Autore Topic: Il cellulare ed i pericoli delle radiazioni e delle onde elettromagnetiche  (Letto 9819 volte)

Offline GRENDIZER

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Quello che vedo io é che lo stato è stato carente nei controlli e nel porre rimedio ai rifiuti tossici che abbiamo in italia (e che sono alimentati dalle mafie), pertanto scusa se ho i miei dubbi che un'investimento nel nucleare sarebbe gestito nel modo migliore in italia....
Come ti ho già detto, sul nucleare ci sono ferrei controlli da parte dell'AIEA. E, ripeto: le centrali le abbiamo avute fino al referendum, quando l'informazione non era certo ai livelli che abbiamo oggi, dove dopo un secondo che hai starnutito lo sa già Obama...
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e questo al di là dei controlli, che è ovvio che ci debbano essere per legge, senza contare il rischio di errore umano.
Il rischio c'è in ogni cosa, ma in base a questo "principio" direi che dovremmo tornare a vivere nelle caverne.

Si, ma l'Italia in tutti questi anni è peggiorata. Mi dispiace ma non ce la faccio proprio a dare fiducia a sta gente, è piu' forte di me.... ho la visione di Ciro (un esempio a caso), che ci fa esplodere  ;D ;D Comunque quando hai tempo leggiti l'articolo (ed i commenti), è interessante. La conclusione di chi ha scritto l'articolo è che all'Italia non conviene il nucleare.
« Ultima modifica: 23 Marzo 2014, 14:18:34 da GRENDIZER »

Offline Amig4be

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@Grendizer
concordo sulla tua totale sfiducia su questo paese... sinceramente dare una pistola a un 8enne m'inquieterebbe di meno.

L'articolo che hai segnalato, redatto da un Fisico e che non ha l'aria di essere a livello dei dibattiti da bar, fa molto riflettere ed è stato anche scritto molto prima del recente disastro in Giappone; il sito stesso fa riferimento a questo gruppo di firmatari:

Firmatari Gruppo 2003
Vincenzo Balzani   Università degli Studi di Bologna    Chimica
Vieri Benci   Università degli Studi di Pisa   Matematica
Franco Brezzi   Università degli Studi di Pavia   Matematica
Maurizio Bruno   Università degli Studi di Palermo   Scienze Agricole
Ernesto Carafoli   Università degli Studi di Padova   Biologia e Biochimica
Cesare Chiosi   Università degli Studi di Padova   Astronomia
Rocco De Nicola   Università degli Studi di Firenze   Informatica
Gaetano Di Chiara   Università degli Studi di Cagliari   Farmacologia e Neuroscienze
Brunangelo Falini   Università degli Studi di Perugia   Medicina
Domenico Ferrari   Università Cattolica di Piacenza   Informatica
Silvio Garattini   Istituto Mario Negri - Milano   Farmacologia
Francesco Gesmundo   Università degli Studi di Genova   Scienze dei Materiali
Gabriele Ghisellini   Osservatorio Astronomico di Brera - Milano   Astronomia
Isabella Gioia   Istituto di Radioastronomia INAF - Bologna   Astronomia
Sandro Giuliani   Menarini Ricerche spa - Firenze   Farmacologia
Carlo La Vecchia   Istituto Mario Negri, Università degli Studi di Milano   Medicina
Tommaso Maccacaro   Osservatorio Astronomico di Brera - Milano   Astronomia
Carlo Maggi   Menarini Ricerche spa - Firenze   Farmacologia
Enrico Maggi   Università degli Studi di Firenze   Immunologia
Pier Mannuccio Mannucci   Università degli Studi di Milano   Medicina
Alberto Mantovani   Istituto Mario Negri, Università degli Studi di Milano   Immunologia
Laura Maraschi   Osservatorio Astronomico di Brera - Milano   Astronomia
Marco Marsan   Politecnico di Torino   Informatica
Ugo Montanari   Università degli Studi di Pisa   Informatica
Lorenzo Moretta   Istituto G.Gaslini - Genova   Immunologia
Luigi Nicolais   niversità degli Studi di Napoli "Federico II   Scienze dei Materiali
Parisi Giorgio   Università La Sapienza di Roma   Fisica
Riccardo Patacchini   Chiesi Pharmaceuticals SpA - Parma   Farmacologia
Maurizio Raiteri   Università degli Studi di Genova   Farmacologia
Domenico Regoli   Università degli Studi di Ferrara   Farmacologia
Giuseppe Remuzzi   Istituto Mario Negri - Bergamo   Medicina
Sergio Romagnani   Università degli Studi di Firenze   Immunologia
Paolo Santicioli   Menarini Ricerche spa - Firenze   Farmacologia
Giuseppe Savona   Università degli Studi di Palermo   Scienze Agricole
Guido Tabellini   Università Bocconi   Docente Universitario

Offline GRENDIZER

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Si, l'articolo è molto interessante e fa una analisi ed  una valutazione obiettiva della situazione (poi ognuno trarrà le proprie conclusioni, io concordo con la sua: "Per quel che mi riguarda, la mia personale chiave di lettura dei dati di cui sopra mi porta a una sola conclusione: la possibilità che il nucleare rappresenti per il nostro Paese una scelta sicura, economica e lungimirante è semplicemente inesistente."   8) a cui aggiungerei "specie per come è gestito attualmente il sistema italia  ;D "). Chi ha redatto l'articolo si chiama Francesco Gonella ed è:

"PhD in Fisica. Professore Associato di Fisica all'Università Ca' Foscari Venezia, ha lavorato presso Università e laboratori di ricerca in USA, Canada, Francia, Giappone. Interessi: nanomateriali, nanotecnologie, fisica dell'ambiente."

http://www.scienzainrete.it/documenti/autori/francesco-gonella


Offline saimon69

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@grendizer

A sto punto se trovassero il modo di estrarre energia dalle str***ate che dicono i politici allora li' SI che saremmo i leader mondiali :)
AROS : mica bau bau micio micio =^x^=

Offline GRENDIZER

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buhahahahahahahahahahahahaha!!!!!! cadoooooooooooooooooooo

Offline lucommodore

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Dico la breve mia che tendenzialmente "nasco" contrario al nucleare ma, tempo addietro spinto dai soliti "incitamenti" del cdimauro, mi sono informato un po' meglio e ora provo meno paura rispetto a prima per il nucleare e i vantaggi sono tanti...
Oggi per le centrali nucleari, personalmente, ne faccio una mera questione politica: per ma dev'essere un'azienda di stato ad occuparsi di tutto perché di un privato non mi posso fidare e perché le risorse energetiche di un paese devono appartenere al suo popolo.
Solo chi è folle sfida le sue molle!
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AmigaCori

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@dsar
Un discorso energetico va affrontato prima di tutto a livello economico, altrimenti non ha senso trovare la fonte di energia piu' sicura se poi non e' realizzabile in pratica, quindi come al solito un po' di pragmatismo all'ammericana non guasta mai. ^^

Restando in topic sui costi, tempo fa vidi uno speciale su NHK (TV di stato giapponese) con un bel grafico costo kw relativo all'intero processo cioe' dalla costruzione delle centrali fino allo smaltimento ed ovviamente avevamo un nulceare che a lungo termine dava costi elevati per cui di fatto in Giappone si sta pensando di lasciar perdere il nucleare...e fanno bene.

Perche'?, perche' il periodo d'oro del nucleare, quello che a loro ha permesso di industrializzarsi fortemente tramite il nulceare e' passato, lo hanno sfruttato ed ora si sta pensando al futuro.

Noi ci siamo giocati l'industrializzazione delli'Italia (felici i tedeschi e francesi) avendo ormai un paese fondato sui singoli micro imprenditori e quattro scemi che predicano l'agricoltura bilogica come risorsa mondiale data dall'eccellenza ultraterrena italiana ed abbiamo inquinato tutto il possibile con emettitori di schifezze nell'aria che ci regalano tante belle malattie polmonari.
Ora ci ritroviamo con un piano energetico dipendente dall'estero e vorremmo investire fantamiliardi in centrali nucleari che saranno pronte quando gli "altri" gia' saranno nell'era post-nucleare dopo essersi goduti tutti i privilegi del nulceare.

Di fatto, noi abbiamo dimesso il nulceare 30 anni fa e ci siamo beccati le malattie da centrali a carbone, una mancata industrializzazione e bollettte energetiche assurde, i Giapponesi non hanno avuto morti da polveri sottili, di fatto neanche morti da radioattivita' da nulceare ed usando l'energia elettrica per scaldarsi d'inverno tanto e' economica...si, si riscaldano con pompe di calore o peggio stufette eletriche °_° e qui vedo vecchietti che d'inverno crepano di freddo...

Adesso vorrei capire "chi" e' stato idiota ed ottuso tra le due nazioni...ma potremmo anche fare  il paragone con la Francia, Germania, USA, ecc.

Offline Amig4be

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@dsar
Un discorso energetico va affrontato prima di tutto a livello economico, altrimenti non ha senso trovare la fonte di energia piu' sicura se poi non e' realizzabile in pratica, quindi come al solito un po' di pragmatismo all'ammericana non guasta mai. ^^

Restando in topic sui costi, tempo fa vidi uno speciale su NHK (TV di stato giapponese) con un bel grafico costo kw relativo all'intero processo cioe' dalla costruzione delle centrali fino allo smaltimento ed ovviamente avevamo un nulceare che a lungo termine dava costi elevati per cui di fatto in Giappone si sta pensando di lasciar perdere il nucleare...e fanno bene.

Perche'?, perche' il periodo d'oro del nucleare, quello che a loro ha permesso di industrializzarsi fortemente tramite il nulceare e' passato, lo hanno sfruttato ed ora si sta pensando al futuro.

Noi ci siamo giocati l'industrializzazione delli'Italia (felici i tedeschi e francesi) avendo ormai un paese fondato sui singoli micro imprenditori e quattro scemi che predicano l'agricoltura bilogica come risorsa mondiale data dall'eccellenza ultraterrena italiana ed abbiamo inquinato tutto il possibile con emettitori di schifezze nell'aria che ci regalano tante belle malattie polmonari.
Ora ci ritroviamo con un piano energetico dipendente dall'estero e vorremmo investire fantamiliardi in centrali nucleari che saranno pronte quando gli "altri" gia' saranno nell'era post-nucleare dopo essersi goduti tutti i privilegi del nulceare.

Di fatto, noi abbiamo dimesso il nulceare 30 anni fa e ci siamo beccati le malattie da centrali a carbone, una mancata industrializzazione e bollettte energetiche assurde, i Giapponesi non hanno avuto morti da polveri sottili, di fatto neanche morti da radioattivita' da nulceare ed usando l'energia elettrica per scaldarsi d'inverno tanto e' economica...si, si riscaldano con pompe di calore o peggio stufette eletriche °_° e qui vedo vecchietti che d'inverno crepano di freddo...

Adesso vorrei capire "chi" e' stato idiota ed ottuso tra le due nazioni...ma potremmo anche fare  il paragone con la Francia, Germania, USA, ecc.



Tra le altre cose, dall'ultimo "serio" dibattito risalente al governo Berlusconi prima di Monti, che aveva nel programma (regolarmente vagliato ed eletto dal popolo) il ritorno al nucleare, la situazione economica del paese è peggiorata, prima eravamo nel g8, tra qualche anno saremo fuori dal g10.
Gli stessi politici di Forza Italia non ci hanno pensato due volte a cestinare il nucleare dopo i fatti di fukushima per non perdere qualche poltrona in qualche elezione amministrativa. Questa classe politica non sarà mai in grado di portare avanti piani tanto onerosi, complessi con benefici a lungo termine... e in tutta sicurezza.
Nello specifico, il nucleare non è più conveniente. Imho l'articolo postato è un'elegante esposizione di tale concetto.
Quel che fatto è fatto... bisogna ormai affrontare le conseguenze delle scelte fatte in passato in modo razionale e studiando soluzioni che siano si medicine amare, ma solo in una prima parte per poi sfociare nella crescita; finora abbiamo solo ingoiato l'amaro senza vedere segni di guarigione.

Offline raistlin77it

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Tra le altre cose, dall'ultimo "serio" dibattito risalente al governo Berlusconi prima di Monti, che aveva nel programma (regolarmente vagliato ed eletto dal popolo) il ritorno al nucleare, la situazione economica del paese è peggiorata, prima eravamo nel g8, tra qualche anno saremo fuori dal g10.
Gli stessi politici di Forza Italia non ci hanno pensato due volte a cestinare il nucleare dopo i fatti di fukushima per non perdere qualche poltrona in qualche elezione amministrativa. Questa classe politica non sarà mai in grado di portare avanti piani tanto onerosi, complessi con benefici a lungo termine... e in tutta sicurezza.

a mè pare che non si fece più nulla dopo il referendum di di pietro, forza italia non centra nulla

Offline Nonefonow

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Tra le altre cose, dall'ultimo "serio" dibattito risalente al governo Berlusconi prima di Monti, che aveva nel programma (regolarmente vagliato ed eletto dal popolo) il ritorno al nucleare, la situazione economica del paese è peggiorata, prima eravamo nel g8, tra qualche anno saremo fuori dal g10.

Da un punto di vista puramente ecnomico e finanziaro sarebbe un vantaggio se L'italia si autoescludesse dai G8 G10 G20.  Risultati sarebbero immediati prestiti a interesse 0%.  Contratti non vincolanti con sovvenzioni internazionali.  Nessuna responsabilita' di partecipare nella fornitura di aiuti internazionali.  Ampio margine di esclusione dalle varie convenzioni. etc etc.
 
Dal punto di visto politico e di credibilita' inernazionale sarebbe un disastro.  Pero' purtoppo non c'e' un Primo Ministro che abbia la forza di dire "usciamo dai G8 e cominciamo ad aggiustare le cose a casa nostra prima di aggiustare le cose all'estero".
 
 

Offline Amig4be

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Tra le altre cose, dall'ultimo "serio" dibattito risalente al governo Berlusconi prima di Monti, che aveva nel programma (regolarmente vagliato ed eletto dal popolo) il ritorno al nucleare, la situazione economica del paese è peggiorata, prima eravamo nel g8, tra qualche anno saremo fuori dal g10.
Gli stessi politici di Forza Italia non ci hanno pensato due volte a cestinare il nucleare dopo i fatti di fukushima per non perdere qualche poltrona in qualche elezione amministrativa. Questa classe politica non sarà mai in grado di portare avanti piani tanto onerosi, complessi con benefici a lungo termine... e in tutta sicurezza.

a mè pare che non si fece più nulla dopo il referendum di di pietro, forza italia non centra nulla

io ricordo la prestigiacomo FI, forse addirittura ministro, che avvertiva i colleghi che volevano portare avanti il discorso sul nucleare "perdiamo le elezioni!" (credo qualche tornata amministrativa accorpata ai referendum?)  dovrei fare mente locale e ricordarmi esattamente il periodo.
Senza contare che governatori di Regioni del nord della stessa allora coalizione se ne uscivano con:  No Grazie, qui non ne abbiamo bisogno.

Offline Amig4be

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  Pero' purtoppo non c'e' un Primo Ministro che abbia la forza di dire "usciamo dai G8 e cominciamo ad aggiustare le cose a casa nostra prima di aggiustare le cose all'estero".

attualmente (non si sa per quanti mesi) per presidente del consiglio abbiamo un uomo che ha  preso i voti per fare il sindaco di firenze (non sapremo mai neanche se sarebbe stato rieletto come tale).
Non vedo come potrebbe prendere e portare avanti scelte di un certo peso.

Offline Amig4be

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Nello specifico, il nucleare non è più conveniente. Imho l'articolo postato è un'elegante esposizione di tale concetto.

Poi ritengo che chi critica debba anche proporre un'alternativa.

A me piacerebbe si parlasse di piani energetici e di politiche in tal senso... ma di qualsiasi tipo, anche di nucleare.
Però il dibattito politico è fermo alle 80 euro al mese per redditi bassi e agli stipendi dei super manager... le elezioni ci sono già state un anno fa, qualcuno ha sentito un solo politico parlare del programma elettorale presentato alle elezioni? In questi programmi qualcuno aveva parlato di piani energetici o solo di: "Aboliamo l'imu" ...?
Siamo alla deriva ... vien persino nostalgia di Berlusconi che parlava di nucleare come "l'energia ricavata dalle cellule".

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