Nel tempo sul web, parlando con persone dal vivo, ho letto di svariati pregiudizi i favolette sull'argomento e piu' passa il tempo e piu' mi convinco (ed il tuio intervento ha fatto molto in merito) che gli italiani sono profondamente razzisti inside e moooolto simpatici/carini/open-mind outside.
Comunque dovreste pensare che sono persone, non pupazzi dei cartoni animati, hanno un cervello sentimenti e individualita' della persona come tutti gli altri esseri umani del mondo invece leggo sempre una certa voglia occidentale di inquadrarli e catalogarli in qualcosa che non e'.
Allora, come i giapponesi sono persone, lo sono anche gli italiani. Ti lamenti di aver incontrato gente ignorante e razzista che crea stereotipi falsi e basati su dicerie, e nel frattempo crei uno stereotipo di tutti gli italiani basandoti sulla tua personalissima e limitata esperienza.
In un certo senso sei l'esatto opposto dei nazionalisti che hai incontrato, contrastanto "l'Italia è il paese migliore e tutti gli altri fanno schifo" con "il resto del mondo è migliore e l'italia fa schifo" (per vari valori di "mondo" e di "schifo").
Nella MIA esperienza, è MOLTO più diffuso il secondo punto di vista ("l'italia fa schifo") che non il primo, e anzi, se qualcuno venisse fuori seriamente con la cosa che l'Italia è il paese migliore probabilmente verrebbe considerato su una scala che va dal pirla al fascista (per varie gradazioni di serietà).
Quasi sicuramente la differenza nell'osservazione è colpa di differenze culturali nelle diverse aree geografiche dell'Italia, ma quindi a maggior ragione non puoi costruire un tale stereotipo, altrimenti bisogna lasciar passare anche lo stereotipo che i giovani giapponesi sono tutti otaku segaioli.
Non so che siti e gente frequenti, però ti posso assicurare che la situazione è molto meno oscura di quanto credi: hai detto di non essere otaku (che io so essere una parola estremamente negativa, nonostante in occidente sia usata in modo molto più leggero, ma forse qui puoi chiarire tu il significato), e quindi probabilmente non frequenti certi ambiti; da quel che vedo, c'è un fortissimo interesse verso la cultura giapponese, ovviamente spinto da manga e anime, ma talvolta approfondito indagando la loro cultura e usanze.
Forse questo attaccamento al Giappone è più presente nella popolazione più giovane (<30 anni), che è cresciuta con una fortissima vicinanza alla cultura giapponese sempre via anime e manga, molto più di rispettive varianti occidentali; basta vedere la distribuzione di opere al Lucca Comics & Games: ci sarà stato un 80% di manga/anime, 15% di (video)giochi e un 5% di fumetti e animazione occidentali (probabilmente anche meno, c'era giusto giusto qualche stand). La distribuzione di età è simile, variando dai 20 ai 30 anni.
Secondo me, con la crescita di sistemi di informazione e comunicazione che permettono un più facile "scambio culturale", più si va avanti nel tempo e più si vedranno schiacciare tanti preconcetti e stereotipi, non solo del Giappone, ma anche di tanti paesi lontani come la Cina o la Korea.
In Italia siamo ancora indietro rispetto ad altri paesi ricchi nell'ambito della connessione a Internet e della "cultura digitale", ma questo non può che andare migliorando man mano che procede il ricambio generazionale, passando da persone nate e cresciute in un mondo ben diverso da quello che ci troviamo oggi, dove la comunicazione più distante era quella tra una città e l'altra e il mondo finiva al confine, a persone che fin dalla nascita sono state esposte a tutti i tipi di cultura, dagli Stati Uniti al Giappone.
Un'ultima cosa,
Pero' col tempo, leggendo&sentendo le opinioni degli italiani sui giapponesi/cinesi/coreani, ho iniziato a dire a questi asiatici che gli italiani NON contraccambiano questa simpatia perche' di fondo reputano gli asiatici una razza inferiore, specie sul piano umano.
Questa, secondo me, è una cosa orribile da dire: praticamente non fai altro che penalizzare la gente per bene che porta onesto rispetto per il Giappone e il suo popolo, perchè di sicuro la gente che va in Giappone per visitarlo, imparare la cultura, incontrare le persone etc. non è la gente razzista e ultranazionalista di cui tu racconti ai poveri cittadini orientali.
Se in Italia sono diffusi certi pensieri e sentimenti, di sicuro non si sistemano le cose dicendo ai giapponesi di pensarla allo stesso modo verso di noi: se il mio negozio vende vestiti sporchi, non dico al cliente di andare a comprarli da un'altra parte, ma provvedo a pulirli.