Autore Topic: Fukushima un anno dopo  (Letto 10057 volte)

AmigaCori

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #15 il: 13 Marzo 2012, 18:51:32 »
Io questa estate sono stato a Sendai, una citta' a 100km da Fukusima che e' stata colpita in pieno dallo Tunami e che rimase isolata sia via aerea che Sinkansen, se ricordate i video era la citta' il cui aereoporto fu allagato dal mare e sono rimasto basito nel vedere che, nonostante la scossa violentissima, molto piu' violenta di quella dell'Aquila, praticamente i palazzi erano illesi...il danno piu' grave che sono riuscito ad immortalare, dovuto alla scossa MA non allo Tunami e' stato quello visibile in allegato, oltre ad un edificio chiuso perche' non agibile di cui pero' mi hanno detto che l'azienda responsabile era gia' stata messa sotto accusa perche' si, aveva retto al terremoto senza fare vittime, ma non come gli altri quindi "qualcuno" aveva toppato.
Io vedevo di giorno in giorno miglioramenti, riparazioni, un dinamismo ed una altruismo "come nei loro Anime&Manga" che mi ha sorpreso e lasciato incredulo fino all'ultimo giorno in cui sono stato li'.
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Offline divina

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #16 il: 13 Marzo 2012, 21:42:28 »
Citazione da: "AmigaCori"
@divina
Veramente a livello internazionale al Giappone e' stato riconosciuto un impegno incredibile nel ristabilire la situazione la situazione a livelli il piu' possibile vicini alla normalita', il paragone con l'Aquila proprio non ci azzecca nulla, in Giappone in 1 settimana hanno fatto quello che in Italia non sono riusciti nemmeno a pianificare in svariati anni, oltretutto all'Aquila sono stati spese le solite vagonate di milioni di euro divise tra mazzette e schifezze varie senza risolvere nulla, anzi perggiorando le cose ove era possibile, sarebbe piu' dignitoso per noi italiani evitare qualsiasi tipo di paragone con loro :)

io non ho parlato di Aquila (ti sei confuso con @amig4be penso), anzi in Italia è un disastro totale qualsivoglia forma di "ricostruzione", siamo messi malissimo sotto tutti i punti di vista
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Offline divina

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #17 il: 13 Marzo 2012, 21:52:23 »
Citazione da: "AmigaCori"
@dsar
Ti puoi vedere qualsiasi TG di qualsiasi nazione, tranne la nostra che deve sempre sputare suegli altri per far vedere che "tanto tutto il mondo e' paese e gli altri stanno peggio di noi", sono rimasti tutti allibiti dalla velocita' e dagli sforzi spesi in un solo anno, un paragone Italia vs. Giappone sulla gestione delle ricostruzioni e' solo un paragone impietoso...per noi ovviamente.

infatti l' Italia è a livello "preistorico" tecnologicamente parlando rispetto al Giappone ed a molti altri stati; tuttavia inorridisce vedere le zone colpite dal disastro nucleare di Fukushima, ove la straordinaria tecnologia giapponese ha dovuto ricorrere a pompare acqua a suo tempo sulle centrali nucleari, dove ogni intervento è stato vano, ove la tecnologia ha dovuto soccombere, arrendersi alla calamità naturale, ove l' uomo tecnologicamente evoluto ha dimostrato che il nucleare in caso di disastro non è controllabile, ove l' uomo ha fallito, ove sarebbe 1000 volte più folle portare il nucleare in italia (volutamente minuscolo) in cui la tecnologia è ridicola rispetto a quella giapponese.
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AmigaCori

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #18 il: 13 Marzo 2012, 22:59:45 »
Si, Amig4be aveva citato l'Aquila ma tu avevi detto che è una vergogna vedere certe cose e vedere quanto poco è stato fatto dopo un anno ed io ho voluto replicare a questo facendo notare che in realta' si e' fatto moltissimo e che in Giappone non vi e' stato solo il problema nucleare ma anche una fortissima catastrofe naturale che ha tenuto impegnato uomini, governo, risorse e soldi su diversi fronti.
E' stato fatto moltissimo anche sotto il fronte nucleare, nelle zone dove le persone non si vogliono allontanare, i bambini sono tutelati al massimo, fanno check continui, li portano a giocare in strutture chiuse simil bio-parco, si affronta il problema al meglio possibile.
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Offline cdimauro

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #19 il: 14 Marzo 2012, 06:44:52 »
Citazione da: "divina"
ove l' uomo tecnologicamente evoluto ha dimostrato che il nucleare in caso di disastro non è controllabile,
Questo è assolutamente falso e lo sai benissimo.

A seguito del terremoto la centrale è entrata in protezione COME DA MANUALE.

Se è finita come sappiamo è per i seguenti motivi:
- la centrale era ai pressi del mare, ma non hanno costruito delle protezioni adeguate a uno tsunami di quella portata;
- non avevano un backup funzionante per l'alimentazione dell'impianto di raffreddamento;
- la centrale era vecchia e sarebbe già dovuta essere chiusa.

Sarebbe bastata che una soltanto di queste condizioni, peraltro assolutamente normali, fosse stata vera affinché il disastro non si fosse verificato.

Quindi, come vedi, il nucleare è assolutamente controllabile persino su una vecchissima centrale: figuriamoci su una di terza generazione.

Altrimenti col tuo "ragionamento" dovremmo chiudere le dighe, perché "l' uomo tecnologicamente evoluto ha dimostrato che l'idroelettrico in caso di disastro (Vajont) non è controllabile", dovremmo chiudere i poli chimici perché "l' uomo tecnologicamente evoluto ha dimostrato che la chimica in caso di disastro (Seveso) non è controllabile", ecc. ecc. ecc.

Ma di questo, ripeto, ne abbiamo già parlato in abbondanza in quel famoso thread.

AmigaCori

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #20 il: 14 Marzo 2012, 12:28:20 »
La centrale era stata costrutia con dei muri anti tunami in base allo storico degli tunami conosciuti, fino ad onde di 7 metri la centrale sarebbe stata protetta, oltre no.
Il problema, vedendo i vari documentari e' stato che sono rimasti senza corrente per azionare le pompe di raffreddamento, cio' ha portato alla creazione delle nuvole di idrogeno e poi all'esplosione della struttura di contenimento.
Si, fare la centrale 50 metri piu' in alto avrebbe evitato tutto il casino...ed infatti gli USA si stanno interrogando sul cosa fare visto che anhe loro hanno molte centrali sul mare oltretutto senza muri anti-tunami.

@divina
Io non sono contro il nucleare perche' ho molta piu' paura degli idrocarburi...ci sono un sacco di malati di tumore ai polmoni e vorrei togliere una volta per tutte quel problema oltre al fatto di riacquistare aria pulita da respirare ed acqua non contaminata dai prodotti di scarto della lavorazione del petrolio o raccolti inquinati da pioggie acide.
Non e' una cosa ideologica, e' solo che vedo meno dannoso e piu' sicuro il nucleare perche' il nucleare e' potenzialmente dannoso SE qualcosa va mooolto storto, gli idrocarburi SONO dannosi ogni qualvolta vengono utilizzati.
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Offline Amig4be

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #21 il: 14 Marzo 2012, 13:12:08 »
beh certo con il senno di poi... al prossimo disastro penseranno "se solo avessimo..." etc etc

Offline cdimauro

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #22 il: 14 Marzo 2012, 13:23:49 »
Bene. Quindi concordi anche tu sul fatto di eliminare le centrali idroelettriche, i poli chimici, le costruzioni (L'Aquila insegna), i veicoli (no veicoli, no incidenti), ecc. ecc.

Non so cosa resterebbe della nostra civiltà applicando questo "principio".

AmigaCori

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #23 il: 14 Marzo 2012, 14:44:04 »
Citazione da: "Amig4be"
beh certo con il senno di poi... al prossimo disastro penseranno "se solo avessimo..." etc etc
Il concetto e' sempre lo stesso:
Quando progettarono le automobili nessuno penso' alle cinture di sicurezza, nessuno agli aribag, ABS ecc. e non era questione di tecnologia, ma di "a pensarci prima" o questioni di cultura.
Tutte le cose create dall'uomo sono soggette a "progettazione" quindi un mix tra benefici/costi/danni, credi che una centrale idroelettrica non inquini?, sai quanti mc di cemento armato ci vogliono?, quando inquina creare il cemento armato?, il fatto che il cemento armato NON ha storia e che quindi non si sa quando durera'?, si stimava "per sempre" poi si e' capito che gia' un 100 anni e' troppo...e se tra 20 anni iniziassero a crollare tutte le dighe del mondo perche' si e' arrivati al limite di durata di quel materiale?
Non e' un attacco al tuo messaggio eh :D l'ho solo preso come spunto per far notare che abbiamo paura di quello che non conosciamo ma non abbiamo paura di quello che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi o totalemnte ignoriamo.
Provati a fare un giro sul web cercando sul cemento armato e vedrai quante palazzine in Itlia sono a rischio crollo "improvviso" perche' ci stiamo avvicinando ai 70-80 anni stimati di durata massima, il cemento attuale e' sovrastimato e di migliroe qualita' di quello di 50 anni fa, ma...le palazzine di 50 anni fa?, sono sicure?...quanti fanno fare ispezioni "serie" da esperti del settore per valutare lo stato di salute del ferro contenuto nel cemento armato delle colonne portanti delle proprie case?, ponit?, ospedali?, gallerie? ecc.
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AmigaCori

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #24 il: 14 Marzo 2012, 18:52:28 »
No, non necessita usare l'acciaio :) ho visto su NHK-World un servizio dove i tondini di ferro vengono spruzzati con una vernice blu, si forma uno strato d'un millimetro sul ferro e diventa quindi idrorepellente, inoltre da test si e' visto che il cemento tende ad attaccarsi meglio a questa vernice, cosi' si creano anche meno sacche d'aria od umidita', quindi con pochi soldi si puo' aumentare di molto la sicurezza ed aumentare la robustezza del cemento armato.

Pero' come ho detto prima, ora si sa, prima non si sapeva e "volendo" si puo' migliorare.

Un'altro esempio sempre preso da NHK e' sulle colonne di cemento armato dei piloni ferroviari, nel terremoto di Kobe quei piloni esplosero perche' vi era stato troppa oscillazione, con due soldi hanno risolto il problema: in pratica sulle stesse colonne sono stati messi dei collari d'acciaio che impediscono l'l'esplosione per compressione del cemento armato.

Anche qui', prima di quel mega terremoto non si sapeva che i calcoli fatti fino a quel momento non erano sufficienti, ora quegli stessi piloni hanno retto ad un terremoto piu' violento di quello di Kobe.
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Offline divina

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #25 il: 14 Marzo 2012, 21:52:38 »
Citazione da: "cdimauro"
Citazione da: "divina"
ove l' uomo tecnologicamente evoluto ha dimostrato che il nucleare in caso di disastro non è controllabile,
Questo è assolutamente falso e lo sai benissimo.

A seguito del terremoto la centrale è entrata in protezione COME DA MANUALE.

Se è finita come sappiamo è per i seguenti motivi:
- la centrale era ai pressi del mare, ma non hanno costruito delle protezioni adeguate a uno tsunami di quella portata;
- non avevano un backup funzionante per l'alimentazione dell'impianto di raffreddamento;
- la centrale era vecchia e sarebbe già dovuta essere chiusa.

Sarebbe bastata che una soltanto di queste condizioni, peraltro assolutamente normali, fosse stata vera affinché il disastro non si fosse verificato.

Quindi, come vedi, il nucleare è assolutamente controllabile persino su una vecchissima centrale: figuriamoci su una di terza generazione.

Altrimenti col tuo "ragionamento" dovremmo chiudere le dighe, perché "l' uomo tecnologicamente evoluto ha dimostrato che l'idroelettrico in caso di disastro (Vajont) non è controllabile", dovremmo chiudere i poli chimici perché "l' uomo tecnologicamente evoluto ha dimostrato che la chimica in caso di disastro (Seveso) non è controllabile", ecc. ecc. ecc.

Ma di questo, ripeto, ne abbiamo già parlato in abbondanza in quel famoso thread.

il punto è che l' errore umano c'è stato (lo hai scritto tu stesso in questo post); come hai scritto si poteva evitare, si doveva evitare, ma ciò non è avvenuto; ciò basta ed avanza per dire che ciò potrebbe ripetersi in futuro in qualsivoglia altro stato.
Ciò è sufficente per me, per dire che l' uomo ha fallito in questa circostanza e potrà fallire ancora (così come ha fallito in altri disastri nucleari prima di Fukushima)
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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #26 il: 14 Marzo 2012, 22:02:03 »
Citazione da: "AmigaCori"
@divina
Io non sono contro il nucleare perche' ho molta piu' paura degli idrocarburi...ci sono un sacco di malati di tumore ai polmoni e vorrei togliere una volta per tutte quel problema oltre al fatto di riacquistare aria pulita da respirare ed acqua non contaminata dai prodotti di scarto della lavorazione del petrolio o raccolti inquinati da pioggie acide.
Non e' una cosa ideologica, e' solo che vedo meno dannoso e piu' sicuro il nucleare perche' il nucleare e' potenzialmente dannoso SE qualcosa va mooolto storto, gli idrocarburi SONO dannosi ogni qualvolta vengono utilizzati.

io invece penso che siano entrambi dannosi e che l' uomo non abbia capito un emerito tubo ed il suo unico obiettivo (dio denaro) stia danneggiando l' intera comunità ... così come dobbiamo cercare con il lanternino zone decentemente sane per vivere, per allontanarci il più possibile dall' inquinamento X, dobbiamo altrettanto fare dall' inquinamento Y; pare di essere degli appestati che cercano di sopravvivere in un mondo devastato dall' inquinamento.
L' uomo sta distruggendo tutto quello che lo circonda; quando avrà definitvamente raggiunto lo scopo sarà troppo tardi e piangerà amaramente.
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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #27 il: 14 Marzo 2012, 22:34:53 »
Citazione da: "divina"
Il punto è che l' errore umano c'è stato (lo hai scritto tu stesso in questo post); come hai scritto si poteva evitare, si doveva evitare, ma ciò non è avvenuto; ciò basta ed avanza per dire che ciò potrebbe ripetersi in futuro in qualsivoglia altro stato.
Ciò è sufficente per me, per dire che l' uomo ha fallito in questa circostanza e potrà fallire ancora (così come ha fallito in altri disastri nucleari prima di Fukushima)
Allora per coerenza rinuncia alle centrali idroelettriche, ai poli chimici, alle auto, agli aerei, ai ponti, alle strade, alle stesse case, ecc., perché di disastri dovuti a errori umani ne sono già successi e ne capiteranno ancora.

AmigaCori

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #28 il: 14 Marzo 2012, 23:18:35 »
@divina
Forse sono piu' ottimista di te e vedo le cose meno nere, il rifugiarsi IMHO non ha senso, non mi piace e mai lo faro' perche' voglio vivere quello che la societa' moderna ha da offrirci, io sono nato e vivo in un  paesino e lo trovo tremendamente noioso e riduttivo per un essere umano, non mi basta vedere due alberi e qualche cavallo per essere contento.
pero' ci sono persone che la pensano diversamente da me e godono nel vedere qualche albero tutto il giorno, piace anche a me l'aria aperta e moltissimo il mare...pulito ovviamente, e per fortuna ora e' piu' pulito di 20 anni fa quando non ci si prendeva cura di dove andassero a finire i nostri scarichi casalinghi...ci sono i depuratori.
L'automobile e' irrinunciabile, quindi bisogna fare in mod che sia compatibile con la terra, idem per cellulari, TV, ecc., vivere senza cio' e' possibile, si va' in qualche baita di qualche paese sperduto e si vive li' tranquilli e felici fino alla morte tra il verde :)
Il mondo non e' cosi' brutto, dai :)
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Offline TheKaneB

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Re: Fukushima un anno dopo
« Risposta #29 il: 15 Marzo 2012, 01:34:05 »
Si ragà, ma inquinamento a destra, radiazioni a sinistra, buco nell'ozono dietro l'angolo... come mi spiegate questo?

http://www.google.it/publicdata/explore ... va+di+vita

[attachment=0:9ctvfbkc]speranzadivita.png[/attachment:9ctvfbkc]

Ho selezionato alcuni paesi europei (tra cui la Francia che possiede un fottilione di centrali nucleari), un paese povero dell'America Centrale (dove si vive perlopiù in ambienti rurali) e un paese dove gli abitanti vivono in tribù (più o meno come da noi prima della colonizzazione Greca).

Non so voi, ma io preferisco vivere questi bei 30 anni in più tra motorette scurregget, telefonini e impianti industriali, piuttosto che morire giovane nella foresta pluviale tra aria incontaminata, natura selvaggia, malaria, tifo, <inserire qui ogni sorta di malanno oggi curabile con una banalissima "pinnula" di medicinale>  :lol:

W la scienza!
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