"sensazioni" è la parola magica che vanifica ogni tentativo di analisi tecnico-scientifica :geek:
beh la realtà non si esaurisce in questo.
il mondo si muove proprio per le sensazioni e non certamente per le analisi tecnico-scientifiche.
il marketing è basato proprio su questo e, la storia, è fatta da vincitori che, ad un'analisi tecnico-scientifica, risultano dei perfetti perdenti ma che, evidentemente tenuta in ben maggior considerazione, diventano vincitori per le scelte fatte dal prossimo.
il nostro essere appassionati di una materia (l'elettronica, la robotica, l'informatica e non so cos'altro)non deriva da analisi razionali ma da sensazioni.
Intraprendiamo studi e carriere, laddove la vita ce lo permette, non alla fine di attente analisi a cinquantanni ma sull'onda dell'emozione a quindici anni o tuttalpiù a venti.
Eppure, salvo ripensamenti in corso d'opera, ci piace ciò che facciamo.
Anzi, se non fosse per il lavoro, non staremmo certo a pensare al risultato di 2+2.
Reputo gli amori della mia vita ben più importanti delle scoperte scientifiche degli ultimi secoli. Queste mi hanno toccato di rimando, gli amori mi hanno sconvolto direttamente.
Allora mi domando: cosa sono più importanti? Le analisi tecnico-scientifiche o le nostre sensazioni?
Il mondo prima di galileo si è fatto ignaro qualche centinaio di milioni di anni e, da quando c'è l'uomo, ha partorito opere d'arte e dell'ingegno senza manco ipotizzare il bosone di higgs. Si moriva e si soffriva, è vero, si muore anche oggi. E, anzi, nel xx secolo, grazie alla tecnica, ci sono stati ben più morti che nei secoli precedenti.
La scienza e la tecnica sono una santa cosa ma non sono il fine. Sono sempre e solo un mezzo per meglio stare. E, come tutti gli attrezzi, non hanno niente di nobile se non è nobile l'intento per i quali sono usati, se non è nobile, se non è retta la mano che li usa.
E, come tutti gli attrezzi, sono limitati al loro campo di applicazione.
Il vomere è ottimo in agricoltura ma poco utile in cucina e, viceversa, un mestolo è utilissimo per il brodo ma poco utile per dissodare.
Così la scienza (o meglio le scienze) sono limitate al loro campo di applicazione e non ci offrono alcun quadro di insieme essendo discrete. Ci offrono dei magnifici, quanto discreti, schizzi su ciò che ci circonda ma non risolvono gli interrogativi primi dell'uomo.
Interrogativi che sono fondamentali perchè nascono da quella stessa mente che riconosce (non dichiara, riconosce) che 2+2=4.
Allora non sottovalutiamo le sensazioni, non sottovalutiamo ciò che non è ascrivibile a un vomere piuttosto che a un mestolo.
Che senza sale, le minestre non riescono.
Pistolotto filosofico-polemico.
Mo me lo scrivo e me lo conservo :violin: