Di cui tra parentesi sto curando (a tempi MOLTO persi) la traduzione.
Permettimi di dissentire sul passaggio dal ppc all'intel: moltissimi utenti apple non sono stati felici del passaggio da ppc a intel, specie i primi tempi (tu considera che io ho comprato per morphos un macmini targato ottobre 2005 e subito dopo questi passarono a intel tagliando di netto tutto). La gente era incazzata e di brutto. Come tu stesso dici la gente vuole lavorare, non importa cosa c'è dentro. Se funziona più veloce ben venga. Il passaggio generazionale che normalmente nell'informatica di consumo avviene una volta all'anno con macchine più potenti, in quell'ambito si consumò anche come passaggio di architettura. Ma l'utente finale non vide la differenza in termini nè di potenza bruta, tant'è che le macchine ppc osx sono ancora spesso usate per usi quotidiani (oltre al mini ho un powerbook che con osx 10.5.8 che fa le stesse cose che fa il mio bravo sempron 2000 con windows xp). Non ti imbarcare su terreni scivolosi relativamente alle architetture.
Pagina 23.Non sono d'accordo che il passaggio "agli amiga one" decretasse la nascita della "religione". Nei primi anni 2000 il powerpc era vivo e vegeto (ripeto ho un powerbook di ottobre 2005) e amiga, da sempre, pagava un debito di "complesso di inferiorità" nei confronti di apple e macintosh. Le stesse ragioni che spinsero apple, motorola e ibm (che non sono peppe il tarallaro ma all'epoca erano tre grossi mostri, forse tutt'e tre con molta, troppa presunzione), a scegliere ppc, furono le stesse che fecero scegliere alla dirigenza amiga inc quella piattaforma. Oggi tale scelta è totalmente ed indiscutibilmente fallimentare, ma all'epoca non lo era.
Perchè non si scelse di andare per emulazione? Semplicemente perchè quelle persone che usavano i loro bravi 1200 o 4000 con 3.5 o 3.9, casomai comprati nel 1997, nel 2000 volevano macchine vere. Non credevano che quelle macchine potessero essere rimpiazzate (e se vuoi in parte per quel periodo è vero, come tu stesso scrivi il jit di uae arriverà nel 2000) da un emulatore.Se amiga fosse andato "esclusivamente" in emulazione oggi non esisterebbe niente di più o di meno di quel che esiste per le comunità spectrum, dragon, tandy o st. Cioè ben poca poca cosa.
Concordo sulle analisi dell'x1000 e sulle pessime prestazioni paragonate al costo. Si spera, per i possessori di tale macchina, nell'introduzione dell'smp che dovrebbe, finalmente, far volare un x1000.
http://www.commodorecomputerblog.com/2013/04/apulia-retrocomputing-non-per-pidocchi.html
CitazionePerchè non si scelse di andare per emulazione? Semplicemente perchè quelle persone che usavano i loro bravi 1200 o 4000 con 3.5 o 3.9, casomai comprati nel 1997, nel 2000 volevano macchine vere. Non credevano che quelle macchine potessero essere rimpiazzate (e se vuoi in parte per quel periodo è vero, come tu stesso scrivi il jit di uae arriverà nel 2000) da un emulatore.Se amiga fosse andato "esclusivamente" in emulazione oggi non esisterebbe niente di più o di meno di quel che esiste per le comunità spectrum, dragon, tandy o st. Cioè ben poca poca cosa.E invece l'emulazione era già stata contemplata, quando i proprietari di Amiga puntarono tutto sulla nuova piattaforma, AmigaOS5, che sarebbe stata basata su un kernel (e s.o.) mutuato / preso in prestito da altri s.o. esistenti.Anche di questo ne ho parlato in un articolo: La rivoluzione mancata di AmigaOS, e alla fine sono riportate tutte le fonti in ordine temporale, che ricostruiscono in maniera precisa tutti gli avvenimenti. Come puoi vedere, i lavori del porting di AmigaOS 3.1 (più alcune parti del 3.5 e 3.9) iniziarono a fine 2001.