Autore Topic: eBook: "Amiga, da informatica a religione".  (Letto 94853 volte)

Offline lucommodore

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #135 il: 03 Aprile 2013, 20:12:39 »
Di cui tra parentesi sto curando (a tempi MOLTO persi) la traduzione.
Uh! In che lingua?
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Offline saimon69

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #136 il: 03 Aprile 2013, 20:19:33 »
inglese, spero di trasferire propriamente molti dei significati e delle metafore...
AROS : mica bau bau micio micio =^x^=

Offline Amig4be

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #137 il: 03 Aprile 2013, 22:24:17 »
@rebraist
dopo lo leggo con calma... è un po' incasinato scritto in quel modo


@all



http://www.commodorecomputerblog.com/2013/04/apulia-retrocomputing-non-per-pidocchi.html

Offline cdimauro

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #138 il: 03 Aprile 2013, 22:30:14 »
Permettimi di dissentire sul passaggio dal ppc all'intel: moltissimi utenti apple non sono stati felici del

passaggio da ppc a intel, specie i primi tempi (tu considera che io ho comprato per morphos un

macmini targato ottobre 2005 e subito dopo questi passarono a intel tagliando di netto tutto). La

gente era incazzata e di brutto. Come tu stesso dici la gente vuole lavorare, non importa cosa c'è

dentro. Se funziona più veloce ben venga. Il passaggio generazionale che normalmente

nell'informatica di consumo avviene una volta all'anno con macchine più potenti, in quell'ambito si

consumò anche come passaggio di architettura. Ma l'utente finale non vide la differenza in termini nè

di potenza bruta, tant'è che le macchine ppc osx sono ancora spesso usate per usi quotidiani (oltre al

mini ho un powerbook che con osx 10.5.8 che fa le stesse cose che fa il mio bravo sempron 2000 con

windows xp). Non ti imbarcare su terreni scivolosi relativamente alle architetture.
Qui dissento io. Il passaggio di architettura era ormai una necessità, perché i PowerPC avevano perso tantissimo terreno nei confronti degli x86. Ne parlo meglio dopo.
Citazione
Pagina 23.
Non sono d'accordo che il passaggio "agli amiga one" decretasse la nascita della "religione". Nei primi

anni 2000 il powerpc era vivo e vegeto (ripeto ho un powerbook di ottobre 2005) e amiga, da sempre,

pagava un debito di "complesso di inferiorità" nei confronti di apple e macintosh. Le stesse ragioni

che spinsero apple, motorola e ibm (che non sono peppe il tarallaro ma all'epoca erano tre grossi

mostri, forse tutt'e tre con molta, troppa presunzione), a scegliere ppc, furono le stesse che fecero

scegliere alla dirigenza amiga inc quella piattaforma. Oggi tale scelta è totalmente ed indiscutibilmente

fallimentare, ma all'epoca non lo era.
Invece all'epoca lo era, eccome. Apple voleva abbandonare i PowerPC già nel 2000, e infatti MacOS X era stato sviluppato principalmente per x86 (d'altra parte derivava da NeXTStep), e solo successivamente Apple invertì la direzione puntando su PowerPC quale piattaforma principale (mentre x86 rimane nell'ombra, come ben sai), quando ottenere la promessa da IBM di un futuro processore superiore ai G4, che poi sarebbe stato il G5.

Di questo ne ho parlato dettagliatamente in un articolo: Apple e i processori: non è amore (eterno)

Per cui già all'epoca la situazione era fallimentare, visto che la stessa Apple che aveva realizzato l'architettura PowerPC voleva abbandonarla nel 2000.

A maggior ragione lo era per chi, dall'esterno, decise di migrare AmigaOS sui PowerPC, e a questo punto per una pura questione religiosa: Intel Outside!
Citazione
Perchè non si scelse di andare per emulazione? Semplicemente perchè quelle persone che usavano i

loro bravi 1200 o 4000 con 3.5 o 3.9, casomai comprati nel 1997, nel 2000 volevano macchine vere.

Non credevano che quelle macchine potessero essere rimpiazzate (e se vuoi in parte per quel periodo

è vero, come tu stesso scrivi il jit di uae arriverà nel 2000) da un emulatore.
Se amiga fosse andato "esclusivamente" in emulazione oggi non esisterebbe niente di più o di meno

di quel che esiste per le comunità spectrum, dragon, tandy o st. Cioè ben poca poca cosa.
E invece l'emulazione era già stata contemplata, quando i proprietari di Amiga puntarono tutto sulla nuova piattaforma, AmigaOS5, che sarebbe stata basata su un kernel (e s.o.) mutuato / preso in prestito da altri s.o. esistenti.

Anche di questo ne ho parlato in un articolo: La rivoluzione mancata di AmigaOS, e alla fine sono riportate tutte le fonti in ordine temporale, che ricostruiscono in maniera precisa tutti gli avvenimenti. Come puoi vedere, i lavori del porting di AmigaOS 3.1 (più alcune parti del 3.5 e 3.9) iniziarono a fine 2001.
Citazione
Concordo sulle analisi dell'x1000 e sulle pessime prestazioni paragonate al costo. Si spera, per i

possessori di tale macchina, nell'introduzione dell'smp che dovrebbe, finalmente, far volare un x1000.
Ho i miei forti dubbi. Da quel che ho potuto leggere, molto probabilmente sarà funzionante soltanto con le nuove applicazioni (come per le altre funzionalità avanzate e moderne). E qui ci sarebbe di che discutere...

Offline cdimauro

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #139 il: 03 Aprile 2013, 22:36:25 »
http://www.commodorecomputerblog.com/2013/04/apulia-retrocomputing-non-per-pidocchi.html
Perché continui a parlare di neo amighisti? In questo modo contribuisci a diffondere il concetto che ci sia stato e/o ci sia ancora qualcosa, addirittura di nuovo, dopo gli Amiga.

Offline lucommodore

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #140 il: 04 Aprile 2013, 02:18:11 »
Guarda là come t'incombe il pidocchio gargantua... :o
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Seiya

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #141 il: 04 Aprile 2013, 02:33:56 »
@amig4be
che dire..ci sei andato giu un po troppo pesantemente. Se proprio non riesci a passarci sopra, almeno un articoletto più generico senza citare gli utenti specifici.
Non so, ma temo che questo articoletto provocherà ulteriori flame e imcompressione ancora maggiori sopratutto perchè le parti interessate non riusciranno mai
a chiarirsi.



« Ultima modifica: 04 Aprile 2013, 02:38:02 da Seiya »

Offline lucommodore

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #142 il: 04 Aprile 2013, 05:13:36 »
Finché un giorno tutti si spaccheranno la faccia nel tentativo di spaccar la faccia a tutti!  ;D
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Offline Amig4be

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #143 il: 04 Aprile 2013, 07:34:40 »
caro seiya, vedi... non mi sono inventato nulla, tutto quello che ho scritto è accaduto su un forum pubblico... l'autore delle ingiurie ha avuto tutto il tempo e la possibilità per capire di aver dato retta alla menzogna di un volgare diffamatore, quindi avrebbe potuto correggersi e scusarsi.

Offline cdimauro

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #144 il: 04 Aprile 2013, 07:47:02 »
Invece continua a infangare...

Offline Amig4be

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #145 il: 04 Aprile 2013, 08:55:55 »
Poi boh, io sono dell'opinione che non c'è motivo per starsi per forza simpatici o per apprezzare un forum a prescindere, ci si può anche stare sui suddetti... ma un conto è che si accendono gli animi in un confronto faccia a faccia, anche sul topic di un forum, un altro è andare fuori di testa come ha fatto l'organizzatore di Apulia Retrocomputing per una puerile balla detta da un soggetto, cip060, ormai patologicamente ossessionato da nsa, me, seiya, amigacori e altri. Capita dunque di poter usare toni sbagliati, pure io avevo detto a Samo in faccia di tornarsene a fare il galletto nel suo forum frequentato da semi analfabeti, qui su nsa, e infatti per ciò mi ha bannato dal suo forum nel quale ormai non riuscivo neanche più a parlare perché costantemente aggredito da diversi soggetti, anche in modo scurrile e offensivo, cosa della quale non ne potevo più. Oppure lucommodore gliene disse di tutti i colori, ma in seguito scusandosi pubblicamente per i toni usati (ripeto: scaturiti da un confronto diretto) senza però retrocedere di un passo sulle sue critiche oggettive.
Il cip nella sua lunga carriera da troll e di provocatore ha fatto infuriare chiunque, anche un soggetto calmo e pacato come paolone arrivò a dire ai moderatori di amiganews "o lui o me". Ancora oggi  imperversa su Amigapage senza che i moderatori muovano un dito, sito dal quale era stato bannato per un comportamento assolutamente censurabile, violento e diffamatorio. Alcuni iscritti di amigapage mi contattano adirati da questo personaggio, forse perché al latitare dei moderatori vedono in me una qualche forma di figura autoritaria, ma io non posso farci nulla... alla fine io ci gioco come il gatto con il topo, ma c'è chi ci perde le staffe per il comportamento di questo particolare soggetto

Poi c'è il caso limite di Seiya, il quale sarà anche un po' rompiballe, però è l'unico che in anni non ho mai visto andare oltre i termini "esaltati", che viene costantemente diffamato e indicato come Troll quando invece ha sempre e solo provato a fornire la sua visione della storia di Amiga e dei fatti. Una volta Samo lo indicò pure per nome e cognome ripetendo di nuovo che fosse un Troll... atteggiamento scorretto.

Anche ora Seiya si prodiga nel difendere quel cip che al contrario non perde mai occasione per diffamarlo

Offline cdimauro

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #146 il: 04 Aprile 2013, 09:02:20 »
Soggetti come cip060 e MacGuyverPPC dovrebbero essere già stati bannati da parecchio tempo, da tutti i forum, per il comportamento assolutamente scorretto e diffamatorio che hanno nei confronti di non la pensa come loro. E' chiaro che li tengono lì soltanto perché fanno i difensori della fede.

Adesso s'è aggiunto pure questo tlosm: un troll che non ha nulla da invidiare agli altri due soggetti, e che ovviamente verrà graziato per gli stessi motivi...

Offline ArcadeHeart

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #147 il: 04 Aprile 2013, 09:33:59 »
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Perchè non si scelse di andare per emulazione? Semplicemente perchè quelle persone che usavano i

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Anche di questo ne ho parlato in un articolo: La rivoluzione mancata di AmigaOS, e alla fine sono riportate tutte le fonti in ordine temporale, che ricostruiscono in maniera precisa tutti gli avvenimenti. Come puoi vedere, i lavori del porting di AmigaOS 3.1 (più alcune parti del 3.5 e 3.9) iniziarono a fine 2001.
Mi ricordo che all'epoca Amithlon stava cominciando a prendere piede, e successivamente si era sviluppato Umilator che era una evoluzione di Amithlon, e venne subito stroncato da Amiga inc con minacce stile mafia verso lo sviluppatore, che dovette cessarne lo sviluppo. Magari ricordo male, sicuramente seiya può raccontare meglio la storia, dato che era un user amithlon.

Offline cdimauro

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #148 il: 04 Aprile 2013, 09:42:45 »
Non conoscevo Umilator, ho visto adesso qualcosa. Sulla vicenda, nulla di nuovo: è una situazione comune nel periodo post-Amiga.

Offline Jambalah

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Re:eBook: "Amiga, da informatica a religione".
« Risposta #149 il: 04 Aprile 2013, 09:59:26 »
Neanche io conoscevo il successore di Amithlon! E leggete le caratteristiche di questo Umilator:
http://www.amigahistory.co.uk/emulators/umilator_feature.html
Impressionante il lavoro fatto, squallido il boicottaggio.
Pensate un po' undici anni di miglioramenti in cosa lo avrebbero trasformato... In un moderno OS, eseguito su processori attuali e performanti, magari con software costantemente aggiornati?
Ah già.... Girava su Intel... Bocciato, dunque!
 :'(

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