La ricerca, condotta dai ricercatori della Wyss dell’Università di Harvard e pubblicata su Science, ha prodotto delle strutture cilindriche complesse costituite da tratti di Dna, ripiegato su se stesso con una tecnica simile a quella degli origami.Le strutture possono colpire con grande precisione singole cellule malate, trasferendo al loro interno medicinali o pacchetti di istruzioni, come quelle che spingono al suicidio le cellule tumorali.Si tratta di veri e propri nano-robot costituiti da materiale biologico, con la funzione di cargo – sono in grado di riconoscere le cellule e rilasciare il carico.Il corpo principale è formato da cavo cilindrico diviso in due parti che, come le valvole dei molluschi, sono tenute insieme da una cerniera sul lato.La struttura è completata da alcuni speciali lucchetti di Dna capaci di identificare le proteine presenti sulla membrana delle cellule; non appena individuato il bersaglio, i nano-robot modificano la loro struttura aprendo la parte cilindrica e liberando il carico al loro interno. Il nano-robot è stato realizzato grazie a un software in grado di manipolare le molecole; è largo 35 milionesimi di millimetro e lungo 45 milionesimi di millimetro.Finora è stato sperimentato su due differenti tipi di cellule cancerogene: quelle del linfoma e della leucemia – il nano-robot è stato capace di attivare “l’interruttore” del suicidio delle cellule cancerose e provocarne, così, la morte.“Siamo finalmente in grado di integrare complesse funzioni di rilevamento e di funzionalità in nanostrutture”, ha spiegato Gorge Chrch, uno degli autori principali dello studio. L’autore afferma che questo nano-robot raccoglie per la prima volta molte delle innovazioni prodotte negli ultimi anni da numerosi centri di ricerca sparsi in tutto il mondo e aprirà la strada alla nascita di applicazioni realmente efficaci in campo bio-medico.Lo studio contiene alcune importanti novità appena introdotte che rappresentano un significativo passo in avanti per arrivare alla reale applicazione di questi supporti in ambito medico.Il nuovo nano-robot, per la prima volta basato sulla tecnica degli origami di Dna, utilizza frammenti di anticorpi per trasmettere messaggi programmabili alle cellule e indurre risposte al sistema immunitario. Inoltre, anche il sistema di riconoscimento del bersaglio è risultato essere molto efficiente, in quanto è in grado di riconoscere le singole proteine presenti sulla membrana che caratterizzano i diversi tipi di cellule.
gli agganci molecolari, il riconoscimento di proteine, ecc... si basano sempre sui principi della chimica :-)Due porzioni di molecole con una forma compatibile si legano, legandosi modificano la propria forma (regolazione allosterica), e a causa di questa variazione si può sfruttare l'energia cinetica liberata per creare un'azione meccanica (l'apertura di una membrana).Si tratta comunque di chimica avanzata, la dicitura "nano robot" è fuorviante, perchè un robot è qualcosa controllato tramite circuiti elettronici.
C'e' da non crederci a leggere di notizie in merito alla nanotecnologia...
Citazione da: "AmigaCori"C'e' da non crederci a leggere di notizie in merito alla nanotecnologia... e pensare che originariamente mi ero inscritto in Ing. Chimica perchè ingenuamente pensavo di fare quel tipo di lavoro, poi ho scoperto che si trattava di progettare impianti per la produzione di bicarbonato e solventi, così ho virato verso l'informatica Quantomeno potrei un giorno progettare un simulatore / CAD per nanotecnologie :ugeek: figaaata....