi come Muti che la legge come una teutonica cascata in un'interpretazione che, si dice, sia più vicina a quella dello stesso Beethoven. Nessuna delle due prevede "piccole imprecisioni" ed entrambe sono suonate dai Berliner. Che, nelle mani giuste, sono, semplicemente, degli strumenti. L'anima, l'espressività ce l'ha messa il direttore d'orchestra.

TheKaneB:
Guarda, io ho fatto 6 anni di ensemble vocale (baritono), e ho eseguito in coro e da solista un ampio repertorio di musica classica (da Arcadelt a Palestrina, passando per gli studi a 12 voci di Bach e le messe di Mozart), con annesso solfeggio e teoria musicale per 10 ore la settimana, suono la chitarra da 19 anni in modo amatoriale (ma con un po' di basi teoriche alle spalle), ho tanti amici diplomati al conservatorio, e così via. So di cosa parlo e continuo a sostenere che, secondo me, i tuoi sono solo pregiudizi verso i cinesi.

La cultura di un paese non può influire la resa emotiva di un musicista, non hai prove per dimostrarlo :D

Puoi dirmi che sono opinioni e le accetto, ma non puoi dire che i cinesi non suonano con espressività. E' semplicemente errato nonchè pregiudizievole. Anzi, proprio per la loro particolare cultura filosofica, basata sull'energia e lo spirito della natura, dovrebbero essere quelli più espressivi di tutti. La politica del governo cinese non c'entra, qui parliamo di 3000 anni di cultura.

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